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Ricetta Pane frattau con uovo, la ricetta sarda

Ricetta Pane frattau con uovo, la ricetta sarda

Questa ricetta del Pane Frattau con uovo, piatto tipico sardo, proviene dalla trattoria Il Rifugio, a Nuoro. Da Silverio Nanu, che negli anni ‘80 ha aperto questo punto di riferimento della cucina barbaricina, al figlio Francesco, si prosegue nell’intento di offrire piatti legati alla tradizione attraverso l’utilizzo di ingredienti locali e di stagione. 

Il menù è un viaggio nella cucina di terra con qualche intermezzo di mare, ma soprattutto offre alcune pietanze che sempre meno si ritrovano nelle cucine degli altri ristoranti, come il pane frattau con uovo, ma anche, su filindeu nel brodo di pecora e pecorino, sa cordedda di agnello con piselli.

Per cucinare questo antipasto servono pochi e semplici ingredienti, il pane carasau, la salsa di pomodoro, le uova, il pecorino e il brodo, e la preparazione è facile e veloce.

Scoprite anche questa ricetta: Nido di pane frattau con tuorlo fritto.

Gnocchi di cavolo nero – Ricetta di Misya

Gnocchi di cavolo nero

Innanzitutto lavate bene le patate e lessatele per circa 35 minuti o finché non risulteranno ben cotte (i rebbi di una forchetta devono poter entrare e uscire facilmente).

Nel frattempo, mondate il cavolo nero eliminando le coste interne delle fogie, poi tagliatelo a pezzi.

Sciacquatelo, quindi sbollentatelo per 5-8 minuti (dovrà risultare morbido) e scolatelo.

Una volta ben cotte, scolate le patate, pelatele e schiacciatele subito con uno schiacciapatate, finché sono ancora calde.

A parte, frullate il cavolo nero dopo averlo ben strizzato.

Unite alle patate anche cavolo, tuorlo e sale e amalgamate, poi incorporate anche la farina: dovrete ottenere un panetto compatto ma non troppo secco.

Prendete un po’ di impasto per volta e formate dei lunghi cordoncini spessi circa 2 cm, quindi tagliateli a tocchetti lunghi circa 3 cm.

Passate gli gnocchi sui rebbi infarinati di una forchetta per ottenere il tipico aspetto rigato.

Ecco fatto: i vostri gnocchi di cavolo nero sono pronti.

Mettete a bollire acqua abbondante con poco sale in una pentola ampia e, quando bolle, calate gli gnocchi e mescolate subito.
Nel frattempo sciogliete in un’ampia padella antiaderente il burro con la salvia spezzettata: quando gli gnocchi risalgono a galla scolateli con una schiumarola direttamente nel condimento, poi mentecate con il formaggio.

Gli gnocchi di cavolo nero sono pronti, non vi resta che impiattare e servirli, magari con una grattugiata di pepe fresco.

Chi è Debora Massari, figlia di Iginio Massari, ospite a MasterChef 13

La Cucina Italiana

La «famiglia reale» della pasticceria italiana – Iginio e sua figlia Debora Massari – e Joe Bastianich: sono loro gli illustri ospiti che, questa sera, festeggeranno la trecentesima puntata di MasterChef insieme ai tre giudici del programma e ai concorrenti. Per i cuochi amatoriali, è uno dei momenti più temuti: se il maestro dei maestri pasticcieri è da sempre l’ospite più atteso dal pubblico, i concorrenti conoscono bene il suo proverbiale rigore, e sanno che, con Iginio Massari (sta per arrivare una legge a suo nome) tra i giudici, l’asticella si alza inesorabilmente. La figlia Debora, però, con un post su Instagram, assicura di essere «molto più indulgente» del padre.

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Chi è Debora Massari

Classe 1975, mamma di due bambini, Debora Massari è una pastry chef specializzata nei lievitati. Dopo la maturità scientifica e la laurea in Scienze e Tecnologie alimentari (la sua tesi sperimentale verteva proprio sui lievitati), nel 2019 è diventata maestro pasticciere entrando nella prestigiosa Accademia dei maestri pasticcieri italiani. Dall’anno successivo ha cominciato a lavorare nell’azienda di famiglia, apportando innovazioni e idee lungimiranti e coraggiose. È a lei che si deve lo sviluppo del brand Iginio Massari e il lancio dell’e-commerce. Oggi è membro del consiglio d’amministrazione della Iginio Massari Srl e insegna alla 24Ore Business School. Nel luglio 2022, Forbes l’ha inserita nella classifica annuale delle 100 donne di maggior successo in Italia.

Su Instagram, Debora Massari ha quasi 500 mila follower. Attraverso i suoi social, racconta se stessa, la sua grande passione per la danza, la famiglia e gli amici, pubblica appetitose immagini delle sue creazioni e trasmette la sua idea (molto precisa) della pasticceria moderna: «Il dolce è trasgressione: è vero. L’importante è che sia un peccato di gola e non per la gola. I nostri studi sono rivolti a dolci sempre più leggeri e sempre più belli. Il dolce può essere la fine di un pasto, e quindi l’ultimo ricordo, o un attimo isolato e quindi la scelta di una libidine fugace». Per la famiglia Massari, «un dolce è simbolo, è forma ed è contenuto: linee molto geometriche e sempre più pulite, esaltazione di profumi, esplosione di sapori, trascendenza di gusti aromatici. Questo ci sforziamo di ricercare, mai dimenticare che si crea per il prossimo». Da sempre a fianco del padre, partecipa con lui a esposizioni, convegni e trasmissioni televisive.

Donna sportiva, in forma smagliante, ha anche preso posizione contro chi l’ha criticata per la magrezza: «È un argomento su cui le persone sembrano sentire il diritto di esprimersi ancor più che su un corpo in sovrappeso, dimenticando le buone lezioni date dalla Body Positivity. Essere magri implica per forza l’avere dei problemi di salute o, addirittura soffrire di disturbi alimentari? Il mio fisico è frutto della genetica e del duro lavoro in palestra. Così viene meno, ancora, la libertà di piacersi senza dover rendere conto ad altri del proprio aspetto e affrontare accuse ben più pesanti, legate ai disturbi alimentari e alla necessità di curarsi».

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