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Il Gioco del Gelato, la sfida a carte tra ricette, ingredienti e coni da servire

Il Gioco del Gelato, la sfida a carte tra ricette, ingredienti e coni da servire

Ecco l’idea dell’estate lanciata dal maestro gelatiere Alberto Marchetti: un gioco per carpire i segreti del miglior gelato artigianale

Quella del «Non si gioca con il cibo» è una regola che in cucina vale solo ed esclusivamente quando si tratta di combattere gli sprechi. Per il resto, largo al divertimento e alla condivisione: lo sa benissimo anche il celebre maestro gelatiere Alberto Marchetti, che in questa calda estate 2020 all’insegna delle vacanze in famiglia e di prossimità ha deciso di lanciare il suo Gioco del Gelato. Che no, purtroppo non comprende cucchiaini e coppette per un assaggio, ma promette comunque di tenere compagnia a grandi e piccini attraverso una curiosa sfida a carte ambientata proprio dietro il bancone di una gelateria.

Una vita all’insegna del gelato

Il legame che unisce Alberto Marchetti e la gelateria ha radici profonde e saldissime. Nato nello stesso giorno in cui il padre inaugurava la sua rinnovata cremeria a Nichelino, vicino a Torino, Marchetti si fa strada anno dopo anno nel mondo dell’alta gelateria artigianale attraverso una stretta collaborazione – incominciata nel 2008 – con Slow Food e con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Risultato: una scelta consapevole e attentissima di tutte le migliori materie prime, che sfocia nella realizzazione dei curiosissimi Gelati dei Presìdi. Tra cui, giusto per citare i più celebri, quello alla robiola di Roccaverano, al cioccolato Chontalpala, alla fragola di Tortona e al Ramassin della Val Bronda.

Nel 2017 nasce Casa Marchetti a Torino, un piccolo universo di due piani interamente dedicato al gelato, con laboratorio a vista, uno spazio espositivo dedicato alla storia di questo glorioso dolce e una cucina per eventi. Nel 2018, poi, Alberto Marchetti sigla un’importante partnership con la Starbucks Reserve Roastery di Milano, per la quale crea il Nitro Gelato Affogato, vero e proprio esempio di gelato molecolare. E nel frattempo fonda la Scuola Internazionale di Alta Gelateria, insieme con Roberto Lobrano: una scuola professionale che punta a offrire percorsi formativi di eccellenza mirati a conoscere e perfezionare l’arte e le tecniche della gelateria.

Carta dopo carta, ricetta dopo ricetta

Ed è così che si arriva fino al Gioco del Gelato, nato in collaborazione con Lo Scarabeo. Consigliato da 6 anni in su, sfida i giocatori a destreggiarsi tra ingredienti, sapori e ricette, con l’obiettivo di accontentare il più possibile le richieste dei clienti. Il box, infatti, è composto da uno speciale ricettario e da 110 carte, suddivise in carte Cliente, carte Ingrediente e carte Ingrediente Base. A turno, seguendo il regolamento presente nella confezione del gioco, ciascun giocatore decide se preparare un gelato per servire il cliente, oppure procurarsi gli ingredienti necessari per ampliare la propria offerta.

Per preparare il gelato, il giocatore deve scartare dalla mano gli ingredienti necessari, verificando prima che sia possibile seguire la ricetta per filo e per segno. Le speciali carte jolly possono sostituire qualunque ingrediente. Morale: più gelati dei gusti preferiti dai clienti prepara il giocatore, più punti di vittoria guadagna in vista del resoconto finale. Un modo fresco e divertente per capire che in fondo, per preparare un gelato fatto a regola d’arte, bastano pochi ingredienti, ma che devono essere davvero buoni. Il gioco è in vendita a 12 euro nelle gelaterie di Alberto Marchetti, sul suo sito ufficiale e nei migliori negozi di giocattoli.

La novità dell’estate 2020 dell’AtelieReale: il Gelato Reale

La novità dell’estate 2020 dell’AtelieReale: il Gelato Reale

Un nuovo progetto per lo chef Giampiero Vivalda e l’AtelieReale dell’Antica Corona Reale. Una fresca creazione per l’estate 2020: il Gelato Reale, 12 gusti tra creme e sorbetti

Il progetto riflette la ricerca quasi maniacale di materia prima fatta di eccellenze della gastronomia italiana.

Un importante lavoro di squadra, pianificato e costruito durante il periodo di quarantena assieme al sous-chef Christian Conidi, la pasticciera Elisa Fornasiero e il pastry chef dell’AtelieReale Luca Zucchini.
«Abbiamo sempre fatto il gelato», spiega lo chef Vivalda. «Ci mancava un approccio, diciamo, più onnicomprensivo: per questo ci siamo affinati confrontandoci con il maestro gelatiere Palmiro Bruschi, ci siamo appassionati alla lavorazione “antica” e abbiamo iniziato una ricerca specifica e rigorosissima della materia prima, per ottenere un prodotto all’altezza della nostra ristorazione».

