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Le Farnèse d’Or celebra la cucina italiana candidata con un premio a Massimo Bottura | La Cucina Italiana

Le Farnèse d'Or celebra la cucina italiana candidata con un premio a Massimo Bottura
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È arrivata anche sul palco del Farnèse d’Or la prestigiosa candidatura de «la cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale» come patrimonio immateriale dell’Unesco. Con la consegna del Farnèse d’Or pour la Culture a chef Massimo Bottura, Maddalena Fossati – direttrice da La Cucina italiana – ha colto l’occasione per celebrare questo importante traguardo anche con le più importanti aziende francesi, presenti all’evento promosso da CCI France Italie – Camera di Commercio a Palazzo Farnese, ambasciata di Francia in Italia.

“È importante avere il sostegno delle aziende e degli amici francesi in questo cammino che, non a caso, finisce a Parigi. Ed è entusiasmante vedere come siano proprio i francesi i primi a riconoscere il valore della cucina italiana”, dice Maddalena Fossati.

Cos’è il Farnèse d’Or

Il Gala del Farnèse d’or è l’evento promosso annualmente dalla CCI France Italie – Camera di Commercio con l’obiettivo di valorizzare i rapporti italo-francesi attraverso il prestigioso riconoscimento «Le Farnèse d’or», appunto. Il riconoscimento va ai protagonisti del del mondo istituzionale, politico, economico e culturale e viene condiviso dalle più grandi e importanti aziende francesi.

Chi sono i 5 premiati

Ecco chi sono i 5 premiati di questa edizione 2023 di Le Farnèse d’Or:

  • Grand Prix Farnèse d’Or a Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari;
  • Farnèse d’Or à l’Entreprise a Jean Marc Chery, Presidente & CEO STMicroelectronics;
  • Farnèse d’Or pour l’Art a Stefano Boeri, Presidente Triennale Milano Hervé Chandès, Directeur Général Artistique de la Fondation Cartier pour l’art contemporain;
  • Farnèse d’Or pour l’Information a Stefano Montefiori, Corrispondente a Parigi Corriere della Sera;
  • Farnèse d’Or pour la Culture a Massimo Bottura, Chef patron Osteria Francescana.

Francia e Italia: un legame profondo

“La relazione tra Francia e Italia è antica, profonda e a 360 gradi”, ha detto Christian Masset, Ambasciatore di Francia in Italia. “Il Trattato del Quirinale ne ha segnato una nuova stagione. La nostra cooperazione è incarnata quotidianamente da tutti gli attori che la rendono viva, dagli imprenditori agli studenti, docenti, ricercatori, artisti e molti altri in tutti i nostri territori. Mi rallegro che Palazzo Farnese ospiti ancora una volta quest’anno questo premio, e voglio ringraziare i premiati che ci fanno l’onore della loro presenza e la Camera di commercio France-Italie per aver organizzato questa bella cerimonia”.

“I rapporti Italia-Francia continuano a essere considerati strategici e molto soddisfacenti per i manager dei due Paesi”, ha commentato invece il presidente di CCI France Italie Denis Delespaul. “Come conferma un recente sondaggio realizzato da Ipsos, dal quale emerge anche una notevole complementarietà e un orizzonte comune di interessi a livello nazionale ed europeo. È su queste fondamenta che anche quest’anno vogliamo premiare quelle personalità di rilievo che hanno dato un contributo esemplare nel consolidare le nostre relazioni bilaterali. E non solo in ambito economico, ma politico, culturale e di costume. Aver potuto mantenere la promessa – un anno fa – di dare continuità a questo Premio, che non ha riscontri nei rapporti con altri Paesi europei, mi riempie di soddisfazione e mi conferma nell’opera che la Chambre svolge nell’arco di tutto l’anno per creare importanti sinergie e collaborazioni in ambito economico e industriale tra le aziende virtuose dei nostri due Paesi”.

La Douja D’Or, il Piemonte del vino ritorna

La Douja D'Or, il Piemonte del vino ritorna

Quattro weekend dedicati a degustazioni, masterclass, ma anche a cene e pranzi all’insegna delle eccellenze gastronomiche di un territorio meraviglioso, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco

La buona notizia per tutti gli amanti del vino ed esperti di settore è che è tornata la Douja D’Or, una delle più importanti manifestazioni enologiche di Asti e del Monferrato astigiano. Per un mese, tutti i weekend a partire dall’11 settembre e sino al 4 ottobre la città e tutta la campagna del Monferrato saranno il palcoscenico di eventi, degustazioni, visite a cantine e molto altro.

La manifestazione è un vero e proprio itinerario alla scoperta dei vini, ma anche del territorio e delle specialità gastronomiche del Monferrato. Durante i weekend della Douja D’Or sarà infatti possibile degustare le eccellenze locali in oltre 100 ristoranti, caffè e agriturismi, sparsi per le meravigliose colline del Monferrato, dichiarate con le Langhe e Roero, Patrimonio dell’Umanità. I Consorzi del vino invece si occuperanno di organizzare degustazioni, dibattiti e master class, per far conoscere le eccellenze enoiche del territorio.

«I veri protagonisti sono i vini doc, Docg e Igp e i prodotti gastronomici tradizionali», ha dichiarato Erminio Renato Goria, presidente della Camera di Commercio di Asti che organizza la manifestazione. «L’evento ha una nuova formula coraggiosa», afferma Goria, «emblema della ripartenza di una regione e di una intera nazione, per la prima manifestazione nazionale in presenza all’epoca del Covid».

Oltre agli assaggi di vini e prelibatezze varie, sarà possibile anche effettuare passeggiate a piedi o in bicicletta, lungo vari percorsi, tutto organizzato dall’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Per gli appassionati d’arte poi, il 19 settembre inaugurerà la mostra Asti città degli arazzi, a cura della Fondazione Asti Musei. Infine, per gli amanti del vermouth, ogni venerdì e sabato a Palazzo Ottolenghi, ci sarà Douja del vermouth, degustazioni dedicate allo storico vino aromatizzato nato proprio in Piemonte.

Tutti gli appuntamenti sono visibili sul sito www.doujador.it. 

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