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UN Food Systems Summit: l’evento mondiale delle Nazioni Unite

La Cucina Italiana

UN Food Systems Summit, il momento di valutazione dei sistemi alimentari delle Nazioni Unite del 2023 sarà il primo follow-up globale del Vertice sui sistemi alimentari del 2021, in cui individui e Paesi si sono impegnati ad accelerare e approfondire il potere trasformativo dei sistemi alimentari, per la piena realizzazione di tutti i 17 SDG. L’incontro di alto livello mira a fornire ai Paesi l’opportunità di riferire sui progressi compiuti a livello nazionale e sui loro contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; nonostante l’attuale contesto globale sia sostanzialmente cambiato.

Nel suo Chair Summary and Statement of Action on the UN Food Systems Summit, il segretario generale delle Nazioni Unite si è impegnato a convocare ogni due anni una riunione globale di bilancio per esaminare i progressi compiuti nell’attuazione dei risultati di questo processo e i suoi contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030. Questo primo bilancio sarà ospitato dall’Italia, in collaborazione con le agenzie ONU con sede a Roma – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Programma Alimentare Mondiale (PAM), nonché con l’Hub di coordinamento dei sistemi alimentari delle Nazioni Unite e con il sistema ONU in generale.

UN Food Systems Summit

Tra il 2019 e il 2020. il numero di persone che non possono permettersi una dieta sana è aumentato di altri 112 milioni, arrivando a quasi 3,1 miliardi in seguito all’impatto dell’aumento dei prezzi alimentari al consumo durante la pandemia. Per questo e altri motivi è stato definito il prossimo United Nations Food Systems Stocktaking Moment che si terrà a Roma dal 24 al 26 luglio presso la sede Fao e sarà ospitato dal nostro Paese in collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma (Fao, Ifad, Wfp), l’Hub di coordinamento dei sistemi alimentari dell’Onu e il più ampio sistema delle Nazioni Unite. L’obiettivo? «Fornire ai Paesi l’opportunità di riferire sui progressi compiuti a livello nazionale dal vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite nel 2021 e sui loro contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030, nonostante l’attuale contesto globale che è sostanzialmente cambiato». riportano la vice segretaria Onu, Amina Mohammed, e il vice presidente del Consiglio e ministro degli esteri e della cooperazione internazionale italiano Antonio Tajani.

L’Hub di coordinamento dei sistemi alimentari dell’Onu è stato istituito nel 2022 ed è ospitato dalla Fao per conto del Sistema delle Nazioni Unite e sostenuto dall’International Fund for agricultural development (IFAD), dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS ), dal World food programme (Wfp), dall’United Nations environment programme (Unep) e dall’United Nations Development Operations Coordination Office (UNDCO), il suo ruolo principale è quello di supportare i paesi a svilupparsi ulteriormente e ad attuare i loro percorsi di trasformazione dei sistemi agroalimentari nazionali. Per accelerare le trasformazioni dei sistemi alimentari, l’Hub assume un ruolo di coordinamento essenziale che riunisce le agenzie Onu, le coalizioni, le istituzioni finanziarie internazionali, il settore privato e altri attori di supporto pertinenti per stimolare la conoscenza e l’esperienza dei sistemi alimentari a sostegno dell’azione dei Paesi.

«L’incontro ad alto livello fungerà da primo follow-up globale al vertice sui sistemi alimentari del 2021, dove più di 50mila persone, tra cui 77 capi di Stato e di governo, provenienti da 193 Paesi, si sono impegnate ad accelerare e approfondire il potere di trasformazione dei sistemi alimentari, per la piena realizzazione di tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). L’Italia ha ospitato il Pre-Food Systems Summit a Roma nel luglio 2021, un evento preparatorio sostanziale inclusivo che ha riunito leader e numerosi stakeholder», riporta la Fao.

