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pesce arrosto come vuole la tradizione!

pesce arrosto come vuole la tradizione!

Il pesce non può mancare sulla tavola del 24 dicembre: ecco i consigli per cuocerlo arrosto senza sbagliare (e qualche ricetta per prendere ispirazione)

Vigilia di Natale: pesce! In Italia è un’usanza ben radicata quella di mangiare un menu di magro la sera prima di Natale, una tradizione che affonda le sue radici nella religione cristiana. Che voi osserviate questo rito per motivi religiosi o semplicemente culturali, questa Vigilia perché non proporre del pesce arrosto? Alici, trota, salmone, spada, merluzzo ma anche tonno, spigola o anguilla, pressoché quasi tutti i tipi di pesce si prestano a questa cottura.
Ecco i consigli giusti per arrostire il pesce e non sbagliare cottura e qualche goloso spunto per cucinarlo.

Menù della Vigilia: 50 ricette e più

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Arrostire il pesce al forno

Ponete il pesce intero in una teglia, dopo averlo lavato, pulito e insaporito con aromi. Ungete leggermente la teglia con un filo d’olio e poi mettetelo in forno, già preriscaldato, a 200°, dai 10 ai 20 minuti, a seconda della grandezza del pesce. Ricordatevi di spennellare il pesce con dell’olio e di proteggere la coda con dell’alluminio. Se il pesce è intero, incidetelo sui fianchi; se invece è un trancio, tenetelo in forma con dello spago bianco da cucina.

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Qualche idea per il pesce arrosto

Potete provare con l’arrosto di merluzzo, il merluzzo gratinato al forno, l’arrosto di salmone (anche nella versione più originale farcito con la sogliola) o, ancora, il cefalo con le patate, da cuocere al forno per 15 minuti, una ricetta classica, ma sempre apprezzata sulle tavole italiane.

Sfogliate ora il tutorial con i nostri suggerimenti per arrostire il pesce!

Tutto quello che c’è da sapere sulle proprietà delle arance

Tutto quello che c’è da sapere sulle proprietà delle arance

Scopriamo tutti i nutrienti, le proprietà e le differenze di utilizzo tra la spremuta e l’agrume consumato intero

Colorate e cariche di freschezza. Le arance rappresentano indubbiamente una carica di vitalità nella stagione fredda invernale e, fra gli agrumi, sono quelle che godono di ampia popolarità non solo per il loro sapore, ma anche per la grande duttilità offerta in cucina e le proprietà che le elevano a simbolo di benessere e di alimentazione salutare. Scopriamo insieme tutte le proprietà delle arance.

Nutrienti

Dal punto di vista nutrizionale, le arance sono particolarmente ricche di acqua (questa componente rappresenta oltre l’85%): per 100 g, oltre ad avere un contenuto apporto calorico (34 kcal), portano in dote 7,8 g di carboidrati di cui in ottima parte zuccheri, 1,6 g di fibre, 0,7 g di proteine e 0,2 g di lipidi. Assunte a frutto intero o come succo, le arance sono comunque ricche di vitamine dei gruppi A, B e C. Attenzione alla preparazione della classica spremuta: in questo frangente, infatti, le fibre sono completamente assenti.

Meglio la spremuta…

Proprio sulla spremuta di arancia bisogna concentrarsi con particolare attenzione: per scongiurare il rischio di perdere gli antiossidanti e le vitamine, è necessario consumare la bevanda subito dopo la “spremitura”. Doveroso sottolineare come sia utile assumerla non solo per il contrasto ai radicali liberi e quindi all’invecchiamento, ma anche per l’ottimo valore nutrizionale e l’apporto estremamente contenuto di grassi.

…o il frutto intero?

Per quello che concerne il frutto intero, la presenza di fibre ricopre un ruolo molto importante a livello intestinale: contribuiscono a contenere l’assorbimento degli zuccheri presenti nell’arancia stessa, dei carboidrati e dei grassi eventualmente assunti a pasto unitamente a questo agrume. In caso di diabete, ipercolesterolemia, le fibre del frutto intero consentono di mantenere un indice glicemico basso. Al contrario, l’assenza di fibre che caratterizza la spremuta di arancia, consente di avere immediatamente a disposizione una solida quantità di zuccheri (quindi di energia). Ragion per cui, il succo è una bevanda particolarmente indicata per gli sportivi che, durante lo sforzo fisico, hanno necessità di rifornire l’organismo con una certa rapidità.

Un’arancia al giorno

In definitiva, quante arance al giorno si possono consumare? Come in tutte le cose, non bisogna esagerare! Tenendo presente che, come peso, si avvicina i 200 g, si consiglia l’assunzione di un massimo tre arance al giorno distribuite fra i pasti: questa soglia è dettata dal fatto che, pur essendo estremamente ricche di acqua e nutrienti, gli zuccheri presenti, se assunti in eccesso, possono causare un accumulo di lipidi e, quindi, farci ingrassare.

» Biscotti alle clementine – Ricetta Biscotti alle clementine di Misya

Biscotti alle clementine

Premete le clementine, ricavate il succo e filtratelo con un colino per eliminare eventuali semi.

In una ciotola capiente mettete la farina con il lievito, lo zucchero, il burro freddo tagliato a pezzetti, l’uovo, la scorza grattugiata di una clementina ed il succo delle clementine.
Lavorate bene il tutto fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo. Formate poi una palla, avvolgetela con la pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero per un’ora.


Nel frattempo tagliate le clementine a fettine sottili di circa 2-3 millimentri.
Trascorso il tempo riprendete la pasta, ricavate delle palline grandi come una noce.
Prendete le palline che avete formato, schiacciatele leggermente e posizionate sopra ad ognuna una fettina di clementina premendo leggermente.

Poggiate i biscotti ottenuti su una teglia rivestita di carta da forno.
Cospargete i biscotti con lo zucchero a velo poi cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 10/15 minuti. Una volta cotti, sfornateli e lasciateli raffreddare su una gratella.

Poi servite i biscotti alle clementine.

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