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90 anni di sapori: vinci con il tuo grande classico

90 anni di sapori: vinci con il tuo grande classico

Che festa sarebbe senza un gioco in compagnia? Per celebrare 90 anni di La Cucina Italiana, abbiamo una sfida per voi

La Cucina Italiana compie 90 anni, un compleanno incredibile da festeggiare insieme a voi che ci avete accompagnato in un viaggio lungo quasi un secolo. Come?

I vostri grandi classici

Per celebrare questo traguardo, abbiamo scelto alcuni piatti iconici della cucina italiana, grandi classici che troverete non soltanto fra le pagine del numero di Novembre, ma anche in copertina. Anzi, copertine: in edicola in giro per l’Italia ci saranno ben quattro versioni diverse.

In edicola dal 24 Novembre

Adesso, però, vogliamo il vostro di grande classico, il piatto simbolo della vostra cucina. Come sempre, non è divertente se non ci aggiungiamo un pizzico di sfida.
Le regole del gioco? La ricetta che preparerete dovrà rispettare 3 principi.

1. Tradizione
Tortellini in brodo, tagliatelle al ragù, babà… questi sono solo alcuni dei grandi classici che noi abbiamo scelto per la nostra festa ed è proprio questo il tipo di ricetta che ci aspettiamo da voi. I piatti della tradizione, quelli di sempre, da preparare la domenica in famiglia o con gli amici, quelli senza i quali non è davvero un giorno di festa. Le ricette dei ricordi, quelle che fanno stare bene e che fanno sentire a casa.

2. Creatività
Non poteva essere così semplice. Scegliere il classico che più vi piace non basta: metteteci il vostro tocco di originalità, ma attenzione a non stravolgere l’anima del piatto.

3. Sostenibilità
Infine, un elemento fondamentale della cucina che vogliamo condividere con voi è la sostenibilità. Scegliete ingredienti di stagione e locali, senza dimenticare di ridurre il più possibile ogni tipo di spreco e scarto.

Postate una fotografia del vostro piatto su Instagram taggando @lacucinaitaliana con l’hashtag #90annidisapori entro l’1 Dicembre. Raccontateci la vostra ricetta e come avete interpretato i tre principi che vi abbiamo suggerito.

I partecipanti migliori avranno la possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile: una giornata nella redazione della rivista, per cucinare con noi i piatti che saranno pubblicati fra le pagine del nostro ricettario. Un’occasione unica per entrare a far parte in modo tangibile della storia di La Cucina Italiana.

5 invenzioni in cucina di Leonardo da Vinci, il Genio toscano

5 invenzioni in cucina di Leonardo da Vinci, il Genio toscano

Impossibile dare a Leonardo da Vinci una definizione unica: scienziato, pittore, inventore, scultore, ingegnere e… appassionato enogastronomo!

Il mondo intero omaggia Leonardo da Vinci nel quinto centenario della sua scomparsa tra eventi dedicati e mostre interessanti in cui vengono messe in risalto le sue opere d’ingegno e d’arte, ma forse non tutti conoscono la sua grande passione per la cucina. Tanto quanto per l’anatomia umana, la sua mente analitica e creativa era affascinata dalle materie prime e dalla loro lavorazione. Tra un progetto di Macchina Volante, lo schizzo su carta della bozza del suo prossimo dipinto o una tavola di anatomia umana, l’uomo simbolo del Rinascimento ci ha lasciato le tracce della sua incomparabile visione anche nel mondo della cucina.

Seppur il condizionale sia d’obbligo, pare proprio che Leonardo da Vinci abbia avuto un trascorso nella ristorazione. Mentre è alla bottega del Verrocchio, la sera va a lavorare come garzone alla Taverna delle Tre Lumache sul Ponte Vecchio a Firenze tra il 1472 e il 1478. In seguito a una lite fra bande fiorentine rivali, la taverna prende fuoco e Leonardo si mette in società con l’amico e grande pittore Sandro Botticelli aprendo la Taverna delle Tre Rane. Qui Leonardo trova la palestra perfetta per il ruolo di Gran Maestro di feste e banchetti alla corte degli Sforza di Milano per più di trent’anni.

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Oltre al dubbio Codice Romanoff, fonte di libri come Note di cucina di Leonardo da Vinci di Jonathan Routh, di certo c’è il Codice Atlantico, ovvero la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci conservata alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Si parla di circa 1750 disegni prodotti nel quarantennio tra il 1478 e il 1519 che spaziano sui diversi argomenti dall’anatomia all’astronomia, dalla botanica alla chimica, dalla matematica alla geografia fino al volo degli uccelli e i progetti d’architettura.

Tra leggenda e realtà, si imputano a Leonardo diverse invenzioni innovative per la cucina

Il girarrosto. Il foglio 21r del Codice Atlantico riporta due immagini di girarrosti di ideazione leonardiana, uno azionato da un contrappeso, l’altro dall’aria calda sollevata dai fuochi e incanalata tramite una rotazione proporzionale all’intensità delle fiamme stesse. Uno spiedo dotato di eliche che girano con il calore della fiamma è stato realizzato per le cucine della villa medice La Ferdinanda ad Artimino (Prato).

Il cavatappi. La forma definitiva a noi oggi nota compare in alcuni schizzi presenti nel Codice Atlantico, forse databili al periodo tra il 1482 e il 1499.

L’ affetta uova a vento.

Il trita aglio.

Il macina pepe. Ispirato nel disegno al faro di La Spezia.

 

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