Pelate lo zenzero e tagliatelo a fettine, quindi mettetelo in una ciotola, coprite con l’alcol, chiudete ermeticamente e lasciate riposare in un posto fresco e buio per 15 giorni.
Passati i 15 giorni, preparate uno sciroppo bellodenso con acqua e zucchero e fatelo raffreddare.
Nel frattempo, filtrate l’alcol ed eliminate le fettine di zenzero.
Unite lo sciroppo ormai freddo all’alcol, miscelate, quindi imbottigliate lo zenzerino e fate riposare in frigo per almeno 10-15 giorni.
Il liquore allo zenzero è pronto, servitelo ben freddo.
Profumate, ricche di erbe fresche, perfette per la tavola della primavera. La ricetta delle polpette di zucchine alla greca, come le fanno al ristorante Vasiliki Kouzina di Milano
Il costo delle zucchine è sempre stato basso, il loro sapore neutro e il loro valore nutrizionale insignificante. I greci, quando vogliono parlare di qualcosa di sciocco e insignificante, lo paragoniamo alle zucchine. Tuttavia, questa verdura indifferente ha fornito alla gastronomia greca alcuni piatti unici, come le polpette di zucchine, un classico delle taverne greche. A Milano si possono mangiare da Vasiliki Kouzina, ristorante greco, accompagnate da una salsa allo yogurt. Ecco la ricetta, che profuma di primavera.
Ingredienti per 6 persone
1 kg zucchine 200 g di formaggio feta 4 uova intere 250 g di pomodori ramati 70 g di prezzemolo 70 g di aneto 60 g di menta 50 g di cipolla bianca 3 cipollotti sale pepe cumino in polvere farina 00 olio di semi di girasole per friggere
Procedimento
Per prima cosa prendere le zucchine e grattarle a filetti lunghi, lasciarle poi a scolare per una quindicina di minuti in modo che perdano il liquido in eccesso. Tagliare i pomodori, la cipolla e i cipollotti a cubetti. Sfogliare il prezzemolo, l’aneto e la menta e tritarli finemente al coltello. Rompere la feta con le mani e ridurla in briciole.
A questo punto prendere una bacinella e uniretutti gli ingredienti, mischiare con le mani e solo ora aggiustare il sapore con sale, pepe e cumino in polvere in base al proprio gusto. Per finire aggiungere qualche cucchiaio di farina 00 fino a che il composto non avrà la consistenza giusta per formare delle polpette.
Friggerle in olio caldo fino a che non saranno ben dorate e servirle.
La “fase due” non è ancora iniziata. Ma, da oggi, come prevede il decreto della Presidenza del Consiglio, riparte qualche attività e riapre qualche negozio. Le regole, però, non sono valide in tutta l’Italia: ci sono diverse eccezioni regionali.
I negozi
È prevista la riapertura di librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per neonati e bambini. Ma non dappertutto: in Piemonte la ripresa di queste attività non è permessa. In Lombardia non è concessa la riapertura di librerie e cartolerie: la vendita di libri, quaderni e pennarelli “è consentita esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati”, e possono riaprire “con le consuete regole relative a igiene e distanziamento, i negozi per la vendita di articoli per neonati e bambini”, mentre è confermata, fino al 3 maggio, “la chiusura degli alberghi (con alcune eccezioni: gli hotel utilizzati per la degenza dei malati), degli studi professionali (che proseguono l’attività in smart working, salvo eccezioni per particolari scadenze) dei mercati all’aperto e di tutte le attività non essenziali”. Anche in Emilia-Romagna, nelle province Piacenza e Rimini, a Medicina e nella frazione di Ganzanigo, rimangono “sospese le attività di commercio al dettaglio di carta, cartone e articoli di cartoleria, di libri, di vestiti per bambini e neonati”. In Lazio è stata posticipata l’apertura delle librerie al 20 aprile per dare il tempo agli esercenti di poter organizzare le misure di sicurezza. Nemmeno in Campania riaprono librerie e cartolerie, e i negozi di abbigliamento per bimbi potranno rimanere in attività solo due mattine alla settimana, il martedì e il venerdì, dalle 8 alle 14. La produzione e la consegna del cibo da asporto rimangono bloccate.
Le attività produttive
Hanno il permesso di riprendere: l’uso dellearee forestali e la silvicoltura, la fabbricazione dei computer, la cura e la manutenzione del paesaggio, le opere idrauliche, il commercio all’ingrosso di carta e cartone. Alle aziende che non possono lavorare è consentita «la spedizione della merce in giacenza, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione».
Le regole per chi riapre
I negozi e le aziende dovranno rispettare il distanziamento, provvedere alla pulizia due volte al giorno, all’aerazione naturale e al ricambio d’aria, rendere disponibili e accessibili i sistemi per la disinfezione delle mani accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento, garantire l’uso di mascherine negli ambienti chiusi e dove non si può garantire il distanziamento e l’uso dei guanti «usa e getta» nelle attività di vendita di alimenti e bevande. Nei locali fino a quaranta metri quadrati potrà accedere una persona alla volta, oltre a due operatori (al massimo), mentre in quelli di dimensioni superiori l’ingresso è regolamentato in base agli spazi disponibili, e, dove possibile, i percorsi di entrata e di uscita vengono differenziati.