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» Panbrioche con metodo Tangzhong

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Innanzitutto preparate il water roux: mettete in un pentolino farina setacciata e acqua e mescolate con una frusta fino ad ottenere un composto molto liquido ma liscio e senza grumi.
Iniziate a cuocere a fiamma bassa, continuando a mescolare per non far creare grumi: cuocete finché il composto non assumerà una consistenza gelatinosa (o, per chi ha il termometro, finché il composto non raggiungerà i 65°C).
Trasferite il composto in una ciotola ampia, coprite con pellicola a contatto (in modo che non si formi alcuna pellicina sulla superficie) e lasciate raffreddare completamente.

Quando il water roux sarà completamente freddo, potrete iniziare a preparare l’impasto: mettete in una ciotola la farina, il latte con dentro sciolto il lievito, il water roux, l’uovo, lo zucchero e il burro e iniziate ad impastare.
Unite anche il sale e continuate a lavorare fino ad ottenere un impasto liscio, elastico ed incordato.

Coprite la ciotola con un canovaccio pulito, mettetela nel forno spento con la lucina accesa e lasciate lievitare per almeno 2 ore o fino al raddoppio.

Quando l’impasto sarà almeno raddoppiato, riprendetelo, sgonfiatelo con le mani leggermente infarinate e dividetelo in 3 parti uguali.
Pirlate ogni pezzo di impasto per formare delle palle, quindi inseritele nello stampo imburrato e lasciate lievitare ancora per 1-2 ore o finché l’impasto non avrà raggiunto abbondantemente il bordo dello stampo.
Spennellate delicatamente con un po’ di latte e cuocete per circa 40 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

Il panbrioche con metodo Tangzhong è pronto: lasciatelo raffreddare completamente prima di servirlo.

Anna in Casa: ricette e non solo: Panbrioche soffice

Anna in Casa: ricette e non solo: Panbrioche soffice

                                       

Fra due giorni anno nuovo, vita nuova, buone nuove per tutti, ne sono sicura.

Da oggi 30 dicembre a dopodomani 1 gennaio 2021, nulla è cambiato e nulla cambierà nella mia cucina, andrò avanti con la mia più grande passione, impastare. Sono monotona, me ne rendo conto, ma per me è una soddisfazione immensa poter preparare i lievitati, vederli crescere, trasformarsi e portarli in tavola.

Questo panbrioche è stato visto, provato e approvato, da tutti e d’ora in poi farà parte delle mie ricette preferite. 

Se lo provate fatemi sapere, sono sicura che soddisferà anche voi.

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P.S. Ho provato a tenere uno stampo da parte e dopo 4 giorni, ben conservato, era ancora sofficissimo.

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Ricetta di F. Marino preparata durante la trasmissione E’ sempre mezzogiorno di Rai 1.

Ingredienti

dosi per 4 forme da plumcake 

           o  3 forme da plumcahe e 1 panettone da 750 gr

per impasto

1 kg di farina 0 forte (io una 350W)

5 uova

300 ml di acqua a t.a.

140 g di zucchero semolato

20 g di sale

20 g di lievito di birra

300 g di burro a t.a.

per lucidare

1 uovo

1 cucchiaio di latte

* A piacere insieme al lievito di birra potete aggiungere 160 g di lievito madre rinfrescato: io ho provato sia la ricetta senza che con e non c’è differenza 

* Per mia comodità ho preparato l’impasto la sera e l’ho lasciato riposare tutta notte in frigorifero

* Potete anche dimezzare le dosi, io ho preferito preparare la dose intera e provare a mettere uno stampo cotto in freezer, vi saprò dire in seguito per il risultato

Procedimento

In una ciotola sciogliere il lievito di birra in 100 ml di acqua presa dal totale previsto in ricetta. Unire un cucchiaino di zucchero, sempre preso dal totale in ricetta, e tenere da parte.

Nella ciotola della planetaria (o in una ciotola se lavoriamo a mano) mettere tutta la farina, aggiungere le uova, il lievito madre (se decidiamo di metterlo), il lievito di birra sciolto e lo zucchero. Iniziare ad impastare e aggiungere in due volte il resto dell’acqua. Lavorare gli ingredienti per 5 minuti fino a quando non siano ben amalgamati. Unire il sale e continuare ad impastare.

Quando l’impasto ha un aspetto liscio ed omogeneo, unire il burro morbido poco alla volta aspettando ad aggiungere il pezzo successivo solo quando il precedente è stato completamente assorbito.

Una volta unito tutto il burro previsto, trasferire l’impasto sulla spianatoia, formare un panetto, pirlarlo e infine porlo in una ciotola capiente (che possa contenere il raddoppio dell’impasto), coprire con pellicola trasparente e mettere in frigorifero per 12 ore circa, io tutta la notte.