Gli obiettivi SDG

L’incontro di tre giorni, che cade a metà strada per il raggiungimento dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), che forniscono un modello per un mondo più giusto, equo e “verde”, evidenzierà ulteriormente il ruolo centrale delle trasformazioni dei sistemi alimentari nel progresso generale degli SDG in vista del vertice sugli obiettivi di sviluppo sostenibile nel settembre 2023. Sarà anche uno spazio favorevole per i Paesi per condividere storie di successo e primi segni di trasformazione e mantenere lo slancio per un’accelerazione coraggiosa e un’azione coraggiosa per promuovere la resilienza dei sistemi alimentari.

Giornata mondiale del diabete, 20 ricette

Giornata mondiale del diabete, 20 ricette

Il 14 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del diabete. Istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata viene organizzata per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete sulla sua prevenzione e gestione. La Giornata Mondiale del Diabete è rappresentata dal cerchio blu, il simbolo mondiale del diabete. In tutte le culture il cerchio evoca la vita e la salute.

Secondo l’OMS nel mondo: sono 1 milione 500mila i decessi attribuiti ogni anno al diabete; il 9% degli adulti sono affetti da diabete; il 90% delle persone diabetiche sono affette da diabete di tipo 2. Questi numeri sono destinati ad aumentare se non si mettono in pratica interventi siginificativi. La Giornata Mondiale del Diabete è la principale campagna di sensibilizzazione mondiale della comunità del diabete. Questa data celebra l’anniversario della nascita di Frederick Banting al quale viene attribuita la scoperta dell’insulina con l’aiuto di Charles Best.

(Fonte Ministero della Salute)

Lo sapevi che..?

1. Gli alimenti che dopo la cottura tendono a gonfiarsi e ad aumentare di volume hanno tendenzialmente un indice glicemico più alto

2. L’IG della pasta al dente è quindi più basso di una pasta stracotta

3. Maggiore è il contenuto di fibre minore è in genere l’IG

4. Alimenti elaborati e raffinati, a base di farina bianca e con basso tenore di fibre, tendono ad avere un indice glicemico alto

5. Maggiore è il contenuto di proteine e di grassi di un alimento ricco di carboidrati, minore è l’IG

6. Se si consumano cornflakes (IG alto) con latte ricco di proteine, l’aumento della glicemia sarà minore

Alimenti a Indice Glicemico basso

In sintesi, a livello generale, è bene ricordare che: sono alimenti a basso indice glicemico tutta la verdura (tranne le patate), quasi tutta la frutta fresca (tranne la banana e l’anguria), la carne, il pesce e le uova, e alcuni cereali interi o integrali (orzo e avena); sono alimenti ad alto indice glicemico (elevato o medio-elevato) tutti i carboidrati raffinati ad alta densità, come pasta, pane, riso, dolci e zuccheri in generale. In generale, tanto più un alimento è lavorato (processato industrialmente o cucinato a lungo), tanto maggiore è il suo indice glicemico.

Ecco un esempio di alimenti a basso indice glicemico e pertanto da preferire: cereali come mais, orzo e avena; legumi come ceci, lenticchie, fagioli e piselli; verdure come zucchine, spinaci, dieta, finocchi, carciofi, lattuga, pomodori, broccoli, cavolfiore, melanzane; latticini come yogurt e latte fresco; frutta come arance, mele, mandarini, albicocche, frutti di bosco, mele, pere, pesche; frutta secca come arachidi, nocciole e noci. 
Chiaramente è un indicazione generica, per definire una dieta appropriata in tal senso, occorre ricorrere ad un nutrizionista.

Ecco le nostre 20 ricette a basso indice glicemico:

Ricerche frequenti:

Italia vince la Coppa Mondiale di Pasticceria a Lione

Italia vince la Coppa Mondiale di Pasticceria a Lione

Lorenzo Puca, Massimiliano Pica e Andrea Restuccia vincono il titolo mondiale a Lione: per la terza volta la nostra squadra porta a casa una vittoria… dolcissima!

A Lione la squadra italiana porta a casa la sua terza Coppa del Mondo. Secondo il Giappone, terza la Francia. Nelle dieci ore a disposizione il team composto da Lorenzo Puca (capitano della squadra e candidato per la lavorazione dello zucchero), Andrea Restuccia (pasticcere che nel passato mondiale aveva scolpito il ghiaccio) e Massimo Pica ha realizzato, gareggiando con altre dieci nazioni: il dessert al cioccolato da condividere, la torta gelato, il dessert da ristorante, la scultura di zucchero alta 165 cm e, con la stessa altezza, una pièce al cioccolato.

