Tag: ricette di cucina con foto

Cattiva digestione? 5 posizioni yoga per digerire meglio

Cattiva digestione? 5 posizioni yoga per digerire meglio

Aiutano a contrastare il gonfiore, il senso di pesantezza e le difficoltà digestive. Ecco gli asana utili per migliorare la digestione e stare meglio

La dieta sbagliata, lo stress e la cattiva abitudine di mangiare velocemente possono rallentare i processi digestivi e dare origine a bruciore, senso di pesantezza, gonfiore a livello addominale e a tanti altri fastidi. In Italia secondo le stime ha a che fare con problemi di questo tipo ben un italiano su tre. Per trovare sollievo in caso di digestione lenta o difficile può essere d’aiuto praticare lo yoga. «Alcuni asana (o posizioni) esercitano un vero e proprio massaggio sugli organi che sono coinvolti nella digestione», dice Francesca Miccoli, insegnante certificata di Hatha yoga. «In più, aiutano a sbarazzarsi di gonfiore e senso di pesantezza, due malesseri che possono rendere difficili i processi digestivi. Grazie alla respirazione profonda e consapevole, inoltre, sono un valido aiuto per scaricare le tensioni che possono favorire i diversi disagi», dice l’esperta, che qui suggerisce 5 posizioni yoga per digerire meglio.

La posizione del saggio Marichi (Marichyasana C)

A stomaco vuoto sedetevi sul tappetino con le gambe distese e la schiena diritta. Piegate la gamba sinistra e portate il piede corrispondente vicino al bacino, lasciando uno spazio tra il piede della gamba piegata e la coscia destra pari al palmo di una mano. Le dita del piede della gamba distesa sono rivolte verso l’alto. Inspirando, alzate il braccio sinistro e appoggiatelo dietro la schiena e allungate il braccio destro verso l’alto. Espirando, portate il gomito e la spalla destra oltre il ginocchio, mantenendo il braccio attivo. Poi, girate il busto verso sinistra rivolgendo lo sguardo oltre la spalla. Rimanete in questa posizione per un minuto. Poi, ripetete tutto dall’altro lato.

Piegamento in avanti a gambe divaricate (Prasarita Padattonasana)

In posizione eretta, fate un passo di lato con la gamba destra. I piedi sono paralleli. Inspirando, allungate la colonna vertebrale e attivate le cosce. Espirando, piegatevi in avanti con la schiena diritta. Poi, appoggiate i polpastrelli a terra e tenete le braccia distese. Espirando, posizionate le sulla stessa linea dei piedi e allungate il busto verso terra. Poi, sollevate il bacino in alto e allungate la spina dorsale verso il basso. Sbilanciatevi in avanti per allineare bacino e talloni. Mantenete questa posizione per 30 secondi. Poi, raddrizzate i gomiti, sollevate il busto mantenendo l’addome attivo e ritornate nella posizione di partenza.

La posizione del diamante (Vajrasana)

In ginocchio, con le gambe leggermente distanziate tra loro. Appoggiate a terra il collo dei piedi e curvateli leggermente verso i lati. Poi, sedetevi delicatamente nello spazio formato dalle piante dei piedi, tenendo le braccia rilassate, la schiena diritta, il collo e la testa allineati con la colonna vertebrale. Mantenete questa posizione per un minuto.

La posizione laterale ad angolo (Utthita Parsvakonasana)

In piedi, espirate e fate un passo ampio lateralmente facendo con il piede destro una rotazione di 90 gradi. I talloni sono allineati. La gamba destra è piegata. Il ginocchio è in linea con la caviglia, il polpaccio è perpendicolare a terra e la coscia è parallela al pavimento. La gamba sinistra invece è allungata. Sollevate le braccia lateralmente, mantenendole parallele al pavimento. Poi, allungate il braccio sinistro in alto e ruotate il palmo della mano verso la testa. Inspirando, portate il braccio dietro all’orecchio sinistro, rivolgete verso terra il palmo della mano e allungate tutto il lato sinistro del corpo. Poi, ruotate la testa verso il braccio alzato. Abbassate la spalla destra, mantenendo il busto allungato. Appoggiate il lato destro del busto sopra alla coscia destra. Poi, appoggiate il palmo vicino al piede destro, premendo il ginocchio e il braccio uno contro l’altro. A questo punto spingete il coccige verso l’interno e il bacino in avanti per 30 secondi. Inspirando, ritornate nella posizione di partenza riportando il braccio sinistro in alto e ripete tutto dall’altro lato.

