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» Tarte tatin alle cipolle

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tarte tatin alle cipolle è un’altra versione salata della ben più nota torta rovesciata alle mele di origine francese. Dopo aver provato a farne una, deliziosa, con i pomodorini, mi sono decisa a tentare una seconda volta la fortuna facendone una seconda con cipolle caramellate. Il risultato è stato un vero successo. Questo rustico è un tripudio di sapori, se vi piacciono le cipolle caramellate non potete esimervi dal provare questa ricettina favolosa! Potrei suggerirvi qualche modifica (pepe, timo, rosmarino…), ma la verità è che secondo me questa tarte tatin alle cipolle rosse è perfetta così com’è!

 

Innanzitutto, se avete deciso di preparare la pasta brisée in casa, impastate tutti gli ingredienti e fate riposare l’impasto in frigo per almeno 30 minuti.

Pulite le cipolle e tagliatele in fette sottili (cercate di tagliarle dello stesso spessore).

Imburrate leggermente lo stampo, cospargetelo di fiocchetti di burro e disponete le cipolle sul fondo , senza sovrapporle tra loro.
Salate e cospargete con lo zucchero, quindi ricoprite con il disco di pasta brisée: bucherellate la sfoglia e spennellatela con poco olio.
Cuocete per circa 20 minuti o fino a doratura a 160°C, in forno ventilato già caldo.

La tarte tatin alle cipolle è pronta: capovolgetela velocemente su un piatto da portata e servitela subito.

Ricerche frequenti:

Pasta all’arrabbiata, ricetta – La Cucina Italiana

Pasta all'arrabbiata, ricetta - La Cucina Italiana

Le cose semplici sono, spesso, le migliori. Come la ricetta della pasta all’arrabbiata, che richiede pochi ingredienti e una preparazione facile e veloce. Il risultato? Un gusto deciso, una sferzata di energia

«Spaghetti o penne?», chiede Pozzetto. «Penne! Si chiamano penne all’arrabbiata!», risponde Verdone. Nel film Sette chili in sette giorni, un classico della filmografia nazional-popolare, i due attori sono alle prese con la preparazione di uno dei piatti tipici della città di Roma. Ma proprio quel profumino di aglio che si sprigiona dalla padella attira i pazienti della clinica, tenuti a digiuno con la promessa di perdere peso in poco tempo. Insomma, una scena che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo visto in tv.

La notorietà della pasta all’arrabbiata, però, non si limita a questa pellicola. Questa ricetta compare anche in La grande abbuffata di Marco Ferreri e in Roma di Federico Fellini. La sua fama, infatti, è strettamente legata alla tradizione che rappresenta.

Altrettanto curiosa l’origine del suo nome, che si deve a uno degli ingredienti, il peperoncino (che Pozzetto, nel film, dimentica di aggiungere, con sommo sdegno di Verdone), che dà un colorito rosso al viso, simile a quando ci si arrabbia.

Pasta all’arrabbiata: ingredienti e preparazione

Piatto della cucina povera italiana, la pasta all’arrabbiata ha un elenco ingredienti davvero esiguo: oltre alla pasta (tradizionalmente penne lisce o rigate), aglio, peperoncino, pelati e infine prezzemolo e pecorino romano. Eppure, uniti come vuole la tradizione, queste delizie della cucina italiana danno un risultato dal sapore inconfondibile e deciso, come una sferzata di energia.
La facilità della sua preparazione ha contribuito alla diffusione di questo piatto, apprezzato non solo a Roma, ma in tutto il mondo.

Per servire in tavola un piatto di penne all’arrabbiata basta far cuocere la pasta, soffriggere lo spicchio d’aglio in padella, aggiungere il peperoncino rosso e i pomodori pelati tagliati a pezzi. Così amalgamato, il sugo è pronto. Per completare la preparazione, è sufficiente far saltare in padella la pasta e, infine, aggiungere prezzemolo fresco tritato e una spolverata di pecorino romano. La quantità di peperoncino può variare in base ai gusti, ma una cosa è certa: questo ingrediente non può mancare. Il colore rosso del pomodoro è dominate, tanto che a sembrare arrabbiata è la pasta stessa, più che l’effetto che provoca il suo sapore.

Variazioni consentite?

Proprio in virtù della sua semplicità, e per un certo gusto della sperimentazione in voga soprattutto negli ultimi anni, la ricetta della pasta all’arrabbiata viene spesso considerata una base dalla quale partire per aggiungere ingredienti diversi, con l’ovvio risultato di ottenere un sapore distante dalla tradizione.

Gli chef e i vari ricettari suggeriscono diverse soluzioni

Una delle più diffuse è quella che prevede l’aggiunta di pancetta e funghi al sugo: un insieme indubbiamente gustoso, ma quanto più lontano dall’arrabbiata tradizionale. Altre varianti più ‘innocue’, ma ugualmente capaci di alterare l’autentico sapore, sono quelle che suggeriscono di aggiungere la cipolla al soffritto e quelle che chiudono un occhio di fronte all’utilizzo di formaggi differenti dal pecorino romano (il parmigiano, ad esempio), o, infine, quelle che indicano di mantecare il formaggio anziché spolverarlo a fine preparazione.

Anna in Casa: ricette e non solo: Torta soffice doppio cioccolato

Anna in Casa: ricette e non solo: Torta soffice doppio cioccolato

Anno bisesto, anno funesto…

Altra prova da superare con mamma dimessa ieri sera dopo tre giorni in pronto soccorso per una brutta caduta e preoccupazione a mille per un problemino ancora da risolvere per lei.

Non so se è abbastanza postare questo dolce e la ricetta per ringraziare tutti voi che continuate a seguirmi nonostante la mia presenza a singhiozzi. Dedicarmi alla famiglia è stata ed è la mia priorità e tutti voi avete dimostrato con i vostri messaggi di capirmi molto bene, perché per voi è lo stesso: famigli e salute prima, il resto poi. Spero a settembre di ricominciare ad essere più presente, di postare di nuovo, di passare dai vostri bellissimi e sempre sorprendenti profili.

Ingredienti per una teglia 22×22 cm

70 g di farina 00

110 g di zucchero

150 g di cioccolato fondente al 70%

20 g di cacao amaro

3 uova

80 g di olio di semi o di riso

2 cucchiai di acqua calda

1 cucchiaio di lievito per dolci

1 pizzico di sale

2 cucchiai di gocce di cioccolato

Procedimento

Scaldare il forno a 180° C e foderare uno stampo con carta forno.

Al microonde o a bagnomaria, sciogliere il cioccolato fondente e lasciarlo intiepidire.

In una ciotola montare le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.

Al cioccolato sciolto aggiungere l’olio e mescolare e poi versare il tutto poco per volta, sulle uova montate, mescolando dal basso verso l’alto per evitare che perdano di spumosità. 

Unire anche l’acqua calda, sempre mescolando delicatamente.

A questo punto unire la farina precedentemente setacciata con il cacao, il lievito per dolci e il sale. 

Si otterrà un composto morbido ed omogeneo, aggiungere le gocce di cioccolato e versare nello stampo precedentemente preparato.

Infornare per una trentina di minuti, vale la prova stecchino ma bisogna tenere conto che la torta internamente rimane un po’ umida.

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