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Ecco gli spaghetti all’arrabbiata di Ruben Bondí | La Cucina Italiana

Ecco gli spaghetti all'arrabbiata di Ruben Bondí
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Spaghetti all’arrabbiata en plein air. Cucinare all’aperto ha assunto un nuovo significato da quando Ruben Bondì, conosciuto dal popolo dei social come @cucinaconruben, ha iniziato a cucinare sul suo balcone a Trastevere.

È venuto anche a trovarci in redazione, a Milano, e ha preparato per noi i suoi spaghetti all’arrabbiata con il pecorino romano, dopo aver piazzato i fornelli proprio sul nostro terrazzo.

Ma quante versioni di spaghetti all’arrabbiata esistono? Ognuno ha la sua ricetta di pasta piccante. Ecco quella di Ruben che, per dare un tocco più «milanese» al piatto, con il pecorino ha fatto una salsa!

Ecco la ricetta.

Spaghetti all’arrabbiata con salsa di pecorino di Ruben Bondì

Ingredienti (per 4 persone)

320 g spaghetti
150 g panna fresca
50 g Pecorino Romano Dop 
1 confezione di pomodori pelati
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
1 peperoncino fresco
1 limone
olio extravergine di oliva
sale

Procedimento

Versate in una padella di grandi dimensioni 3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva.

Sbucciate lo spicchio di aglio, poi schiacciatelo appena, quindi tritatelo finemente. Rosolatelo nella padella con l’olio aggiungendo anche 3-4 gambi di prezzemolo e 1 peperoncino tagliato a rondelle fini (dosate la quantità secondo il vostro gusto). I gambi del prezzemolo daranno sapore, ma andranno tolti poco prima della fine della cottura.

Raccogliete i pomodori pelati in una ciotola e spezzettateli con le mani. Quindi versateli nella padella con olio, aglio e peperoncino. Salate il sugo e dopo 3-4 minuti di cottura sulla fiamma media eliminate i gambi del prezzemolo.

Grattugiate il Pecorino Romano Dop.

Scaldate la panna fresca in una casseruola. Quando avrà raggiunto il bollore, unite il pecorino grattugiato, spegnete e mescolate continuamente per alcuni minuti, fino a che il pecorino non si sarà perfettamente sciolto e non avrete ottenuto una salsa liscia.

Nel frattempo portate a bollore una pentola di acqua salata e cuocetevi gli spaghetti al dente.

Preparate un trito fine con le foglie del prezzemolo.

Scolate gli spaghetti ancora al dente direttamente nella padella con il sugo, profumate con il prezzemolo tritato e con una generosa grattugiata di scorza di limone.

Distribuite gli spaghetti all’arrabbiata nei piatti e completate ciascuno con un cucchiaio di salsa di pecorino.

Gustate subito!

Gli spaghetti si mangiano con forchetta e cucchiaio o no?

La Cucina Italiana

In tanti ne sono convinti: gli spaghetti si mangiano con forchetta e cucchiaio. Ma altrettanti pensano che questa sia solo una vecchia e poco elegante abitudine. Chi ha ragione?
Sicuramente se c’è un piatto riconosciuto in tutto il mondo come simbolo della cultura gastronomica italiana è lo spaghetto al pomodoro. Semplice, rassicurante, un punto fermo della nostra tradizione, ma anche fra le ricette più replicate in ogni ristorante italiano all’estero. E se inorridiamo alla visione di spaghetti mal conditi, consumati come contorno o – ancor peggio – tagliuzzati con forchetta e coltello, rimane in sospeso la questione dell’utilizzo del cucchiaio per mangiare la pasta lunga.

spaghetti with seafood top viewIgor Ploskin

Si può usare il cucchiaio per mangiare gli spaghetti?

In quanto italiani dovremmo nascere automaticamente dotati dell’abilità di arrotolare perfettamente gli spaghetti intorno alla forchetta. Purtroppo non è così e quindi ai bambini è permesso tagliare gli spaghetti a pezzettini o mangiarli con il cucchiaio, per favorire la masticazione ed evitare il più possibile di macchiarsi con schizzi di pomodoro. Ma una volta adulti? Che cosa dice il galateo? È ammissibile usare il cucchiaio come superficie d’appoggio per creare dei bocconi perfetti e raccogliere comodamente il sugo?

Soprattutto fuori dall’Italia, questa tecnica viene spacciata come trucchetto per mangiare gli spaghetti senza sporcarsi (lo si vede anche nel film del 2015 Brooklyn, di John Crowley). Si tratta di un’usanza che fino a qualche generazione fa era diffusa a Napoli addirittura come segno di eleganza e signorilità, ma che oggi viene considerata non solo un errore da dilettanti, ma un vero e proprio sacrilegio. Il galateo è chiaro: la risposta alla domanda “gli spaghetti si mangiano con forchetta e cucchiaio?” è “assolutamente no”.

Come mangiare gli spaghetti

Magari è sempre stato uno dei vostri sogni mangiare gli spaghetti come l’indimenticabile Totò in Miseria e Nobilità, prendendoli con le mani direttamente da una zuppiera e portandoli alla bocca avidamente, ma le norme del bon ton sono decisamente molto più restrittive.

Innanzitutto, gli spaghetti si dovrebbero mangiare esclusivamente con la forchetta, senza aiutarsi né con il coltello né con il cucchiaio (che va usato solo per zuppe e minestre). Ma non solo: l’Accademia Italiana Galateo è molto chiara circa le regole da rispettare quando si gusta un buon piatto di spaghetti. Ecco come andrebbero mangiati secondo l’Accademia.

1. Vietato l’utilizzo delle mani

Ciò costringerebbe a pulirsi di frequente le mani, alla meglio nel tovagliolo, insudiciandolo, o alla peggio leccandosi le dita.

2. Schiena dritta

Il timore di sporcarsi spinge spesso a mangiare ricurvi sul piatto. Meglio evitare.

3. Il cucchiaio è per le zuppe

Vietato utilizzare il cucchiaio nel tentativo di formare bocconi perfetti. La buona norma vorrebbe che la forchetta, inclinata e mai verticale al piatto, fermasse 2 o 3 spaghetti per poi arrotolarli in senso orario per formare una matassa perfetta da portare alla bocca. Importante è stare attenti a non fare matasse con fili penzolanti o informi.

4. Tagliare gli spaghetti? Solo ai bambini

Esiste una sola circostanza in cui è ammesso tagliare gli spaghetti: se a mangiarli è un bambino o una bambina che ancora non padroneggia perfettamente la masticazione.

5. Piatto piano: no

Visto l’imbarazzo che possono creare gli spaghetti sarebbe meglio evitare di offrirli a una cena, così da non creare imbarazzo nei commensali. Se proprio bisogna proporre spaghetti, che siano in un piatto fondo

Seguire queste regole potrebbe salvarvi dall’imbarazzo durante una cena formale. Ora non vi resta che fare un po’ di pratica con le nostre ricette di spaghetti.

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