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Al Gatto Verde di Massimo Bottura e Jessica Rosval: tutto quello che c’è da sapere

Al Gatto Verde di Massimo Bottura e Jessica Rosval: tutto quello che c'è da sapere

L’annuncio ufficiale dell’apertura del nuovo ristorante Al Gatto Verde a Casa Maria Luigia è arrivato proprio dai social. A gran voce, Massimo Bottura ha postato tutto il suo entusiasmo per rivelare l’ennesimo brillante progetto, accompagnato dalla moglie Lara Gilmore e dalla chef Jessica Rosval, insieme a tutto il fantastico team.

La notizia non è nell’apertura di un altro ristorante, sta proprio nel tipo di offerta gastronomica che Al Gatto Verde propone ai suoi ospiti. Nulla è scontato quando in cucina c’è lo stellatissimo chef Bottura, che guida con discrezione la sua visione attraverso il talento della canadese Jessica Rosval. Tutto inizia nel giugno 2020 con il brunch (anche se riduttivo come definizione) chiamato Tòla Dòlza dal dialetto modenese per dire “prendila con calma”, che offre un menù interamente realizzato sfruttando una delle forme più antiche di cottura, il forno e la legna, per creare sapori sorprendenti. Il punto di partenza de Al Gatto Verde sta proprio nel “non-barbecue”, nel forno a legna simile a quello utilizzato per preparare la colazione a Casa Maria Luigia. Qui la sfida è quella di elevare il fuoco e tutto ciò che lo accompagna – calore, fumo, griglia – attraverso i migliori ingredienti artigianali italiani.

Quando apre Al Gatto Verde?

Al Gatto Verde a Casa Maria Luigia apre ufficialmente al pubblico il 20 settembre. Riceve gli Ospiti per cena dal mercoledì alla domenica, mentre si inizia con i cocktail a partire dalle 19.

È necessario prenotare?

Sin dal primo annuncio, Al Gatto Verde c’è già la lista d’attesa. Per fortuna, è molto semplice prenotare: basta collegarsi al link dedicato e scegliere la data migliore. Ci sono già giorni full, così come altri in cui la lista non è ancora aperta. Non demordete: quando vedete il pallino verde, è disponibile la prenotazione. A garanzia della prenotazione è richiesta una carta di credito valida, mentre la cancellazione senza penali è possibile fino a 48 ore prima della prenotazione. In caso contrario, verrà applicata una penale di 50 euro a persona per cancellazioni comunicate con meno di 48 ore d’anticipo e per no-show.

E l’Acetaia Maria Luigia, un’esperienza da non mancare

Un ultimo suggerimento: prenotate anche la visita guidata all’Acetaia Maria Luigia per un’esperienza originalissima. Avete mai visto 1400 botti di aceto balsamico tradizionale risalenti al periodo 1910- 1980 riposare accanto ad opere d’arte contemporanea? Ecco. Le visite sono in lingua inglese alle ore 18 e in italiano alle ore 19.15, andate sulla pagina dedicata per la prenotazione online.

50 Top Pizza 2023: ecco le migliori pizzerie del mondo

La Cucina Italiana

La pizza è per tutti, e di tutti. Per questo 50 Top Pizza World, la classifica delle migliori pizzerie del mondo, ogni anno è tra le più attese dagli appassionati oltre che dagli addetti ai lavori. C’erano sia i primi che i secondi al Teatro di Corte di Palazzo Reale a Napoli dove è appena svelato il primo della lista 2023. Anzi i primi due: sono, ex aequo, 10 Diego Vitagliano di Napoli e Francesco Martucci de I Masanielli di Caserta

Due giganti: Vitagliano è presenza fissa nelle grandi guide e ha capitanato la 50 Top Pizza Italia di quest’anno. Martucci, invece, è al primo nella 50 Top Pizza World da ben cinque anni. Ma sul palco entrambi sono saliti come fosse la prima volta, con l’emozione negli occhi e quella soddisfazione di chi ce l’ha fatta con le proprie mani.

50 top Pizza World 2023: il podio e la top ten

La stessa soddisfazione letta negli occhi di Anthony Mangeri, di Una Pizza Napoletana a New York: il primo nella 50 Top Usa 2023, che scorso anno ha anche diviso il podio di 50 Top Pizza World ex aequo con Francesco Martucci. Terzo posto, a grande sorpresa, una pizzeria di un pizzaiolo brasiliano a Barcellona: Sartoria Panatieri.

