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Tutto quello che c’è da sapere sulle proprietà delle arance

Tutto quello che c’è da sapere sulle proprietà delle arance

Scopriamo tutti i nutrienti, le proprietà e le differenze di utilizzo tra la spremuta e l’agrume consumato intero

Colorate e cariche di freschezza. Le arance rappresentano indubbiamente una carica di vitalità nella stagione fredda invernale e, fra gli agrumi, sono quelle che godono di ampia popolarità non solo per il loro sapore, ma anche per la grande duttilità offerta in cucina e le proprietà che le elevano a simbolo di benessere e di alimentazione salutare. Scopriamo insieme tutte le proprietà delle arance.

Nutrienti

Dal punto di vista nutrizionale, le arance sono particolarmente ricche di acqua (questa componente rappresenta oltre l’85%): per 100 g, oltre ad avere un contenuto apporto calorico (34 kcal), portano in dote 7,8 g di carboidrati di cui in ottima parte zuccheri, 1,6 g di fibre, 0,7 g di proteine e 0,2 g di lipidi. Assunte a frutto intero o come succo, le arance sono comunque ricche di vitamine dei gruppi A, B e C. Attenzione alla preparazione della classica spremuta: in questo frangente, infatti, le fibre sono completamente assenti.

Meglio la spremuta…

Proprio sulla spremuta di arancia bisogna concentrarsi con particolare attenzione: per scongiurare il rischio di perdere gli antiossidanti e le vitamine, è necessario consumare la bevanda subito dopo la “spremitura”. Doveroso sottolineare come sia utile assumerla non solo per il contrasto ai radicali liberi e quindi all’invecchiamento, ma anche per l’ottimo valore nutrizionale e l’apporto estremamente contenuto di grassi.

…o il frutto intero?

Per quello che concerne il frutto intero, la presenza di fibre ricopre un ruolo molto importante a livello intestinale: contribuiscono a contenere l’assorbimento degli zuccheri presenti nell’arancia stessa, dei carboidrati e dei grassi eventualmente assunti a pasto unitamente a questo agrume. In caso di diabete, ipercolesterolemia, le fibre del frutto intero consentono di mantenere un indice glicemico basso. Al contrario, l’assenza di fibre che caratterizza la spremuta di arancia, consente di avere immediatamente a disposizione una solida quantità di zuccheri (quindi di energia). Ragion per cui, il succo è una bevanda particolarmente indicata per gli sportivi che, durante lo sforzo fisico, hanno necessità di rifornire l’organismo con una certa rapidità.

Un’arancia al giorno

In definitiva, quante arance al giorno si possono consumare? Come in tutte le cose, non bisogna esagerare! Tenendo presente che, come peso, si avvicina i 200 g, si consiglia l’assunzione di un massimo tre arance al giorno distribuite fra i pasti: questa soglia è dettata dal fatto che, pur essendo estremamente ricche di acqua e nutrienti, gli zuccheri presenti, se assunti in eccesso, possono causare un accumulo di lipidi e, quindi, farci ingrassare.

Anna in Casa: ricette e non solo: Panbrioche dal cuore goloso

Non è mai un problema per me accendere il forno, non importa quale sia la temperatura dentro e fuori casa, lo accendo e basta.
Domenica scorsa ho preparato questo soffice e goloso panbrioche di Carmen di Ricettecongusto, una amica blogger che seguo da tanto.
Ho variato leggermente la ricetta che prevedeva l’uso del cocco ma che qui non piace a tutti.
Ovviamente, contentissima del risultato l’ho rifatto:l a prima che ho impastato ho utilizzato il lievito madre e successivamente ho provato anche con il lievito di birra, seguendo i consigli di Carmen.

Per ottimizzare i tempi io ho iniziato a preparare l’impasto per la prima lievitazione verso le 5 del pomeriggio. La lievitazione in frigorifero è stata durante la notte e il mattino presto (io verso le 6 per avere poi il dolce pronto a mezzogiorno) ho lasciato a temperatura ambiente l’impasto prima di formare il panbrioche.

