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MasterChef 11: il brivido di Cannavacciuolo per gli struffoli rivisitati

MasterChef 11: il brivido di Cannavacciuolo per gli struffoli rivisitati

“Le parole Napoli e rivisitazione non sono mai andate d’accordo” ha detto lo chef Cannavacciuolo che, nella puntata di ieri di Masterchef, ha sorpreso con un’imitazione perfetta di Iginio Massari

Tra ingredienti dal mondo, piatti della tradizione da rivisitare e tecniche di cucina insoliti, la puntata di Masterchef andata in onda su Sky Uno il 6 gennaio ha messo davvero a dura prova gli aspiranti cuochi.

La Golden Mystery box con i condimenti dal mondo

La salita inizia dalla Mystery box. Poiché questa è una prova che viene spesso presa sottogamba dai concorrenti, i giudici decidono di alzare i toni della sfida trasformandola in una Golden Mystery Box: i migliori del test potranno accedere direttamente alla balconata, evitando così l’Invention Test e il rischio di eliminazione.

Dentro la scatola si nascondono 10 condimenti provenienti da ogni parte del mondo e ogni concorrente ne deve scegliere uno per la preparazione di un piatto che ne esalti il sapore. La scelta è tra il burro norvegese Sandefjord, l’Irish Champ, la salsa Rouille o maionese provenzale, il Chimichurri argentino, la Jäger Sauce svizzera, la Mojo delle Canarie, l’aspra salsa georgiana Tkemali, la Mole messicana con peperoncino, la Nuoc Mam a base di pesce fermentato, infine il Ponzu giapponese. 

I tre giudici eleggono come miglior piatto Colazione a Kyoto di Mime, in grado di esaltare la salsa Ponzu, impreziosita con zenzero, vongole e capesante. Salgono con lei in balconata anche Tracy grazie a Baccalà alla Norvegese, cucinato con burro Sandefjord, porro fritto e centrifuga di sedano, lattuga mela verde e zenzero; Lia, che ha impiattato come uno spiedino gourmet di anatra e ananas il suo Cena a Bangkok con salsa Nuoc Mam su besciamella di cocco al peperoncino e salsa al curry thai; infine Carmine, con il piatto O.Y.M. (Open Your Mind), tataki di tonno al sesamo su emulsione al Ponzu, con melanzana fritta ripiena, colatura di latte di cocco e burrata, e olio al basilico.

Dalla pajata al vitello tonnato, la trattoria moderna protagonista dell’Invention

L’Invention Test è una prova sulla cucina della trattoria moderna con due ospiti che la rappresentano: Sarah Cicolini, giovane chef abruzzese proprietaria del ristorante Santo Palato a Roma, che presenta i suoi Rigatoni alla Pajata con crema di pecorino, erbe fresche e concassé di pomodoro; e Diego Rossi del ristorante Trippa a Milano con il suo Vitello tonnato condito con salsa tonnata, capperi di Pantelleria, pepe nero e sale Maldon. I cuochi amatoriali devono riprodurre uno dei due piatti in una loro personale e originale versione. Alla fine dell’Invention Test, il migliore è Tra me e mamma, il vitello tonnato e tonno scottato con cetriolino fritto di Mery, mentre tra i peggiori viene eliminata Andrealetizia che dovrà lasciare per sempre la cucina di Masterchef (e temporaneamente anche il suo fidanzato Nicky, ancora in gara).

Lo Skill Test non è per niente dolce come il miele

I concorrenti devono ora affrontare il primo Skill Test della stagione: si tratta di tre livelli di prova, ideati ciascuno da uno dei giudici. Ad ogni livello ci sono promossi e rimandati fino a giungere all’eliminazione. Protagonista della prova è il miele: nel primo livello ideato da chef Barbieri, i concorrenti devono mantecare un piatto con il miele come nell’Orzotto al miele e alle erbe di montagna con soffritto di lumache, aglio e prezzemolo dello chef. Il segreto è nello shock termico: il miele per la mantecatura deve essere congelato. Superano la prova Pietro, Anna, Mime, Bruno, Tina, Tracy, Mery

Nel livello successivo chef Locatelli chiede di utilizzare il miele nella laccatura e per impedire l’ossidazione dei vegetali come nel suo Petto d’anatra laccato al miele con carciofi ed erba cipollina. Passano lo step Polone, Nicky e Lia.

Difficilissimo il terzo livello: i concorrenti dovranno utilizzare in un piatto l’idromele, il polline e il favo crudo come ha fatto nel suo spettacolare dessert chef Cannavacciuolo che durante la puntata si è esibito anche in un’imitazione perfetta del maestro pasticcere Iginio Massari strappando a tutti una risata. Federico, in difficoltà con la pasticceria, si butta sugli struffoli: “Ho fatto degli struffoli all’argentina, una rivisitazione di quelli napoletani”, spiega. Cannavacciuolo ha un brivido: “La parola Napoli e la parola rivisitazione non sono mai andati molto d’accordo”. All’assaggio però gli “struffoli all’argentina” con cioccolato bianco e lamponi convincono e Federico è salvo. Passano anche Elena, Delia, Christian, Nicholas, mentre l’imprenditrice Rita è la terza eliminata di questa edizione. 

 

Ricerche frequenti:

Come fare gli struffoli: la ricetta originale

Come fare gli struffoli: la ricetta originale

Tante piccole palline dorate, tenute insieme da una generosa quantità di miele e decorate con dolcissimi zuccherini e frutta candita. Ecco la ricetta tradizionale campana per realizzare gli struffoli

In Campania non è Natale senza gli struffoli! Vengono realizzati in tutte le famiglie e ognuno custodisce gelosamente la propria ricetta tradizionale.