50 top Pizza World 2023: le prime dieci posizioni

Al quarto posto The Pizza Bar in 38th di Tokyo, mentre al quinto c’è Simone Padoan de I Tigli di San Bonifacio (Verona). Seguono, dal sesto posto al decimo, Seu Pizza Illuminati di Roma, 50 Kalò di Napoli di Ciro Salvo, Bottega di Pechino, 180 g Pizzeria Romana di Roma e I Masanielli di Sasà Martucci a Caserta.

50 top Pizza: come vengono decretati i vincitori

La classifica è frutto degli assaggi di ispettori sparsi in ogni angolo del mondo, che visitano le pizzerie in anonimato, e poi le giudicano in base agli impasti, ai topping, al servizio, alle bevande in abbinamento, e anche alla sostenibilità complessiva dell’offerta. Danno a ciascuna voce un voto: in una prima fase determinano le classifiche relative ai vari Paesi (inclusa l’Italia)  e nella seconda la classifica mondiale in cui rientrano 100 pizzerie (trovate l’intera classifica alla fine dell’articolo). Ci sono poi anche i premi speciali, molti dei quali quest’anno sono stati assegnati agli stranieri.

La prova che ormai una buona pizza si può mangiare ovunque nel mondo, a New York così come a Brasilia, passando per Tokyo e Hong Kong, in ristoranti di italiani e non solo. Pizzaioli che con il loro lavoro hanno abbattuto ogni stereotipo e contribuito a riabilitare la nobile professione del pizzaiolo. Una professione nata a Napoli per offrire un cibo di strada nutriente e corroborante a pochi, pochissimi soldi, a chi non poteva che permettersi un impasto di farina e acqua ripieno di pomodoro e mozzarella. Una tradizione popolare che ora è (anche) un business mondiale. 

50 Top Pizza World 2023: la classifica completa

  1. I Masanielli di Caserta e 10 Diego Vitagliano
  2. Una Pizza Napoletana a New York
  3. Sartoria Panatieri, Barcellona
  4. The Pizza Bar in 38th, Tokyo
  5. I Tigli, San Bonifacio (Verona)
  6. Seu Pizza Illuminati, Roma
  7. 50 Kali di Napoli di Ciro Salvo
  8. Bottega, Beijing
  9. 180 g Pizzeria Romana, Roma
  10. I Masanielli di Sasà Martucci, Caserta
  11. Razza Pizza Artigianale, Jersey City
  12. Francesco e Salvatore Salvo, Napoli
  13. Bast, Copenaghen
  14. 50 Kalò, Londra
  15. Dry Milano 15
  16. Cambiamenti, Caserta
  17. Via Toledo Enopizzeria, Vienna
  18. Ken’s Artisan Pizza Portland
  19. Tony’s, San Francisco
  20. La Notizia, Napoli
  21. Pizzeria Bianco, Phoenix
  22. Ribalta, New York 
  23. Pizzeria Peppe Napoli, Tokyo
  24. Confine, Milano 24
  25. O Munaciello, Miami
  26. Le Grotticelle, Cagggiano
  27. Carlo Sammarco, Aversa 
  28. Jay’s, Kenmore (Usa)
  29. Pepe in Grani, Caiazzo (Caserta)
  30. La Cascina dei Sapori – Rezzato
  31. Apogeo, Pietrasanta
  32. Pizza Sul, Fürth (Germania)
  33. Song’E Napule, New York
  34. Denis, Milano 
  35. Bob Alchimia e Spicchi, Montepaone (Catanzaro)
  36. Allegrìo, Roma
  37. Pizzeria Da Lionello, Succivo (Caserta)
  38. Ti Amo, Buenos Aires
  39. 400 gradi, Lecce
  40. Pupillo Pura Pizza, Frosinone – 40
  41. 48h Pizza e Gnocchi, Melbourne
  42. Fratelli Figurato, Madrid
  43. Fiata, Hong Kong
  44. Via Toledo, Dubai
  45. Forza, Helsinki
  46. Napoli on the road, Londra
  47. Dante’s Pizza Napoletana, Auckland
  48. nnea Amsterdam
  49. Massilia, Bangkog
  50. La Ballerina, Barcellona 

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