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Opera Festival all’Arena di Verona: un party di stelle

Opera Festival all’Arena di Verona: un party di stelle

A Verona è andata in scena la notte più glamour dell’anno, l’attesissima prima dell’Aida che inaugura la stagione lirica 100° dell’Arena Opera Festival. Abiti da sera, libretti di scena, emozione e sorrisi per evento trasmesso in mondovisione con Sophia Loren madrina d’eccezione.

Vanity Fair, in collaborazione con Fondazione Arena di Verona e Unicredit, ha aperto le danze ricevendo gli ospiti attesi alla rappresentazione in un esclusivo ed elegante cocktail party nei giardini di piazza Bra, sotto le mura dell’anfiteatro.

Nella suggestiva location attorno alla grande fontana, tra drink e flash dei fotografi, un mix di stelle italiane (e non solo) di più generazioni, i volti storici e amati dello spettacolo e del cinema, come Amadeus, Iva Zanicchi, Matt Dillon, Piero Chiambretti, Orietta Berti e Morgan, Gerry Calà, Michele Placido, Giorgio Pasotti e i nuovi talenti del piccolo e del grande schermo, già apprezzatissimi dal pubblico, accolti da Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair, e dalla delegazione di Fondazione Arena di Verona e di Unicredit.

Tra i tanti giovani ospiti della serata anche Marcello Sacchetta, Mariano di Vaio ed Eleonora Brunacci di Vaio, Giulia Paglianiti e poi ancora Giulia Salemi con il compagno Pierpaolo Pretelli, Paola Cossentino e Diletta Begali.

Riflettori puntati soprattutto sulle quattro stelle emergenti della televisione Serena De Ferrari, Edoardo Purgatori, Jenny De Nucci e Alessandro Orrei, protagonisti della produzione video Reframing Opera, targata Vanity Fair, dedicata proprio ai 100 anni di Arena di Verona Opera Festival, online dal 20 giugno sul canale Istagram di Vanity Fair.

Una serata di festa e di stelle per rendere omaggio allo spettacolo per eccellenza, l’opera lirica, le cui emozioni non passano mai di moda.

notte di stelle a Napoli | La Cucina Italiana

notte di stelle a Napoli
| La Cucina Italiana

Che notte a Napoli.

Che gusto la Francia, la cucina francese, l’Italia, la cucina italiana.

Che giganti.

L’avvocato Alfredo Romeo, un gentiluomo d’altri tempi, ossessionato dall’arte, dal design, dalla bellezza.

Lo chef Alain Ducasse, un genio di questo tempo, ossessionato dalla bontà, dalla natura, proprio dall’Italia.

Una cena “a quattro mani”, con Salvatore Bianco, executive chef de Il Comandante, sulla terrazza irraccontabile del ristorante stellato situato al nono piano dell’hotel. Dell’Hotel Romeo, appunto. Una visione folle, quasi un’allucinazione, che strizza l’occhio allo stile orientale, ma che valorizza il patrimonio nostro, storico, culturale, e naturalmente gastronomico.

Una serata innanzitutto volta a celebrare l’amicizia tra i due. E rafforzata da un’intesa, da una collaborazione che promette di essere duratura e di successo, che punta a Roma, e a Massa Lubrense, e nelle intenzioni a…ovunque.

Con la Capitale in arrivo già per i primi di ottobre, nella centralissima Via di Ripetta, tra le incredibili mura di Palazzo Capponi. Insomma, in quella scena meravigliosa che è Piazza del Popolo, che in cucina già vanta altre stelle e che si prepara dunque, più che a una sfida, al trionfo del buono.

Il visionario napoletano e lo chef monegasco, tra l’altro in assoluto il più stellato al mondo.
Che coppia, per un futuro di sogni enormi da realizzare e per un menù che, con il mare di Napoli ai piedi e con il Vesuvio dritto davanti, a rileggerlo sembra quasi di poterlo sentire, assaggiare, assaporare.

Aprono il percorso il Gambero marinato, gel di limone ed emulsione di carapace, l’Asparago bianco di Bassano alla fiamma, con molluschi ed erbe di mare e la Pasta fresca con erbe impresse, foie gras d’oca di Lombardia, spugnole e agretti. Si prosegue con la Triglia e mayo di mare e, a seguire, la Spigola pescata alla lenza grigliata con piselli e fave. Il pre-dessert è a base di nocciola, amarena e capperi mentre il dolce è Fragole della Basilicata al naturale, condimento di limone nero, brina di latte di bufala.

Fiumi di Dom Pérignon (del 2012) per cominciare, Passito di Pantelleria Donna Fugata per concludere.

Del gemellaggio tra Romeo Collection e Alain Ducasse Paris c’è una cosa in particolare che colpisce, e che fa centro perfetto. E riguarda proprio il maestro francese, e riporta dritto al punto di partenza.

Alain Ducasse è semplicemente ossessionato dall’Italia. Parla della sua terra, dei suoi prodotti, e delle sue tradizioni, come fossero degli autentici tesori da conservare, di cui prendersi cura, addirittura da proteggere. Parla di noi e della nostra “Casa” come fosse davvero il posto più bello del mondo, dov’è possibile mangiare il cibo più buono del mondo.

Ducasse è più “ambasciatore” dell’Italia di quanto lo siano tanti italiani.

E questo è uno dei mille motivi attorno ai quali Alfredo Romeo deve aver maturato l’ambizione di coinvolgerlo nella sua visione.

Di averlo qui, professionalmente accanto a sé, in questa notte a Napoli.

Che notte.

E quante stelle, nel cielo, e nei piatti.

45 anni di carriera, 7 stelle e tanta beneficienza | La Cucina Italiana

45 anni di carriera, 7 stelle e tanta beneficienza
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Come celebrare 45 anni di carriera? Bruno Barbieri ha avuto un’idea meravigliosa: preparare un menù degustazione di 7 portate, una per ogni stella Michelin conquistata, ad un grande charity dinner per Fondazione AIRC con tanti amici. Quando? Il 15 febbraio, Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile – un giorno che non ci lascia indifferenti.

Tutti i numeri della serata

Nella storica sede milanese di Banco BPM, sotto la suggestiva cupola di vetro alta 18 metri progettata negli anni ’30 da Giovanni Greppi, chef Bruno Barbieri ha festeggiato la sua straordinaria carriera con un menù composto da 7 portate per ripercorrere le sue 7 stelle nei sapori e nei colori.

Madrina della serata, l’ambasciatrice AIRC Cristina Parodi, che ha presentato sul palco gli ospiti amici dal cantante dei Negroamaro Giuliano Sangiorgi allo street artist Mauro Roselli fino allo stilista Gabriele Pasini, davanti alle aziende clienti di Banco BPM – tutti uniti a sostegno della ricerca sui tumori pediatrici.

Un evento di grande successo che ha consentito a Fondazione AIRC di raccogliere nuove risorse per garantire continuità ai migliori ricercatori impegnati a trovare cure sempre più efficaci per tutti i piccoli pazienti.

Ecco i numeri della serata speciale:

  • 45 anni di carriera
  • 7 stelle Michelin accumulate
  • 1 menù degustazione di 7 portate
  • 19 tavoli per 228 ospiti presenti in sala
  • 11 persone in brigata più i camerieri
  • oltre 205 mila euro di donazioni raccolte 
  • da 10 anni testimonial AIRC

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