La posizione laterale ad angolo (Utthita Parsvakonasana).
La posizione laterale ad angolo (Utthita Parsvakonasana).

La posizione del rilascio dei venti (Pavanamuktasana)

Mettetevi a pancia in su. Espirando, portate le ginocchia al petto e abbracciate le gambe, allungando la schiena e la zona lombare. Tenete le cosce e le ginocchia unite tra loro e appoggiatele al petto. La testa sul tappetino è allineata con la colonna vertebrale, mentre il collo, le spalle e i piedi sono rilassati. Rimanete in questa posizione per un minuto.

Le chiacchiere: la ricetta tradizionale

Le chiacchiere: la ricetta tradizionale

Cialde sottili e croccanti, le chiacchiere sono il dolce più atteso nel periodo di Carnevale e fanno capolino dai banchi di pasticcerie e panetterie una sopra l’altra, leggere, ricoperte da una nuvola di zucchero a velo. Sebbene i loro nomi cambino di regione in regione, le caratteristiche di questo dolce amato da tutti rimangono le stesse. Fatte al forno o fritte, sono spesso servite con una crema al cioccolato fondente. Potete prepararle a casa facilmente, seguendo i nostri consigli nel tutorial.

Per ottenere circa 100 pezzi avrete bisogno di: 500 g di farina più un po’, 130 g di latte, 50 g di burro fuso, 50 g di zucchero a velo, 20 g di vino bianco secco, 20 g di grappa bianca, 2 tuorli, limone, olio di arachide, sale. Buon Carnevale!

 

 

Il 2021 è l’Anno della frutta e della verdura

Il 2021 è l'Anno della frutta e della verdura

La Fao ci ricorda i benefici del consumo di frutta e verdura e perché è importante non sprecarle

Tutti sappiamo che consumare frutta e verdura fa bene alla salute, ma non sempre mettiamo in pratica questa buona abitudine o, almeno, non lo facciamo quanto dovremmo. Per questo la Fao ha scelto di dedicare il 2021 alla frutta e alla verdura per sottolineare i benefici dei vegetali sul nostro organismo, ma anche per migliorare la produzione alimentare, rendendola più sana e sostenibile attraverso l’innovazione e la tecnologia, nonché per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari.

L’Anno della frutta e della verdura: un’alimentazione sana per rafforzare il sistema immunitario

Come ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), QU Dongyu, l’Anno internazionale della frutta e della verdura è «un’opportunità unica per promuovere una consapevolezza a livello mondiale» e «valorizzare regimi alimentari salubri che rafforzino il nostro sistema immunitario è particolarmente appropriato nel frangente dell’attuale crisi sanitaria da Coronavirus, che ha colpito l’intera comunità internazionale».

Perché (e in che quantità) frutta e verdura fanno bene

Frutta e verdura sono fonti di fibre dietetiche, vitamine, minerali e composti fotochimici benefici per l’organismo. Secondo la FAO e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per prevenire malattie croniche quali il cancro, il diabete, le malattie cardiocircolatorie e l’obesità oltre che per ovviare alle carenze di micronutrienti, una persona adulta dovrebbe consumare almeno 400 grammi di frutta e verdura al giorno all’interno di una dieta sana e varia.

Cosa si intende per frutta e verdura pare scontato, ma non sempre è così: ad esempio, una mela è un frutto, un succo alla mela (così come tutti i trasformati della frutta) non lo è; una carota è una verdura, un burger vegetale a base di carote non lo è. Non fanno parte di frutta e verdura i legumi, i cereali, i tuberi, la frutta a guscio e i semi.

Innovazione e tecnologia contro gli sprechi di frutta e verdura

Guardando alla sostenibilità, frutta e verdura, velocemente deperibili, sono gli alimenti su cui si registrano più perdite e sprechi lungo la catena di produzione, distribuzione e consumo alimentare. Si calcola che nei paesi in via di sviluppo, tra il momento del raccolto e quello del consumo, si perde addirittura il 50% della frutta e della verdura prodotte. Per questo l’Anno internazionale della frutta e della verdura è anche un’opportunità per lottare contro perdite e sprechi, ma anche per ridurre le emissioni di gas serra e allentare la pressione sulle risorse naturali. E per farlo occorrono soprattutto tecnologia e innovazione che possono migliorare la sicurezza e freschezza dei prodotti preservandone i valori nutrizionali.

Proudly powered by WordPress