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Anna in Casa: ricette e non solo: Torta biscotto di Martha Stewart

Anna in Casa: ricette e non solo: Torta biscotto di Martha Stewart

La prima rivista che ho acquistato quando ci siamo trasferiti negli Stati Uniti, è stata “Martha Stewart Living Magazine” e da lì è nata la mia passione per la più famosa scrittrice, cuoca, conduttrice televisiva e organizzatrice di case ed eventi d’America. Dopo un po’ di tempo ovviamente mi sono abbonata alla rivista e ho acquistato un libro di cucina ed è da quel libro che ho preso questa ricetta.

È una torta biscotto preparata con lo stesso impasto dei famosi Chocolate Chips Cookies che non viene diviso in tanti biscotti ma viene steso in una unica porzione nella tortiera e cotto.

Non vi dico quanto sia golosa, lascio che siate voi a scoprirlo provando la ricetta di Martha Stewart.

Ingredienti

 

255 g di farina 00

170 g di burro morbido

100 g di zucchero semolato

165 g di zucchero di canna

1 uovo grande

2 cucchiaini di aroma vaniglia

5 g di bicarbonato di sodio 

      o lievito per dolci 

3 g di sale

200 g di gocce di cioccolato

 

Procedimento

 

Scaldare il forno a 180°C e 

 

 

 

foderare una tortiera da 24 cm con carta forno.

 

In una ciotola versare la farina,

aggiungere il bicarbonato di sodio e mescolare.

 

In una ciotola a parte unire al burro morbido, 

lo zucchero di canna e

lo zucchero semolato.

 

Con uno sbattitore elettrico

 

montare il composto fino a quando diventa soffice e chiaro.

Aggiungere l’estratto di vaniglia

e l’uovo intero mescolando ancora 

fino ad incorporare gli ingredienti.

 

Aggiungere al composto la farina, 

dividendola in due volte per renderne 

più facile l’assorbimento.

A composto ben amalgamato

 

unire 150 g di gocce di cioccolato

(il resto tenerle da parte) e mescolare.

 

Versare il composto, che risulterà compatto 

come quello dei biscotti, nella tortiera prima preparata.

 

Livellare la superficie e

cospargerla con il resto delle gocce di cioccolato.

Infornare e

cuocere per 40 minuti circa.

A cottura ultimata, togliere la torta dal forno

 e lasciarla raffreddare.

Di solito questa torta viene servita accompagnata da una pallina di gelato alla vaniglia e con salsa al caramello.

Il Biscotto Dolce di Firenze: la ricetta

Il Biscotto Dolce di Firenze: la ricetta

Una ricetta della tradizione toscana per un dolce antico, oggi rivisitato in chiave contemporanea. Con il biscotto al posto del pane raffermo che veniva riciclato

«Avendolo trovato nell’antica e bella città dei fiori senza che alcuno siasi curato di dargli un nome, azzarderò chiamarlo Dolce Firenze. E se, per la sua modesta natura, ecco non farà troppo onore alla illustre città, può scusarsi col dire: Accoglietemi come piatto da famiglia e perché posso indolcirvi la bocca con poca spesa». Scriveva così Pellegrino Artusi, nel suo libro La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, a proposito del Dolce Firenze.
Oggi, rivisitato in chiave contemporanea con il biscotto al posto del pane raffermo che veniva riciclato per realizzare questa ricetta della tradizione toscana, è fra i protagonisti del volume illustrato Dolce Firenze & Toscana di Veronica Triolo (Nuova Editoriale Florence Press, in italiano e in inglese), progetto nato durante il lockdown per coinvolgere tanti nomi della pasticceria regionale.
«L’idea di partenza è quella di un dolce a strati a base di latte, uova, zucchero, uvetta e pane avanzato», racconta Matilde Morandi, 25 anni, pastry chef del ristorante La Buona Novella all’interno del Grand Hotel Minerva di Firenze. «Da lì ho ricreato il mio Dolce Firenze che alterna meringhe al latte, biscotti aromatizzati all’arancia, una leggera crema inglese e un gelato al pane. Il passo successivo è stata una piccola friandise con lo stesso nome e sapori simili composta da biscotto, crema fredda all’arancia, uvetta, sempre mantenendo l’antica idea dell’alternanza suggerita dall’Artusi. Nel segno della sperimentazione», sottolinea la giovane pasticciera che si è fatta le ossa con maestri del calibro di Amaury Guichon, Cédric Grolet, Rossano Vinciarelli, già campione del mondo di pasticceria, toscano anche lui.

