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Le sarde protagoniste nella pasta alla palermitana

Le sarde protagoniste nella pasta alla palermitana

Il pesce azzurro è l’ingrediente principe di uno dei piatti simbolo della cucina siciliana, fatta di ingredienti poveri e di tanto gusto

Le sarde appartengono alla famiglia del pesce azzurro, una tipologia di pesce molto gustosa e ricca di acidi grassi Omega 3, quelli insaturi, più semplici da digerire e per questo più leggeri. I grassi insaturi, inoltre, sono molto importanti per la salute, perché regolano i livelli di colesterolo e hanno un effetto elasticizzante sulle arterie, proteggendo da importanti patologie l’apparato cardiocircolatorio. Non bastasse questa ragione per portare più spesso in tavola questo alimento, va detto che le sarde sono estremamente saporite, e che sono tra i pesci meno cari presenti sul mercato.

Le origini della pasta alla palermitana

Con le sarde si può cucinare, ad esempio, la pasta alla palermitana. Si narra che questa ricetta venne inventata da un cuoco arabo al servizio del generale Eufemio da Messina che, durante la campagna araba in Sicilia, dovendo sfamare le truppe e avendo poche risorse, riuscì a creare un piatto gustoso unendo il pesce ad altri prodotti della terra, come i pinoli e il finocchietto selvatico. Una sorta di “mare e monti” ante litteram! Il successo fu immediato e da allora non si è mai smesso di cucinare questo piatto che, come per ogni ricetta familiare, ha svariate versioni, a seconda della zona in cui viene preparata.

La ricetta

Per prima cosa pulite le sarde, ve ne serviranno 500 g: togliete via la testa, apritele a libro dalla parte del ventre, spinatele, infarinatene la metà e friggetele in abbondante olio extravergine di oliva. In un tegame fate soffriggere in poco olio uno spicchio di aglio, unite qualche ciuffo di prezzemolo, le altre sarde e lasciatele cuocere per 10 minuti, aggiungendo mezzo bicchiere di acqua. Aggiungete una busta di zafferano sciolta in poca acqua, mescolate bene, aggiustate di sale, pepe e tenete da parte. Lessate per dieci minuti in abbondante acqua salata le foglie del finocchietto selvatico, scolatele, tritatele, mettetele in una padella con olio extravergine di oliva e una cipolla tritata finemente. Unite alle cipolle una manciata di uvetta sultanina ammollata e strizzata, tre cucchiai di pinoli e fate cuocere per 15 minuti. Unite a questo sugo le sarde cotte precedentemente e mescolate bene. Fate lessare nella stessa acqua che avrete usato per il finocchietto 500 g di spaghetti o di bucatini, scolateli al dente e conditeli con il sugo di sarde.  Guarnite ogni piatto con qualche sarda fritta e portate in tavola la pasta alla palermitana.

Scoprite nel tutorial i segreti per una pasta alla palermitana perfetta!

» Cannolicchi al sugo – Ricetta Cannolicchi al sugo di Misya

Misya.info

Innanzitutto lasciate i cannolicchi a bagno in acqua salata per almeno 1 ora, in modo da spurgarli dalla sabbia.
Quindi sciacquateli più volte e scolateli.

Metteteli in una padella ampia sul fuoco, coprite con coperchio e cuocete per qualche minuto, finché le valve non si schiudono.

Quando si saranno aperti, toglieteli dal fuoco e filtrate il fondo di cottura.
Soffriggete l’aglio con l’olio in una padella, quindi aggiungete i pomodori a pezzetti e cuocete per qualche minuto, infine aggiungete anche i cannolicchi col fondo di cottura filtrato e fate insaporire per un paio di minuti.

I cannolicchi al sugo sono pronti: condite a piacere con sale e prezzemolo e serviteli subito, o usateli per le vostre preparazioni.

» Frittelle di banana – Ricetta Frittelle di banana di Misya

Misya.info

Sbattete leggermente le uova con lo zucchero, in modo da ottenere un composto omogeneo.
Incorporate prima il latte e poi la farina e il lievito, dovrebbe risultarvi una pastella liscia e senza grumi.

Sbucciate le banane, tagliatele a tocchetti e irroratele con il succo di limone.

Mettete i tocchetti di banana nella pastella, quindi prendetene uno per volta, ben ricoperto di pastella, e iniziate a friggerli nell’olio caldo.
Man mano che sono pronte scolate le frittelle su carta assorbente.

Le frittelle di banana sono pronte, decorate con zucchero a velo a piacere e servite subito.

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