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Torcinelli abruzzesi, la ricetta dei dolci fritti di Natale

La Cucina Italiana

La pasticceria abruzzese è il vaso di Pandora che non ti aspetti. Le ricette della tradizione sono infatti ricchissime, tante e diverse per ogni festività. Per Natale, i torcinelli abruzzesi (in dialetto turcinell’) la fanno da padrona: sono dolci fritti e ricoperti di zucchero dal sapore semplice ma irresistibile. Come per tutti i piatti della tradizione, potremmo spendere molte parole per dibattere su quale sia la ricetta originale. Tagliamo dunque subito la testa al toro: ogni famiglia ha la propria ricetta, trattandosi di una preparazione domestica che ha subito infiniti rimaneggiamenti.

Gli ingredienti dei torcinelli abruzzesi

Scorrendo gli ingredienti e la preparazione si notano molte similitudini con le ciambelle fritte che si cucinano in molte regioni d’Italia, specialmente a Carnevale. Anche in questo impasto infatti si trovano le patate e poi lo zucchero a copertura. La sostanziale differenza risiede invece nel nome, che identifica in modo univoco la pietanza. I torcinelli sono infatti dei lunghi sigari di pasta della dimensione ideale di 15-20 centimetri che vanno attorcigliati con le mani e poi fritti. E questo passaggio, ve lo assicuriamo, non è per niente semplice. Non è raro trovare torcinelli affusolati, ma non attorcigliati. Insomma, le forme possono essere piuttosto singolari e dipendono fortemente dalla manualità.

L’impasto è molto soffice, va lavorato con le mani oliate affinché non si attacchi e molto rapidamente va versato nell’olio bollente, dove viene cotto per pochi minuti, rigirato e poi scolato. L’intero processo si fa a mano e infatti è impossibile che un torcinello sia uguale all’altro. In compenso però la preparazione dell’impasto è semplice e piuttosto indolore.

Buoni tutto il giorno

Quando si mangiano i torcinelli? La risposta potrebbe essere: sempre! A colazione, per dire, al posto dei lievitati; per merenda; alla fine di un pasto natalizio: insomma, in ogni momento in cui in pentola bolle olio per friggere. Trattandosi di frittura, meglio mangiarli non troppo tempo dopo la preparazione, e per renderli più leggeri, è raccomandato tamponarli nella carta assorbente una volta cotti.

Le varianti

Si tratta di una ricetta domestica, quindi ogni famiglia prepara i torcinelli e li arricchisce secondo i propri gusti. Nell’impasto possono comparire: semi di anice, un pizzico di cannella (come in questa variante), uvetta, rum al posto del vino bianco. Per completare poi la ricetta, la si può trasformare in un vero e proprio piatto, servendola con cioccolato, crema o marmellata in cui intingere i torcinelli fritti.

Ricerche frequenti:

Torroncini abruzzesi, i dolcetti per le feste di Natale

La Cucina Italiana

Dici torroncini e immagini subito difficili temperaggi di cioccolato. Niente di più diverso: i torroncini abruzzesi (li chiamano anche spumini) che si preparano durante le festività natalizie sono veramente a prova di principiante, veloci da fare e senza glutine. Gli ingredienti principali infatti sono solo 3: mandorle, albumi, zucchero. E come in ogni ricetta che prevede pochissimi ingredienti, è fondamentale che siano di grande qualità.

Il tocco personale è dato dagli aromi che si decide di aggiungere all’impasto. La scorza del limone e la cannella, come vi proponiamo in questa ricetta, ad esempio. Ma anche altre spezie, come vaniglia e cacao, oppure si può arricchire la meringa di copertura con lamelle di mandorle. Ideali da servire a fine pasto con il caffè o con un vino dolce, i torroncini dell’Abruzzo si possono mangiare anche da soli per merenda o per fare uno spuntino.

Ingredienti per 12 torroncini abruzzesi

300 g di mandorle con la pelle 
2 albumi 
250 g zucchero 
buccia di 1 limone grattugiato 
1 cucchiaino di cannella

Procedimento

Per preparare i torroncini si parte dalle mandorle. Tostarle leggermente in padella (senza sale o zucchero). Una volta rosolate farle raffreddare, metterle in un mixer e frullarle fino a ottenere una farina grossolana. Non deve essere troppo fina. In una ciotola aggiungere alle mandorle 1 cucchiaino di cannella e la buccia grattugiata di un limone. Intanto preriscaldare il forno a 90° in modalità ventilata. A parte montare con le fruste elettriche gli albumi in una ciotola aggiungendo lo zucchero poco alla volta. Quando saranno ben montati, aggiungere circa 2/3 degli albumi con lo zucchero all’impasto di mandorle. Mescolare tutto insieme in modo uniforme fino a ottenere un composto compatto. Ora bisogna comporre i torroncini. Inserire il composto in due fogli di carta da forno e aiutarsi con il matterello per stenderlo fino a ottenere uno spessore di circa 1,5 centimetri di altezza. Aiutarsi con un coltello grande per limare i bordi. Una volta ottenuto un rettangolo piuttosto preciso, tagliare con il coltello la mattonella per ottenere i singoli torroncini. La dimensione, purché sia lunga e stretta, è a vostro piacimento. Separare i rettangoli e versare con un cucchiaino il terzo di meringa rimanente sopra ogni torroncino. Ultimata la copertura, i torroncini vanno in forno sempre a 90° all’incirca per un’ora. Non si tratta di una cottura vera e propria, i torroncini dovranno semplicemente asciugarsi. Se li vedete scurirsi, occhio alla temperatura del forno, è sicuramente troppo alta. Dopo un’ora, lasciar raffreddare e poi servire. I torroncini si possono mangiare anche a distanza di giorni.

Dolci pasquali abruzzesi: le pupe e i cavalli

La Cucina Italiana

Pupe e cavalli in dono a Pasqua ai bambini abruzzesi, una dolce tradizione romantica che viene tramandata di generazione in generazione. Con l’aggiunta delle uova, si regala un buon augurio per un anno ricco di fortuna ed amore.

Nell’entroterra pescarese, la rappresentazione della Pupa rimanda a quella gigantesca di cartapesta coloratissima che balla in piazza nelle feste paesane illuminata da girandole e fuochi d’artificio.

Una ricetta divertente da fare insieme ai più piccoli per rallegrare la tavola pasquale e consumare a merenda. Ecco la versione proposta da Marcello e Bruna Spadone del ristorante stellato La Bandiera di Civitella Casanova, alle falde del Gran Sasso Vestino, che hanno già preparato il Cavallo per il loro nipotino Giovanni.

Pupe e cavalli di Pasqua

Ingredienti

500 g di farina 0 bio
3 uova intere
200 g di zucchero
1 bicchiere di olio extravergine d’oliva
1 baccello di vaniglia
1 limone grattugiato
10 g di lievito
cacao, codette e confettini di cioccolata

Procedimento

Mescolare le uova con lo zucchero, aggiungere l’olio continuando a mescolare e, a seguire, gli aromi e la farina con il lievito. 

Dividere parte dell’impasto e aggiungere un po’ di cacao in modo da avere due colori diversi per realizzare la Pupa e il Cavallo. 

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