Biscotto Dolce di Firenze.
Biscotto Dolce di Firenze.

Biscotto Dolce Firenze

Ingredienti per 20 biscotti

180 g burro freddo a cubetti, 98 g zucchero a velo, 45 g farina di mandorle, 70 g uova, 390 g farina 00, un pizzico di sale.

Per la crema fredda all’arancia
340 g cioccolato bianco, 25 g burro di cacao, 100 g panna, 2 g colla di pesce, 150 g succo di arancia, 1 scorza arancia.

Procedimento

Mettere tutti gli ingredienti secchi e il burro in una planetaria. Impastare fino a quando il composto risulta omogeneo. Aggiungere le uova. Lavorare l’impasto a mano e lasciare riposare in frigo per un’ora. Stendere l’impasto dello spessore di 4mm, realizzare dei quadrati di 4 cm e cuocere per 15 minuti a 165°.
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria insieme al burro di cacao. Far bollire la panna e unire la scorza di buccia d’arancia. Aggiungere al cioccolato un po’ per volta emulsionando con la frusta. Immergere la colla di pesce precedentemente idratata in acqua e finire con il succo d’arancia. Lasciar cristallizzare in frigo per due ore.
Disporre al centro di ciascun biscotto la crema fredda all’arancia, aggiungendo tre chicchi di uvetta. Ripetere nuovamente e terminare con il biscotto. Decorare con pois di crema e uvetta.

Il super biscotto di Niko Romito da oggi a Milano

Il super biscotto di Niko Romito da oggi a Milano

Dal 5 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, nella bellissima zona residenziale di Piazza Risorgimento a Milano, tra Porta Venezia e Porta Romana, il Laboratorio Niko Romito apre una finestra con tante golose novità che lo Chef  presenta in anteprima per Natale 2020.

Finalmente ci siamo” ci racconta lo chef  “il super biscotto è esattamente come lo volevo io: buono, goloso e insieme leggero e sano. Credo che questo semplice biscotto e tutta la linea che presentiamo oggi, rappresenti appieno la mia idea dell’evoluzione della cucina, di tutta la cucina. Ho sempre visto la semplicità come un punto di arrivo, come il risultato comprensibile e riconoscibile di processi di ricerca, di studio, di prove e di un alternarsi fisiologico di fallimenti e successi.

La semplicità è il grande lusso della gastronomia contemporanea, per come la vedo io, il lusso è mangiare un biscotto al cioccolato sapendo che mi fa bene, riconoscendo quel gusto che è sedimentato nella memoria dell’infanzia, che rimanda alla tradizione e ai ricordi ma che vive nel presente attualizzato dalla tecnica e dall’innovazione.

Mi piace definire il mio laboratorio di ricerca come la “bottega scientifica” delle mie cucine che ne diventano l’espressione creativa.
La linea Niko Romito che debutta oggi, certificata biologica e vegan, parte dai grandi classici della tradizione dolciaria italiana: la marmellata, la crema al cioccolato, i biscotti e i succhi di frutta sono da sempre i veri protagonisti di colazioni e merende di tutti noi e ho voluto che fossero proprio questi prodotti a fare da alfieri di un percorso gastronomico che ha come meta il gusto e la salute.

Ci vediamo a Milano, in piazza Risorgimento 3, dove abbiamo aperto una vetrina del mio laboratorio di Castel di Sangro, per portare in città un’anteprima della linea in occasione di questo Natale un po’ speciale.”

Un temporary shop che diventa la vetrina milanese del Laboratorio di ricerca, pasticceria e panificazione di Niko Romito che ha sede nel quartier generale dello chef in Abruzzo. Per un mese, un’accurata selezione di prodotti inediti insieme al celebre Panettone e al PANDOLCE, l’ultimo dolce da forno a firma dello Chef, saranno acquistabili nello shop di Piazza Risorgimento 3.

Ricerche frequenti:

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