Cosa sono gli struffoli e il significato del nome 

Gli struffoli sono fatti con un semplice impasto a base di farina, uova, zucchero, burro e liquore all’anice. L’impasto viene poi lavorato fino a formare un cilindro e pare che il nome “struffolo” derivi proprio da questa operazione di “strofinare” e arrotolare l’impasto prima di affettarlo in tanti piccoli pezzettini tutti uguali.
Le palline di impasto vengono tipicamente prima fritte e poi glassate con miele e zuccherini colorati. Riguardo la forma potete optare per la classica piramide o disporre gli struffoli a forma di ciambella. Realizzare gli struffoli in casa è semplice ma ovviamente si tratta di un’operazione lunga e certosina.

Gli struffoli: la ricetta originale

Belli da vedere e dolcissimi da mangiare provate a realizzare gli struffoli seguendo la nostra ricetta originale e otterrete un ottimo risultato! Se volete degli struffoli più morbidi potete aggiungere all’impasto un cucchiaino raso di lievito in polvere per dolci mentre per la frittura volendo potete sostituire l’olio di semi di arachidi con lo strutto.

Ingredienti per 10 persone

per l’impasto:
400 g di farina 00
80 g di burro fuso freddo (o 60 g di strutto)
40 g di zucchero semolato
3 uova medie
2 cucchiai di liquore all’anice o rum
scorza grattugiata di 1 arancia bio
scorza grattugiata di 1 limone bio
1 presa di sale

per friggere:
1 lt di olio di semi di arachidi

per decorare:
300 g di miele
50 g di frutta candita mista (ciliegie, scorza d’arancia, cedro)
2 cucchiai di zucchero a velo
confettini e zuccherini colorati a piacere

Procedimento

Setacciate la farina all’interno di una grande ciotola. Unitevi il sale, le scorze grattugiate degli agrumi, lo zucchero, il burro fuso freddo (o lo strutto) e il liquore. Mescolate grossolanamente con un cucchiaio fino a ottenere un composto sabbioso. Fate un buco al centro e aggiungete le uova. Impastate ora con le mani fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Formate un panetto, avvolgetelo con pellicola trasparente e fate riposare a temperatura ambiente per 30 minuti.

Trascorso questo tempo riprendete l’impasto e staccatene un pezzo di circa 50 g. Formate un cilindro dal diametro di 1 cm e con un coltellino staccate tanti piccoli pezzetti larghi 1 cm. Proseguite così per tutto il resto dell’impasto. Se volete ottenere delle palline rotonde dovete modellare con le mani ogni singolo pezzetto di impasto.

Versate metà dell’olio per friggere all’interno di una casseruola in acciaio con i bordi alti e mettete sul fuoco. Friggete pochi struffoli alla volta e se dovesse formarsi schiuma in superficie toglietela con un mestolo forato. Gli struffoli cuoceranno in 30-40 secondi e durante la frittura smuoveteli con il mestolo per farli cuocere uniformemente. Recuperateli con un mestolo forato e fateli scolare su carta assorbente per fritti. Procedete così fino a friggere tutti gli struffoli e di utilizzare diversi fogli di carta assorbenti per assorbire l’olio in eccesso.

In una grande casseruola, che dovrà contenere tutti gli struffoli, versate il miele e lo zucchero a velo e fate sciogliere su fiamma molto bassa mescolando con un cucchiaio. Allontanate il pentolino dal fuoco, aggiungete gli struffoli, la maggior parte dei confettini e degli zuccherini e mescolate bene affinché ogni pallina sia cosparsa di miele.

Aggiungete infine anche i canditi e continuate a mescolare. Trasferite gli struffoli su un piatto da portata e modellateli subito dandogli la forma desiderata. Completate con i restanti confettini e servite subito. In alternativa impacchettate gli struffoli per un goloso regalo di Natale fatto in casa.

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Ricetta Struffoli napoletani, il dolce natalizio campano

Ricetta Struffoli napoletani, il dolce natalizio campano
  • 500 g farina
  • 250 g miele
  • 100 g zucchero
  • 70 g burro
  • 3 uova
  • 3 tuorli
  • mandarino
  • arancia
  • olio di arachide
  • confettini di zucchero
  • Grand Marnier
  • sale

Per la ricetta degli struffoli napoletani, impastate la farina con lo zucchero, il burro morbido a pezzetti, le uova, i tuorli, la scorza grattugiata di 1/2 arancia e di 1 mandarino, un pizzico di sale e uno spruzzo di Grand Marnier.
Lavorate il composto fino a ottenere un panetto liscio. Copritelo con la pellicola e lasciatelo riposare per 2 ore.
Riprendete l’impasto, staccatene piccole porzioni per volta e formate dei filoncini, quindi tagliateli in piccoli gnocchetti. Arrotondateli tra le mani quindi friggeteli in abbondante olio caldo, pochi per volta, finché non saranno dorati.
Scolateli su carta da cucina.
Scaldate il miele in una casseruola capiente e, quando si sarà liquefatto, immergetevi gli struffoli e mescolateli in modo che se ne ricoprano uniformemente.
Togliete gli struffoli dal miele, sistemateli su un piatto da portata e decorateli con i confettini di zucchero.

Ricetta: Emanuele Frigerio, Testi: Laura Forti, Foto: Giacomo Bretzel, Styling: Beatrice Prada

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