Tag: levento

Cena dei Mille 2023: grande successo per l’evento gourmet più atteso dell’anno

Cena dei Mille 2023: grande successo per l’evento gourmet più atteso dell’anno

«Siamo giunti alla quarta edizione della Cena dei Mille, che anche quest’anno ha visto protagonisti chef stellati e realtà del territorio unite in un’unica realtà, per fare squadra per il bene della nostra città – interviene Michele Guerra, Sindaco di ParmaVoglio ringraziare tutti gli attori che hanno preso parte, con impegno e dedizione per rendere possibile questa meravigliosa serata. Cena dei Mille rappresenta tutti i principi del nostro territorio, a partire dal cibo con la sua tradizione ma anche la sua capacità di rinnovarsi e sperimentare che è nel DNA della Città Creativa UNESCO per la Gastronomia. C’è poi il grande della della solidarietà che, attraverso questo importante evento, Parma ha saputo dimostrare ancora una volta quanto è vicina e impegnata al fianco di chi ne ha più bisogno».

«La Cena dei Mille rappresenta un appuntamento fondamentale per Parma e per tutte le realtà che ne fanno parte – commenta Massimo Spigaroli, chef stellato e Presidente di Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy – Un evento che vuole proporre il cibo come elemento aggregante e farsi portavoce della nostra cultura e del nostro patrimonio enogastronomico, grazie a un sinergico lavoro di squadra».

Come ogni anno la Cena dei Mille contribuisce a raccogliere fondi a favore di Emporio Solidale Parma, una realtà locale che – attraverso lo strumento della spesa solidale – sostiene oggi 1.778 nuclei familiari tra Parma e provincia. Grazie alle vendite dell’edizione 2023, verranno devoluti all’Associazione 20.000 euro.

Mercatino del gusto: l’evento più gustoso del Salento

La Cucina Italiana

C’è un solo posto dove in una serata si possono assaggiare tutti i prodotti tipici della Puglia. Quel posto è il Mercatino del Gusto di Maglie, tra i paesi più eleganti dell’entroterra salentino, che quest’anno torna per il 24esimo di fila, dal primo al 6 agosto.

Cos’è il Mercatino del Gusto

La formula, collaudata, è sempre la stessa: ogni strada del centro storico del paese è dedicata a una specialità da mangiare in piedi, passeggiando, o restando seduti per alcune eccezioni (come gli arrosti), e poi ci sono le eleganti cene in villa, in giardini di una bellezza stupefacente, che ogni sera ospitano uno chef diverso, sempre pugliese. Ma se la formula è la stessa, il Mercatino del Gusto è tutt’altro che uguale a se stesso, perché poi ogni anno ci sono novità da assaggiare, da vedere, da ascoltare.

Le «vie» del Mercatino del Gusto

Anzitutto la base, e cioè le strade. O meglio, le «vie», come le chiamano al Mercatino del Gusto. Negli anni si sono moltiplicate, e secondo noi che non ci siamo persi quasi nessuna delle 24 edizioni è bene arrivare con le idee chiare. Per cominciare, abbiamo segnato la «via della gastronomia» e quella dei «presidi» per assaggiare mozzarelle, capocollo di Martina Franca e altre bontà come taralli e friselle di antipasto. Poi l’ideale sarebbe proseguire verso «la pasta experience» per un piatto di orecchiette di grano arso con sugo di pomodoro e cacioricotta, e nella «via del cibo di strada», che è sempre tra le più gettonate: è il posto dove assaggi il panzerotto pugliese, poi panini al polpo o con il caciocavallo impiccato, la zampina (tipica salsiccia della zona del barese), e gli spaghetti all’assassina ormai tornati di gran moda. Se preferite c’è la postazione trasformata nel tipico fornello pugliese dove, con 25 euro, si cena con antipasto di pane e pomodoro, arrosto misto (con bombette, zampina e non solo), dolce, acqua e vino. Il vino, a proposito: ovviamente ha una strada dedicata, dove assaggiare tutti i migliori della Puglia, dal Primitivo di Manduria al Rosato Salentino che finalmente sta ricevendo tanti riconoscimenti. C’è anche la strada dedicata alla birra artigianale e quella degli spirits, che racconta come la tendenza dei distillati ricercati ormai abbia invaso piacevolmente ogni angolo d’Italia. Perfetti da bere da soli, o magari da accompagnare anche un dolce: (ovviamente) c’è una strada anche per quelli, e pasticciotti e pasta di mandorle in una cena pugliese non possono mai mancare.

Le cene in villa

Preferite starvene seduti? Ci sono le eleganti cene in villa, o meglio nel giardino della villa. Che poi è Palazzo Romano, tra le più belle del centro storico di Maglie, nota per gli eventi esclusivi che ospita anche d’inverno. Per ciascuna delle serate del Mercatino nel suo aranceto ci saranno gli chef di alcuni tra i migliori ristoranti della Puglia – dal Gusto Primitivo di Manduria (il primo agosto), passando da Sinodia, l’indirizzo eclettico di Samuele Toma a Corigliano d’Otranto (il 5 agosto), fino all’Osteria degli Spiriti di Lecce (il 6) – abbinati ai vini di aziende rappresentative del meglio della produzione vitivinicola locale (la cena completa costa 50 euro). La scelta dipende dai gusti, le due esperienze sono completamente diverse. L’ideale, per non chi è nei dintorni, secondo noi è provale entrambe, anche ad anni alterni. Anche perché non si va al Mercatino del Gusto solo per mangiare. 

I laboratori, i concerti, la pizza.

