Tag: blog di cucina

Ricetta Millefoglie con ricotta di bufala e friarielli

Ricetta Millefoglie con ricotta di bufala e friarielli
  • 800 g friarielli (broccoletti da cime di rapa)
  • 400 g ricotta di bufala
  • 3 fogli di pasta fillo
  • pecorino
  • burro
  • sale
  • pepe

Per la ricetta della millefoglie con ricotta di bufala e friarielli, mondate i friarielli e scottateli per 30 secondi in acqua bollente salata. Scolateli. Sovrapponete i 3 fogli di pasta fillo e ritagliatevi 12 dischi di 10 cm di diametro. Saldate tra loro gli strati dei dischi, spennellandoli con un po’ di burro fuso. Infornateli a 180°C per 5 minuti. Lavorate la ricotta con un cucchiaio
di pecorino grattugiato e raccoglietela in una tasca da pasticciere.
Farcite 8 dei 12 dischi con la ricotta, qualche scaglia di pecorino e i friarielli, quindi sovrapponeteli a due a due e chiudete le millefoglie con i dischi rimasti. Spolverizzate con una macinata di pepe e servite.

» Nastrine – Ricetta Nastrine di Misya

Nastrine

Innanzitutto sciogliete il lievito nel lattea temperatura ambiente.
Mettete la farina a fontana in una ciotola e aggiungete al centro il lievito sciolto nel latte e iniziate ad amalgamare, quindi unite anche gli altri ingredienti (zucchero, sale, burro a pezzi, buccia di limone grattugiata e le uova) e impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo e incordato.
Coprite la ciotola con pellicola trasparente senza farle toccare l’impasto e lasciate lievitare per 1 ora.

Nel frattempo preparate la crema per la sfogliatura lavorando il burro leggermente ammorbidito con lo zucchero.
Riprendete l’impasto, sgonfiatelo e stendetelo in una sfoglia rettangolare spessa 2-3 mm.
Spalmate metà della crema su un terzo della sfoglia, ripiegate l’impasto su se stesso per coprire la crema, quindi spalmate la crema rimanente sull’ultimo terzo di sfoglia e ripiegate nuovamente l’impasto per coprire la crema.

Col mattarello, stendete il rettangolo di impasto così creato e ripiegatelo a metà e di nuovo a metà per formare un quadrato.

Appiattite di nuovo con il matterello per creare un rettangolo lungo e sottile e tagliate l’impasto in 24 striscette da circa 2 cm.
Torcete ogni striscetta su se stessa, quindi accavallate le striscette a 2 a 2 per formare le nastrine.

Man mano che sono pronte, posizionate le briochine su una teglia rivestita di carta forno.
Lasciate lievitare per 1 altra ora, quindi infornate a 180°C in forno ventilato già caldo e cuocete per circa 15 minuti o finché non saranno ben dorate.
Se volete, prima della cottura potete spennellare di latte e spolverizzare di zucchero.

Le vostre nastrine fatte in casa sono pronte, lasciatele almeno intiepidire prima di servirle.

Il regno della Fiorentina a Milano (anzi a Peschiera Borromeo)

Il regno della Fiorentina a Milano (anzi a Peschiera Borromeo)

Fiorentine alte quattro dita, tagli di carne pregiata con frollature ardite e vacche vecchie (dei fratelli Varvara). Nell’hinterland a pochi minuti dalla tangenziale, Asina Luna mette d’accordo tutti – vegetariani inclusi 

Amanti della carne: la destinazione è Peschiera Borromeo, hinterland milanese, vicino all’Aeroporto di Linate e all’Idroscalo, alla tangenziale Est e alla Paullese. In the middle of nowhere della provincia di Milano e al tempo stesso a 20 minuti da Piazzale Loreto.
Da fuori, un locale come tanti, dentro in bella vista: Scottona Bavarese, Tomahawk di Angus Irlandese, una fiorentina frollata 80 giorni in una copertura di grasso nobile di vitello. Fiorentine di vacca vecchia che arrivano direttamente dai mitici Fratelli Varvara ad Altamura.

