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Generazione Z e Millennial a confronto: cosa bevono i giovani?

La Cucina Italiana

Due generazioni di giovani e giovanissimi a confronto: i Millennial, nati tra il 1981 e il 1996, e la Generazione Z, la prima generazione nativa digitale che comprende chi è nato tra il 1997 e il 2012.
Nonostante le differenza tra queste due generazioni, una cosa è certa: amano e sono fieri della propria italianità.
Lo rivelano le ultime ricerche condotte e presentate a Milano, volte a scoprire i nuovi trend di consumo.

I giovani e il mondo del vino: cosa preferiscono?

I giovani d’oggi sono attenti al territorio, ripongono fiducia nei consigli degli esperti e preferiscono ricercare il vino di qualità.

Lo conferma la ricerca di SWG commissionata da Carrefour Italia, presentata durante la Milano Wine Week 2022. Un’indagine volta a scoprire soprattutto le scelte di acquisto e consumo del vino delle diverse generazioni di italiani, con un focus sui Millennial e la Gen Z.

Un target sempre più consapevole che vuole conoscere meglio il mondo del vino, spesso percepito come esclusivo ed elitario. 

Cosa preferiscono bere i giovani?

Questa indagine rivela anche che i giovani apprezzano particolarmente il vino, che non ha rivali per i Millennial (88%) e che, tra gli alcolici, è secondo soltanto alla birra per la Gen Z (60%).

Il vino mantiene anche tra i giovanissimi il suo prestigio, confermandosi molto più di una semplice bevanda: oltre l’80% di Millennial e Generazione Z lo reputa un’eccellenza italiana e l’87% sottolinea come racchiuda in sé storia, cultura e tradizione. Questo fa sì che, quando si parla di vino, ben il 60% della Gen Z e il 67% dei Millennial siano più interessati a un consumo con consapevolezza. 

Dove comprano il vino i giovani?

Se la maggior parte dei giovani sceglie il supermercato, il 37% della Gen Z e il 53% dei Millennial acquistano direttamente dai produttori vinicoli
Ma a stupire maggiormente è la tendenza di acquisto della Gen Z, considerato che stiamo parlando dei cosiddetti “nativi digitali”, è il dato relativo all’online: solo il 18%, infatti, acquista vino online.

Come si sceglie un buon vino?

Determinante, nelle abitudini di acquisto, è la presenza di un esperto che sappia raccontare le caratteristiche dei diversi vini e consigliare la bottiglia più adatta alle proprie esigenze. Un servizio che il 73% dei giovani cerca e non trova nei supermercati, dove viene riscontrato anche la carenza di vini prodotti da aziende artigianali e piccoli produttori (51%) e di vini tipici a km 0 (50%). 

Mara Venier: la sua pasta e fagioli è una pozione d’amore

La Cucina Italiana

Mara Venier stessa ha raccontato in diverse occasioni e scritto nella sua autobiografia Amori della zia (Mondadori, 2015) come la pasta e fagioli sia stata l’inizio dell’amore con Nicola Carraro, sposato nel 2006. In breve, si sono incontrati ad una cena qualche anno fa e il produttore cinematografico ha iniziato il discorso incalzandola proprio sulla sua pasta e fagioli, che anni prima Jerry Calà (n.d.r. ex marito di Mara Venier) gli aveva decantato come eccezionale. Da qui, un invito ad assaggiarla e il resto è (romantica) storia…

La pasta e fagioli è stata anche protagonista della puntata de Il mio piatto preferito, la serie tv condotta da Francesco Panella, che invitava personaggi famosi a raccontarsi attraverso una pietanza – era il 2019, produzione Dmax. Mara Venier non ha perso occasione di mettere in risalto la sua passione per questa ricetta tradizionale così tipica della cucina italiana, che ogni regione ha la sua versione – anzi, ogni famiglia! Insomma, un vero cavallo di battaglia per la signora della domenica, che a quanto pare riesce ad essere non solo buonissima, ma anche… magica! Che sia una pozione d’amore? Proviamola subito!

La pasta e fagioli di zia Mara

Insomma, con il tepore dell’autunno e in vista dell’inverno, riprendiamo la ricetta della pasta e fagioli di Mara Venier, che ha spiegato nel suo libro essere molto semplice. Preferisce usare i fagioli di Lamon, che sono pastosi e dolci, ma vanno bene anche i borlotti. La sua ricetta è davvero molto simile a quella della tradizione che proponiamo anche noi – infatti, la chiamiamo pasta e fagioli, la ricetta buonissima! Propone una proporzione per 4 persone di 200 grammi di fagioli secchi su 150 grammi di spaghetti spezzati o ditalini rigati rispetto ai 600 su 200 della nostra ricetta. Mezza carota, mezza cipolla, pezzo gambi di sedano, due pomodorini: tutte le verdure tritate insieme ai fagioli (ammollati la notte prima) in pentola con tanta acqua a cuocere fino ad ottenere un brodo denso. Aggiungere poi due patate a tocchetti e farle cuocere in questo brodo. Dopodiché, togliere le patate ormai lesse con circa la metà dei fagioli e passare il tutto. La crema ottenuta va passata al setaccio e poi rimessa in pentola insieme al restante brodo dai fagioli interi. Aggiungete un rametto di rosmarino, lasciate assorbire l’acqua del brodo ai fagioli interi e, a cottura ultimata, buttate la pasta a cuocere. Quando pronto il tutto, servire con un filo d’olio extravergine di oliva e una macinata di pepe nero.

Facile e abbastanza semplice, da provare per conquistare nuovi cuori o anche solo per scaldarli: grazie zia Mara!

Ricerche frequenti:

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