Ingredienti

preparazione con il lievito di birra
260 ml di latte a temperatura ambiente
60 g di burro sciolto
16 g di lievito di birra
570 g farina Manitoba
1 uovo
1 tuorlo
120 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 tavoletta da 100 g di cioccolato fondente

per la preparazione con il lievito madre
180 g di lievito madre attivo
200 ml di latte a temperatura ambiente
60 g di burro sciolto
480 g farina Manitoba
1 uovo
1 tuorlo
120 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 tavoletta da 100 g di cioccolato fondente


per spennellare prima di infornare
1 tuorlo e 1 cucchiaio di panna o latte
zucchero a velo

Preparazione con il lievito di birra

In una ciotola preparare il lievitino. Impastare, togliendo il necessario dal totale in ricetta, 50 g di farina, con 20 g di zucchero, 25 ml di latte e i 16 g di lievito. Coprire l’impasto e lasciarlo riposare per 30 minuti.
Trascorso il tempo di riposo riprendere il lievitino, metterlo in una ciotola se lo lavorate a mano o nella planetaria ed iniziare a preparare l’impasto del pan brioche. Aggiungere il resto del latte, lo zucchero e la vaniglia, mescolare con un forchetta.
Aggiungere anche la farina e mescolare velocemente con la forchetta.
Unire l’uovo e successivamente il tuorlo.
Iniziare ad impastare.
Poco per volta unire il burro sciolto e quando unite l’ultima parte aggiungere anche il pizzico di sale.
Continuare a lavorare l’impasto fino a quando diventa liscio ed omogeneo.

Preparazione con lievito madre

In una ciotola se lavorate a mano o nella planetaria, sciogliere il lievito nel latte, aggiungere lo zucchero e la vaniglia.
Aggiungere anche la farina e mescolare velocemente con la forchetta.
Unire l’uovo e successivamente il tuorlo.
Iniziare ad impastare.
Poco per volta unire il burro sciolto e quando unite l’ultima parte aggiungere anche il pizzico di sale.
Continuare a lavorare l’impasto fino a quando diventa liscio ed omogeneo.

Trasferire il composto sulla spianatoia leggermente infarinata, lavorare ancora qualche secondo a mano, formare una palla e metterla in una ciotola a lievitare coperta da pellicola trasparente fino al raddoppio.
A questo punto conservare l’impasto coperto in frigorifero per 6-8 ore.
Il mattino dopo togliere l’impasto dal frigorifero (dovrebbe essere lievitato, nel caso coprirlo con un canovaccio e lasciare lievitare ancora) e lasciarlo a temperatura ambiente.

Una volta che l’impasto e ben lievitato, 

rovesciarlo sulla spianatoia leggermente infarinata 

e con le mani stenderlo fino ad ottenere un rettangolo.

Ricavare dalla sfoglia tanti rettangoli, io ne ho ottenuti 16, 

e nel mezzo di ognuno appoggiare un quadratino di cioccolato fondente.

Chiudere ogni quadratino inglobando il cioccolato,

formare delle palline 

e adagiarle in una teglia foderata con carta forno

formando uno strato unico.

Coprire con pellicola trasparente e rimettere a lievitare

fino a quando le palline sono lievitate e ben unite.

Nel frattempo scaldare il forno a 180°C e 

mescolare in una ciotolina 1 tuorlo d’uovo con un cucchiaio di latte o panna.

Spennellare il panbrioche con l’uovo sbattuto e

spolverizzare con zucchero a velo.

A forno caldo infornare per 30 minuti circa.

Una volta pronto, sfornare il dolce, trasferirlo, 

aiutandovi con la carta forno, su una gratella a raffreddare. 

Servire cosparso di zucchero a velo.

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