I milanesi sognano di mangiare bene, spendendo poco, e trovando parcheggio, è forse sarà questo il motivo per cui un ristorante di Peschiera Borromeo. Non è una trattoria per camionisti, e neppure un locale extra large rumoroso e con centinaia di coperti. Asina Luna è un ristorante composto da due sale curate, accoglienti come un salotto, quasi romantiche e senza quella tipica tendenza machista dei ristoranti di carne.

Il ristorante è aperto da tre anni ed è gestito da una giovane coppia appassionata. Brace a carbone e la vetrina con esposizione di tagli di carne pregiata è il regno di Riccardo, Tiziana lavora in sala, e dalla grande cucina escono primi e pesce (che tradiscono la componente pugliese del locale).
Il menù accontenta tutti e alle Orecchiette di grano arso (12€) affianca il Risotto con l’ossobuco (18€), Anatra affumicata Barberie in insalata di songino, arancia e finocchi (12€). Per gli amanti del filetto: Filetto “Elcano” di scottona con pepe di Sichuan e olio di sesamo nero (28€), Filetto di scottona con cavolo rosso caramellato e senape in grani (22€), Filetto di Fassona piemontese della macelleria Oberto di Alba (28€).  Ciliegina sulla torta, la carne di Wagyu (vera) giapponese da Kyoto prodotta con restrittivo disciplinare Miyabi, in degustazione come antipasto o alla brace.  Un centinaio di etichette, bottiglie dai 13€ a salire e una lista di whiskey per fine pasto.

Fiorentina, giovane o vecchia
Ma mangiare la carne qui è un investimento, nel senso che si impara qualcosa. Che la carne può essere tenerissima, ma saporita, che la carne giovane è magra, ma quella vecchia (anzi vecchissima) è sorprendente, che ci sono lunghe frollature che hanno un sapore pulito. Le fiorentine a peso sono la specialità del locale: Fiorentina di Scottona Bavarese (48€ al kg), Fiorentina di Scottona austriaca frollata 80 giorni nel grasso nobile di vitello (65€ al kg), Scottona Prussiana con frollatura dry aged 60 giorni (55€ al kg), T-Bone di Angus Americano del Nebraska (70€ al kg). Il servizio al vassoio, già a fette, permette di riscaldare la carne, senza stracuocerla, per mangiarla senza fretta – e godersela davvero.

La carne dei Fratelli Varvara
La Fiorentina dei Fratelli Varvara arriva da vacche cresciute al pascolo, fino anche 8-10 anni di età, tranquille e alimentate naturalmente con foglie di ulivo e legumi. A Milano a tenere la loro carne ci sono solo loro. Anzi, visto che Asina Luna si trova tecnicamente oltre il confine urbano, non la tiene nessuno. È speciale perché le loro sono bestie speciali, a volte di Pezzata Rossa, a volte di Podolica, dipende, che finiscono la loro carriera nelle praterie della Basilicata. La definiscono “La carne come era”. E il significato è rossa, buona (60€ al kg).
Le Fiorentine si aggirano almeno su 1,3 kg, ed è facile fare il conto. Ma bastano per due persone e con un contorno e un antipasto, garantiscono uno scontrino che con 60€ permette di assaggiare dei tagli unici. L’ideale è venire in compagnia e organizzarsi una “verticale” di frollature e spaziare sulle provenienze. Ordinando à la carte il resto del menù, il conto sta felicemente sotto i 40€, vini esclusi.

Perché Asina Luna?
Vi lasciamo il dubbio. Al tavolo troverete la risposta, a questa e alle domande più frequenti dei clienti. Dai tagli di carne alla provenienza di sale e olio.

Sfoglia la gallery

 

Proudly powered by WordPress