La produzione del gelato viene fatta nella classica Carpigiani: per le creme, utilizzano uova da allevamento a terra, Latte Piemontese fresco e in polvere e panna fresca da centrifuga delle Latterie Inalpi, da filiera certificata piemontese. 

Per la preparazione dei sorbetti, si utilizza Sparea, l’acqua minerale di pura sorgente alpina che sgorga nella Val Pellice, nel cuore delle Alpi Cozie, frutta fresca e zucchero. 

Per chiudere il cerchio delle eccellenze, Vivalda ha trovato nel cioccolato Domori e nel caffè Lavazza i giusti partner per la produzione del Gelato Reale, il cui ulteriore segreto qualitativo è la mantecatura giornaliera (eseguita ogni pomeriggio per il giorno seguente) e la conservazione in pozzetti a glicole (tipologia di carapina termoregolata) che garantiscono uniformità della temperatura all’interno del vano refrigerato assicurando così una perfetta spatolazione del gelato.

Dodici i gusti, sei gelati a base crema e sei sorbetti alla frutta, che sono il risultato di molteplici incontri con piccoli produttori piemontesi e no, in grado di coltivare quantità molto piccole di prodotto o frutta, specie storiche e rarissime. I gusti in questo modo seguiranno la stagionalità e le proposte del mercato. Infatti chef Vivalda ci tiene a precisare che «la selezione della materia prima richiede un certo tempismo, e non esistono regole se non la scelta in base alla maturazione. Un po’ come si fa con i Sauternes, una vendange par tri, ovvero una vendemmia in fasi successive cogliendo l’uva solo se giunta alla maturazione perfetta. In alcuni casi, per avere il gusto compiuto, abbiamo assemblato varietà diverse dello stesso frutto: come per la fragola, rimanendo nella metafora enologica, abbiamo studiato un assemblaggio di fragole, dove ogni percentuale di uva scelta conferisce gusto, colore e aroma».

Il Gelato Reale è anche un luogo fisico: sul lato esterno dell’AtelieReale è stato progettato il Giardino delle Rose, suggestivo pergolato ideato dall’architetto Peirone, con tavoli ai quali poter ordinare, oltre a 12 gusti di gelato, 3 speciali coppe-composizione in abbinamento ad altrettanti distillati, vini passiti o Barolo Chinato.

I 6 gusti creme 

Gelato al Cioccolato Chuao 75%
Gelato al Pistacchio di Bronte “Feudo di San Biagio®” Agrimontana
Gelato alla Nocciola Piemonte IGP Tonda Gentile delle Langhe Trilobata Agrimontana
Gelato alla Vaniglia Bourbon del Madagascar
Gelato al Fior di panna INALPI
Gelato al Caffè Kafa Lavazza

I 6 sorbetti 

Sorbetto al Fico Fiorone nero di Terlizzi
Sorbetto al Limone di Noli
Sorbetto alla Pesca Tabacchiera dell’Etna
Sorbetto all’Albicocca di Valleggia
Sorbetto Fragola di Tortona, Mara dei Boschi e Valle Pesio
Sorbetto alla Ciliegia di Pecetto

Orario: dalle 16 alle 23, tutti i giorni tranne il mercoledì.
Servizio ai tavoli del Giardino delle Rose, con prenotazione obbligatoria allo stesso numero del ristorante (tel. 0172 474132)

» Polpette di peperoni e patate

Misya.info

Innanzitutto mettete le patate in una pentola piena di acqua fredda e cuocete per circa 40 minuti o finché non saranno ben cotte, quindi scolatele, pelatele, schiacciatele con una forchetta e lasciate intiepidire.

Nel frattempo che le patate cuociono, lavate i peperoni, mondateli, tagliateli a striscioline e poi a tocchettini, quindi fateli rosolare in padella antiaderente con aglio e olio, aggiustate di sale e fate cuocere per circa 10-15 minuti o finché non saranno ben morbidi.
Lasciate intiepidire anche i peperoni.

A questo punto, quando patate e peperoni saranno entrambi tiepidi, uniteli in una ciotola insieme con formaggio e olive tritate grossolanamente, quindi salate leggermente e amalgamate fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto.

Con le mani leggermente umide, formate le polpettine, quindi passatele prima nella farina, poi nell’uovo leggermente sbattuto e infine nel pangrattato.

Fate scaldare dell’olio di semi in una padella e friggete le polpettine, facendole rosolare per bene da tutti i lati.
Man mano che sono pronte, scolate le polpette su carta da cucina.
(In alternativa, cuocetele per circa 20 minuti a 190°C in forno ventilato già caldo.)

Le polpette di peperoni e patate sono pronte, servitele calde o al massimo tiepide.

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