Il dessert al cioccolato da condividere (ph Sirah)

“Questo mondiale – commenta l’allenatore della squadra Alessando Dalmasso, anche presidente del Club della Coupe du Monde de la Pâtisserie Selezione Italiache si pensava potesse essere sotto tono è stata invece una grande competizione che ha visto tutti i partecipanti non mollare nonostante la pandemia e continuare ad allenarsi per ottenere il migliore risultato. I nostri ragazzi hanno dato il massimo e hanno dimostrato di essere un team affiatato, professionale e di lavorare con il cuore. Abbiamo vinto, è una gioia immensa: oggi abbiamo scritto la storia”.

Il podio (ph Sirah)

I dessert vincenti

Il dessert da condividere si è sviluppato a strati su una base di frolla aromatizzata con vaniglia e arancia, arricchita da una crema pasticcera e pan di spagna al cioccolato, crema diplomatica alla vaniglia, gelatina esotica profumata all’arancia e ancora da un diplomatico  al cioccolato con salsa colante. Per la torta gelato invece, realizzata come una vera e propria “matrioska” aveva una parte centrale composta da una gelatina alla fragola e lampone, semifreddo al mascarpone e lampone, mandorle e passion fruit. L’innovazione è stata il cilindro interno realizzato con una ciambella di meringa con una composta esotica a dividere il sorbetto; il dolce si è completato con un gelato mandorla, vaniglia e lime e una base di pan di spagna al pistacchio, quindi lampone e mandorla. Parte importante della competizione è stata anche la realizzazione del dolce da ristorante: “Questa è una disciplina dove fantasia e libertà sono espressi in modo più esplicito. Una sfida in cui il talento è esposto, dove la personalità del pasticcere e anche il suo umore possono essere indovinati.

La torta gelato (ph Sirah)

La giuria e i primi commenti

“È il più magico ed effimero momento della pasticceria”, commenta Jordi Roca, nuovo membro della neo giuria composta per valutare proprio i dessert da ristorante. Oltre al pastry chef del El Celler de Can Roca di Girona, altri quattro suoi colleghi (Sébastien Vauxion; Brandon Dehan; Giuseppe Amato; Eunji Lee) oltre a tre chef: Glenn Viel, Sang Hoon Degeimbre e l’americana Dominique Crenn. E con questo passaggio all’intero della Coppa del Mondo di Pasticceria al pastry chef viene riconosciuto il valore fondamentale che ha all’interno del sistema ristorazione: “Si sta imparando – commenta Giuseppe Amato del tre stelle La Pergola di Roma – quanto il dessert al piatto sia importante e identifichi un mestiere. In Italia siamo stati tra i primi a riconoscerlo, ma oggi manca la forza lavoro, mancano ragazzi che abbiano voglia di seguire questo sogno”.

La giuria (ph Sirah)

Come presidente onorario della gara anche Patrick Roger, artista scultore del cioccolato, che utilizza spesso natura e animali come fonte di ispirazione creativa: “Attingo dalla natura, dall’attualità nel mondo, dai miei viaggi. Io ho il mio stile, che si esprime attraverso piante, animali e minerali”, commenta. E proprio il tema della natura ha condotto questa edizione della competizione oggi presieduta da quell’icona della pasticceria mondiale che porta il nome di Pierre Hermé. Tra le innovazioni, oltre ad aver eliminato la prova di scultura del ghiaccio, anche un’attenzione maggiore nei confronti della sostenibilità. “Il Mondiale di Pasticceria è il punto di riferimento per chiunque sia impegnato e responsabile in pasticceria, al servizio di un amore deciso nei confronti del cibo, vettore di emozioni. Anche il mondo della pasticceria ha un’essenziale ruolo da svolgere, ma deve conservare la sua essenza: gusto, piacere e amore per la buona tavola e questo agendo meglio per l’ambiente e il pianeta”, ha affermato Hermé.

Pierre Hermé (ph Sirah)

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