La mattina dopo togliere la ciotola con l’impasto dal frigorifero e metterla a lievitare (io in forno con la luce accesa).

Una volta che l’impasto è lievitato, trasferirlo sulla spianatoia imburrata: risulterà un po’ appiccicoso, è normale, casomai ungetevi appena le mani con una nocetta di burro.

Allargare delicatamente l’impasto a formare un rettangolo, dividerlo in palline da pirlare e 

mettere una accanto all’altra negli stampi precedentemente foderati con carta forno

Se desiderate preparare un panettone, in un pirottino da 750 g mettere circa 700 g di impasto.

Coprire e mettere a lievitare (io in forno con la luce accesa)

fino a triplicare il volume.

Scaldare il forno a 180°C statico.

Prima di infornare, spennellare la superficie con uovo sbattuto e latte.

Infornare e cuocere per 15 minuti circa se infornate un solo stampo, per 40 minuti circa se infornate tutti gli stampi. Per controllare la cottura vale la prova stecchino.

Per la cottura del panettone ci vorranno circa 40 minuti e vale la prova stecchino o la prova temperatura al cuore di 94°C .

N.B. nel caso la superficie si dovesse dorare troppo, coprire il pambrioche op il panettone con un foglio di alluminio.

Una volta cotti, togliere dal forno, sformare e mettere a raffreddare il panbrioche su una gratella,; il panettone invece, infilzarlo alla base con i ferri, capovolgerlo e metterlo a raffreddare a testa in giù in sospeso (come per il panettone dolce.

Per conservare al meglio il panbrioche, ponetelo una volta freddo, in un sacchetto di carta per pane e poi in un sacchetto per conservare panettoni o per surgelati, oppure avvolto con pellicola trasparente. Con questa doppia protezione dura soffice e buono anche 4-5 giorni. Messo in frigorifero fino a 7 giorni.

Panbrioche con gocce di cioccolato e panbrioche neutro

Panbrioche con gocce di cioccolato e panbrioche neutro

Difficile scegliere quale dei due panbrioche pubblicare così la cosa più ovvia è stata quella di metterli insieme nello stesso scatto.
E’ stato anche difficile scegliere quale dei due panbrioche fosse più buono quindi ho portato in tavola quello neutro da gustare durante il pasto e quello con le gocce di cioccolato come dolce.
Esito in entrambe i casi assolutamente positivo.

Ingredienti

550 g farina 0
          io una farina per lievitati W 350
15 g di lievito fresco di birra
40 g di zucchero
230 ml latte a temperatura ambiente
1 uovo
1 cucchiaino di sale fino
50 ml di olio d’oliva
2 cucchiai di gocce di cioccolato
per rifinire
1 tuorlo
2 cucchiai rasi di latte

Procedimento

In una ciotola sciogliere nel latte lo zucchero e il lievito.
Nel frattempo nella ciotola della planetaria ( ma potete anche impastare a mano, ci vorrà solo un po’ più di tempo) versare la farina e in un angolino unire il sale.
Sciolto il lievito nel latte, aggiungere al liquido l’olio e l’uovo; mescolare bene e unire il tutto alla frina.
Impastare bene, fino ad ottenere un composto liscio, omogeneo e ben incordato.
Trasferire l’impasto sulla spianatoia, formare un panetto e metterlo in una ciotola, coperto, a lievitare fino al raddoppio (io nel forno con la luce accesa).
Una volta che l’impasto ha raddoppiato il suo volume, trasferirlo sulla spianatoia e ricavare 2 pezzi di impasto dello stesso peso.
Per il panbrioche neutro
Tagliare l’impasto tre pezzi dello stesso peso, ricavare dei salsicciotti e formare la classica treccia.
Per il panbrioche con gocce di cioccolato
Stendere con le mani l’impasto a formare un rettangolo, cospargerlo con le gocce di cioccolato. Chiudere su se stessa “la sfoglia” e lavorarla per qualche secondo in modo che le gocce si distribuiscano.
Formare un rotolo e tagliarlo in tre pezzi dello stesso peso; ricavare dei salsicciotti e formare la classica treccia.
Posizionare le trecce in due stampi da plumcake (io 11×20 l’uno) rivestiti con carta forno, coprirli e mettere a lievitare di nuovo una trentina di minuti.
Scaldare il forno a 180°C.
Prima di infornare spennellare la superficie con il tuorlo e il latte della rifinitura, precedentemente mescolati.
Infornare e cuocere per circa 30 minuti, controllando che non si scurisca troppo la superficie, nel caso coprire con un foglio di alluminio.

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