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Ricetta Piccoli pasticci di carne, la ricetta

Ricetta Piccoli pasticci di carne, la ricetta

Per un antipasto a base di carne, vi proponiamo questi piccoli pasticci in cui uno scrigno di pasta brisée racchiude un ripieno di manzo e vitello con uvetta insaporito da spezie quali zafferano, noce moscata e cannella.

La preparazione è abbastanza semplice, se volete velocizzarla acquistate la pasta brisée già pronta oppure fatela in casa seguendo i nostri consigli. La carne va tagliata a dadini e fatta rosolare in padella con burro e aglio. Per rendere la presentazione invitante abbiamo scelto di decorare i pasticci in modo da lasciar intravedere il contenuto, ma potete anche decidere di coprirli interamente con la pasta.

Scoprite anche queste ricette. Pasticcio di due carni e verdure in crosta di sfoglia, Pasticcio di carne in crosta, Panadas, tortini di carne.

Tagliatelle di calamari – Ricetta di Misya

Tagliatelle di calamari

Innanzitutto, se non li avete comprati già puliti, provvedete alla pulizia dei calamari (qui la guida per farlo al meglio).
Mondate e tritate la cipolla e fatela appassire con olio in una casseruola, quindi unite i piselli e l’acqua e lasciate cuocere per 10 minuti

Trasferite in un mixer, condite con sale e pepe e frullate fino ad ottenere una crema liscia.

Prendete le teste dei calamari e tagliatele a listarelle larghe circa 1 cm per creare le tagliatelle.

Preparate un’emulsione con aglio, olio, sale, pepe, succo di limone ed erba cipollina, conditeli e lasciateli riposare per almeno 5-10 minuti.

Trasferite le tagliatelle e la marinatura in un padella e cuocete per circa 5 minuti a fiamma media, mescolando ogni tanto, quindi lasciate almeno intiepidire.

Le tagliatelle di calamari sono pronte, non vi resta che impiattarle sulla loro vellutata e servirle.

Nutella plant based: tutto quello che c’è da sapere

La Cucina Italiana

Mangeremo Nutella plant based? Le indiscrezioni di stampa lo lasciano intendere: l’edizione torinese del Corriere della Sera ha pubblicato una notizia che racconta che Ferrero, la multinazionale di Alba (Cuneo) che produce la celebre crema spalmabile, ha depositato il marchio «Nutella Plant Based» e cioè appunto Nutella vegetale, all’ufficio brevetti italiano del Ministero del Made in Italy.

Nutella plant-based: la notizia che sta facendo il giro del mondo

Da qui è cominciato il tam tam: la notizia è ormai su tutti i grandi siti di news. Se fosse confermata, del resto, sarebbe una svolta epocale nel mondo dell’industria dolciaria: l’ingresso di un brand forte come Nutella nel mondo del cibo vegetale, oltre a fare molto probabilmente la gioia di molti consumatori, potrebbe creare qualche grattacapo a centinaia di altre aziende nel mondo che hanno già fiutato l’affare del segmento plant based e producono prodotti simili. Un mercato in grande ascesa: secondo Nielsen in Italia il settore vale circa 680 milioni di euro e 5,8 miliardi in Europa.

La dichiarazione ufficiale di Ferrero

L’azienda però non dà certezze. In una dichiarazione divulgata a livello internazionale partita dalla sua sede legale in Lussemburgo Ferrero ha fatto sapere questo: «In Ferrero ricerchiamo costantemente ed esploriamo opportunità all’interno delle nuove tendenze alimentari, per rispondere alle esigenze e alle aspettative dei nostri consumatori. La registrazione di un marchio non conferma di per sé il lancio di un prodotto».

Cosa vuol dire? In sostanza Ferrero non conferma, ma a dire il vero non smentisce neanche. Puntualizza un importante dettaglio legale, facendo capire che se davvero il brevetto fosse stato depositato, potrebbe anche non essere collegato automaticamente al lancio del nuovo prodotto. Nella sua dichiarazione, però, l’azienda contemporaneamente ricorda il suo impegno per stare al passo con i tempi. Che, in questo caso, potrebbe voler dire andare incontro alle esigenze di milioni di consumatori nel mondo che non assumono latte – contenuto nella ricetta di Nutella – per problemi di intolleranze, allergie, o perché hanno abbracciato un regime alimentare vegano. Ma anche molti altri che, semplicemente, hanno voglia di cambiare, magari solo ogni tanto.

Tutte le novità di Nutella

Proprio per questo se, tra qualche mese, o anno, dovesse effettivamente arrivare questa Nutella plant based non ci stupiremmo, ma anzi. Nutella è un brand simbolo dell’innovazione dell’azienda italiana, nata grazie a quel genio di Michele Ferrero, il fondatore, che sessant’anni fa – dopo una lunga serie di prodotti ancora oggi iconici (l’ovetto Kinder, tra i tanti) – per sopperire alla mancanza di cacao creò questa crema spalmabile con nocciole e cioccolato che da allora non ha mai perso popolarità, ma anzi.

Basti pensare che è l’unica ad aver un giornata mondiale dedicata che è il Nutella Day: un’idea di una fan, l’allora blogger Sara Rosso, in breve diventata globale e che ogni anno si festeggia il 5 febbraio. Inoltre in suo omaggio, come simbolo di un’eccellenza imprenditoriale italiana, è stata creata una moneta della Zecca italiana che rappresenta un vasetto di Nutella.

Se effettivamente arrivasse sugli scaffali del supermercato questa nuova versione di Nutella plant based, sarebbe l’ultima in ordine di tempo di una lunga serie. Negli anni, infatti, Nutella si è prestata a diverse sperimentazioni di successo, dai Nutella Biscuit ai Nutella Croissant, appena nati, che da gennaio saranno disponibili nei supermercati: cornetti già pronti da comprare al banco panetteria o surgelati da fare a casa. Insomma, aspettiamo. Fiduciosi.

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