Al Mercatino del Gusto si va anche per partecipare a tante attività collaterali: per esempio laboratori enogastronomici con produttori ed esperti, presentazioni di libri  (il 3 agosto ci sarà Luca Bianchini con Le mogli hanno sempre ragione), concerti jazz, spettacoli di pizzica, laboratori per bambini (che vanno prenotati, così come le cene in villa e altre attività del mercatino. Su www.mercatinodelgusto.it/ tutte le info).

La mostra dedicata a Tobia Scarpa

Infine, ma non da ultimo, il Mercatino del Gusto quest’anno ospita una mostra che vale la pena visitare a prescindere, dedicata all’architetto veneziano Tobia Scarpa. Sarà allestita nel Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia. Ideata e curata da Cintya Concari e Roberto Marcatti in collaborazione con lo Studio Scarpa, racconta la progettualità di uno dei più grandi architetti e designer italiani del ‘900 e la sua passione per la cultura del cibo. Troverete oggetti che ci hanno reso la vita più semplice in cucina, e poi stoviglie, schizzi, e arredi iconici. Un esempio? Un tavolino con sedie originali dell’Harry’s Bar di Venezia. 

Altri articoli di La Cucina Italiana che vi potrebbero interessare:

UN Food Systems Summit: l’evento mondiale delle Nazioni Unite

La Cucina Italiana

UN Food Systems Summit, il momento di valutazione dei sistemi alimentari delle Nazioni Unite del 2023 sarà il primo follow-up globale del Vertice sui sistemi alimentari del 2021, in cui individui e Paesi si sono impegnati ad accelerare e approfondire il potere trasformativo dei sistemi alimentari, per la piena realizzazione di tutti i 17 SDG. L’incontro di alto livello mira a fornire ai Paesi l’opportunità di riferire sui progressi compiuti a livello nazionale e sui loro contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; nonostante l’attuale contesto globale sia sostanzialmente cambiato.

Nel suo Chair Summary and Statement of Action on the UN Food Systems Summit, il segretario generale delle Nazioni Unite si è impegnato a convocare ogni due anni una riunione globale di bilancio per esaminare i progressi compiuti nell’attuazione dei risultati di questo processo e i suoi contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030. Questo primo bilancio sarà ospitato dall’Italia, in collaborazione con le agenzie ONU con sede a Roma – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Programma Alimentare Mondiale (PAM), nonché con l’Hub di coordinamento dei sistemi alimentari delle Nazioni Unite e con il sistema ONU in generale.

UN Food Systems Summit

Tra il 2019 e il 2020. il numero di persone che non possono permettersi una dieta sana è aumentato di altri 112 milioni, arrivando a quasi 3,1 miliardi in seguito all’impatto dell’aumento dei prezzi alimentari al consumo durante la pandemia. Per questo e altri motivi è stato definito il prossimo United Nations Food Systems Stocktaking Moment che si terrà a Roma dal 24 al 26 luglio presso la sede Fao e sarà ospitato dal nostro Paese in collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma (Fao, Ifad, Wfp), l’Hub di coordinamento dei sistemi alimentari dell’Onu e il più ampio sistema delle Nazioni Unite. L’obiettivo? «Fornire ai Paesi l’opportunità di riferire sui progressi compiuti a livello nazionale dal vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite nel 2021 e sui loro contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030, nonostante l’attuale contesto globale che è sostanzialmente cambiato». riportano la vice segretaria Onu, Amina Mohammed, e il vice presidente del Consiglio e ministro degli esteri e della cooperazione internazionale italiano Antonio Tajani.

L’Hub di coordinamento dei sistemi alimentari dell’Onu è stato istituito nel 2022 ed è ospitato dalla Fao per conto del Sistema delle Nazioni Unite e sostenuto dall’International Fund for agricultural development (IFAD), dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS ), dal World food programme (Wfp), dall’United Nations environment programme (Unep) e dall’United Nations Development Operations Coordination Office (UNDCO), il suo ruolo principale è quello di supportare i paesi a svilupparsi ulteriormente e ad attuare i loro percorsi di trasformazione dei sistemi agroalimentari nazionali. Per accelerare le trasformazioni dei sistemi alimentari, l’Hub assume un ruolo di coordinamento essenziale che riunisce le agenzie Onu, le coalizioni, le istituzioni finanziarie internazionali, il settore privato e altri attori di supporto pertinenti per stimolare la conoscenza e l’esperienza dei sistemi alimentari a sostegno dell’azione dei Paesi.

«L’incontro ad alto livello fungerà da primo follow-up globale al vertice sui sistemi alimentari del 2021, dove più di 50mila persone, tra cui 77 capi di Stato e di governo, provenienti da 193 Paesi, si sono impegnate ad accelerare e approfondire il potere di trasformazione dei sistemi alimentari, per la piena realizzazione di tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). L’Italia ha ospitato il Pre-Food Systems Summit a Roma nel luglio 2021, un evento preparatorio sostanziale inclusivo che ha riunito leader e numerosi stakeholder», riporta la Fao.

Gli obiettivi SDG

L’incontro di tre giorni, che cade a metà strada per il raggiungimento dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), che forniscono un modello per un mondo più giusto, equo e “verde”, evidenzierà ulteriormente il ruolo centrale delle trasformazioni dei sistemi alimentari nel progresso generale degli SDG in vista del vertice sugli obiettivi di sviluppo sostenibile nel settembre 2023. Sarà anche uno spazio favorevole per i Paesi per condividere storie di successo e primi segni di trasformazione e mantenere lo slancio per un’accelerazione coraggiosa e un’azione coraggiosa per promuovere la resilienza dei sistemi alimentari.

Proudly powered by WordPress