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Zucca ripiena al forno – Ricetta di Misya

Zucca ripiena al forno

Innanzitutto lavate bene l’esterno della zucca, quindi tagliatela a metà per il lungo ed eliminate semi e filamenti dalla parte centrale, poi con uno scavino o un cucchiaio scavate via parte della polpa, lasciandone 1 guscio di almeno 1 cm lungo tutti i bordi, e mettetela da parte.

Salate e pepate l’interno del guscio di zucca, ungetelo con un filo d’olio e cuocete in forno ventilato preriscaldato a 200°C per circa 30-35 minuti o finché non risulterà ben cotta (potete controllare la cottura con i rebbi di una forchetta: se la buccia risulta morbida, è pronta).
Nel frattempo tritate grossolanamente la cipolla, spezzettate la salvia e fatele appassire in un’ampia padella antiaderente con dell’olio, poi aggiungete la salsiccia sbriciolata e lasciatela rosolare, infine unite anche la polpa di zucca a pezzetti e 100 ml di acqua e lasciate stufare a fiamma medio-bassa per almeno 15 minuti.

Tagliate il formaggio a cubetti e tritate grossolanamente le nocciole.

Prendete il guscio di zucca cotto e riempitelo con la farcitura.

Completate con formaggio e nocciole, quindi cuocete ancora per 15 minuti a 190°C.

La zucca ripiena al forno è pronta, non vi resta che decorarla con un po’ di salvia fresca e servirla.

Pasta ripiena per Natale, tanti formati: quale sceglierete?

La Cucina Italiana

La pasta ripiena per Natale non può mai mancare a Natale, giusto? Detta così fa sorridere, ma è la verità, altrimenti… che Natale sarebbe? Un gioco di parole simpatico per sottolineare quanto sia importante la pasta ripiena per le tavole natalizie degli italiani. Tanti i formati possibili, difficile scegliere, quindi vi offriamo tante proposte firmate La Cucina Italiana e… buon appetito!

La pasta ripiena per Natale

Che la prepariate in casa ogni anno tutti assieme ascoltando le canzoni di natalizie o che siate alle prime armi, è arrivato il momento di fare la pasta ripiena. La si può iniziare a fare con un paio di giorni di anticipo, avendo cura di sigillare bene ogni raviolo, gnocco, tortellino o cappelletto per non aver brutte sorprese in cottura. Nel caso in cui scegliate una preparazione in brodo invece, un giorno di anticipo e una notte in frigorifero vi consentiranno di rimuovere il grasso dal brodo che si sarà solidificato raffreddando.

Ecco allora 30 idee perfette per il pranzo di Natale a base di pasta ripiena tra grandi classici, nuove proposte e semplici ingredienti che sapranno conquistare tutti.

La nostra pasta ripiena per Natale

pasta ripiena per Natale

La pasta ripiena per Natale: 30 ricette

l’intramontabile piacere della pasta ripiena | La Cucina Italiana

l'intramontabile piacere della pasta ripiena
| La Cucina Italiana

Si sbaglia a pensare l’Enoteca Pinchiorri – uno dei più famosi ristoranti italiani nel mondo – come un monumento immobile o persino rétro. In realtà è forse il migliore esempio di “classico contemporaneo” che i mitici Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri hanno affidato a due grandi professionisti, cresciuti nello splendido palazzo di via Ghibellina 87: lo chef Riccardo Monco e il direttore Alessandro Tomberli, ora anche soci. È un luogo che non ha eguali al mondo, in cui si celebra da sempre il rito della degustazione: le pietanze sono pensate in funzione di questo e in modo da far godere gli avventori, consentendo loro di degustare vini unici, spesso introvabili altrove, che arrivano da una delle più ampie cantine del pianeta, con 5mila etichette e 150mila bottiglie circa.

Evoluzione del plin

Ma questo non impedisce affatto alla cucina di imprimere eleganza, personalità, freschezza, concentrazione, gusto e, non ultimo, modernità e attualità. Un percorso che gioca a rincorrere tecnica, impronta personale e sapori italiani attraverso la trasposizione contemporanea, sia negli impiattamenti sia negli ingredienti e nelle loro proporzioni. Ecco perché abbiamo chiesto a Riccardo Monco e al suo braccio destro Alessandro Della Tommasina un piatto che rappresentasse l’Enoteca Pinchiorri di oggi, italianissima e divertente. Quanto di più lontano dalla tradizione ferma: da qui un’evoluzione dell’agnolotto del plin in un piatto originale e goloso. «La pasta ripiena è una delle peculiarità della cucina italiana, uno scrigno pieno di sapore. Ma questo non vuol dire che bisogna rispettarla in modo totale», spiega Monco. «Tanto è vero che talvolta la serviamo come antipasto. Ma non passerà mai di moda». Il Girotondo di cui presentiamo la ricetta è un piatto che regala godimento vero. Dalla cantina ci consigliano come bianco un grande Verdicchio della Fattoria S. Lorenzo e come rosso un Rosso di Montalcino di Stella di Campalto. Impossibile non fidarsi sul tema.

Girotondo di agnolotti farciti di stracotto di anatra muta con fonduta di parmigiano reggiano 24 mesi, olio di noci tostate e insalata di cicoriette

Ingredienti e procedimento per 4 persone

½ anatra muta di circa 700 g
1 cipolla dorata
1 cipollotto
1 carota
600 g vino rosso
salvia
30 g parmigiano reggiano 24 mesi 
1 tuorlo d’uovo
pepe sale
olio extravergine d’oliva
250 g pasta all’uovo

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