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Baicoli veneziani – Ricetta di Misya

Baicoli veneziani

Innanzitutto spezzettate il lievito e scioglietelo bene in qualche cucchiaio di latte appena intiepidito e lasciatelo riposare.

Intanto montate in una ciotola l’albume a neve molto ferma, insieme con un pizzico di sale, e teneteli da parte.

A questo punto iniziate a preparare l’impasto: mettete la farina a fontana in una ciotola, versate al centro il lievito sciolto e iniziate a mescolare, poi aggiungete burro e zucchero e quindi il latte.

Lasciate riposare per 30 minuti, infine incorporate anche l’albume montato a neve.

Dividete l’impasto in 4 panetti uguali e sagomateli per creare dei salsicciotti.
Disponeteli sulla teglia rivestita di carta forno, ben distanziati tra loro, coprite con un canovaccio pulito e lasciate lievitare in un posto caldo per almeno 2 ore o finché non saranno quasi triplicati.

Cuocete per circa 10 minuti in forno statico preriscaldato a 180°C, quindi sfornateli e lasciateli raffreddare per almeno 8-12 ore.
Tagliateli quindi a fettine molto sottili (3-4 mm circa), disponetele nuovamente sulla teglia senza farle accavallare tra di loro e lasciatele tostare per qualche minuto in forno ventilato preriscaldato a 180°C, finché non iniziano a dorarsi.

I baicoli veneziani sono pronti, lasciateli raffreddare completamente prima di gustarli o conservarli per qualche settimana in un contenitore ben chiuso.

Si può fare il cappuccino con la caffettiera? | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

Si può fare il cappuccino con la caffettiera? C’è una precisa ragione se mi faccio questa domanda.

È domenica mattina, ho voglia di un cappuccino e zero voglia di andare al bar. E poi non ci sono bar vicino al mio palazzo: dovrei prendere l’auto e fare almeno un chilometro. A piedi? Non se ne parla proprio: la domenica mattina, per me, è a chilometro zero. Quindi lavarmi la faccia, pettinarmi, vestirmi, prendere l’ascensore, salire in auto, guidare fino al bar e poi rifare tutto il percorso al contrario è un’impresa titanica. E io, la domenica mattina, ricordo più il Titanic che un titano.

Oltre ad articoli web come il nostro Come fare il cappuccino a casa, i social media sono una vera fonte di ispirazione, dalle stories o reels su Facebook e Instagram fino a TikTok e YouTube. Tutti mostrano che si può fare un cappuccino con la moka. La cosa mi incuriosisce, ma, se devo dirla tutta, non mi fido molto delle soluzioni della Rete, anche se sono sempre ingegnose e divertenti. Ciò che viene proposto è di mettere il latte al posto dell’acqua. Per il resto, tutto come al solito.

Leggo i commenti. Ci sono utenti che parlano di risultato ottimo: «Nulla da invidiare a quello del bar», affermano; sinceramente mi sembra subito un giudizio esagerato. Altri sostengono che sia imbevibile: i soliti bastian contrario, mi dico. Poi c’è un gruppo di utenti, sparsi fra le varie piattaforme, che con tono allarmante avvisano di non fare assolutamente questo esperimento perché pericolosissimo: la moka potrebbe esplodere, come è accaduto a loro. Sarà vero? La Rete è piena di mitomani che vogliono attirare l’attenzione. Tuttavia, lo ammetto, mi spaventa un po’ l’idea di saltare in aria con la moka di domenica mattina.

Si può fare il cappuccino con la caffettiera? Ecco il mio video

Tuttavia, sarà perché fuori piove, perché la pigrizia mi domina, perché la voglia di cappuccino non mi abbandona, alla fine decido di provarci e, giusto per avere una testimonianza nel caso saltassi in aria con la moka, filmo tutto.

Beh, come avete visto dal video, nessuna esplosione ha devastato la mia casa e io sono ancora tutto intero. Quanto al risultato gastronomico, come immaginavo, niente a che vedere con un vero cappuccino da bar. Tuttavia non concordo neppure con coloro che definiscono il risultato imbevibile. Direi piuttosto che ciò che sale dalla moka e poi versiamo nella tazza non è un cappuccino: si tratta di un banale caffellatte con un marcato sapore di caffè.

Ricapitolando: si può fare il cappuccino con la caffettiera? Sì.
Mi è piaciuto? No.
Lo rifarei? Solamente se mi trovassi nell’estrema, disperata, quanto improbabile, situazione di avere una moka, un po’ di caffè in polvere, un po’ di latte e neppure una goccia di acqua. Magari nel bel mezzo di un deserto. Ma io non frequento deserti.

Qui sotto un video preso da TikTok – ma il risultato finale non è tanto diverso. Ai posteri l’ardua sentenza. Moka 0 – Bar 1, direi. Anche se alla fine vince Pigrizia.

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