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AAA Wedding Cake cercasi: come scegliere la torta di matrimonio

La Cucina Italiana

Ti ricordi l’ultima torta che hai mangiato a un matrimonio? Probabilmente no. La torta nuziale sta al ricevimento di matrimonio come l’abito alla sposa, il segno distintivo di una giornata unica e l’ultimo dolce ricordo da portare con sé. Possibile che sia un dettaglio così poco valorizzato?

Purtroppo le torte nuziali in circolazione si possono dividere in tre grandi categorie: quelle banali, in ogni senso, quelle talmente originali da risultare semplicemente kitsch e quelle che sembrano piombate lì da un altro matrimonio, mal assortite con tutto l’insieme. Ecco perché abbiamo voluto chiedere agli esperti in materia come sceglierla.

La wedding cake è l’anima della festa (anche low-budget)

Lasciare che sia una torta qualunque a chiudere il tuo banchetto di nozze sarebbe come uscire dall’opera senza aspettare il gran finale. È assolutamente necessaria, non ci sono dubbi. Meglio organizzare un semplice aperitivo, qualcosa di poco dispendioso, e dedicarsi invece alla torta di matrimonio senza lesinare, scegliendola con accortezza. Se un mini-catering lo si può organizzare anche in autonomia, allestendo un semplice buffet, per la torta rivolgetevi a un professionista: la wedding cake è l’anima di una festa di matrimonio. Che si organizzi una cosa in grande o un semplice invito per gli amici e parenti più stretti, è lo stile quello che conta, e una wedding cake può risultare persino una scelta low-budget. Banale e senza sapore, la torna nuziale viene spesso relegata alla fine del banchetto con l’unico obiettivo di mettere in scena il momento del taglio. Mangiarla diventa quasi un di più. Scegliere invece una torta ben fatta, buona, abbinata al menù e alla festa è la chiave per eleggerla a dessert vero e proprio o a renderla la protagonista del ricevimento. Di pomeriggio per un tè o a un brunch domenicale basteranno poche altre pietanze per un invito insolito, piacevole, da organizzare anche in proprio e sicuramente economico.

Una torta buona

Tranquilli, nessuno pretende che ci si metta a cucinare la tua torta nuziale. Molti libri americani e le appassionate del cake design probabilmente potrebbero anche farlo, ma a una persona normale non passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello di trascorrere le ore precedenti alle nozze in cucina; e con il rischio di fallimento assicurato. L’aiuto che serve è nella scelta del design e delle farciture, della dimensione del dolce e di tutti quei dettagli da sapere per fare una scelta consapevole con il proprio pasticciere.
Sceglieresti un abito da sposa banale e già visto? Non esistono solo torte al pan di Spagna farcite di panna e crema, ma un panorama infinito di combinazioni al profumo di frutta, cioccolato, liquori e spezie. Un ventaglio di abbinamenti che si prestano a matrimoni estivi, o solo invernali, a ospiti adulti o a bambini, a essere serviti dopo un menù rustico o molto sofisticato. «In un matrimonio la torta è d’obbligo, non ci sono alternative», spiega categorico Martino Crespi, organizzatore di eventi navigato. «La scelta della torta deve essere fatta nel totale rispetto del concept che si è scelto per l’evento, fatta da un professionista».

Lo stile, conta

Ti sposi in città, in campagna o su una spiaggia? Il ricevimento sarà di mattina, un tè pomeridiano o un party serale? Sarà estate o inverno? Ma sopratutto qual è la tua personalità? Qual è lo stile del tuo matrimonio? Molto più di un semplice “dessert”, la torta nuziale è il simbolo stesso della celebrazione, riassume in sé lo stile intero del ricevimento, il carattere degli sposi. Romantico, classico o pazzamente eccentrico, nessuno vorrebbe un matrimonio già visto. Ma lo vorrebbe di classe, quindi no al cake design insistito modello festa di compleanno da bambini, ma a un decoro semplice. Less is more.

Torta VS wedding cake

All’italiana o all’americana? «All’americana, una wedding cake a tutti gli effetti», secondo Martino Crespi. Secondo Chicco e Bobo Cerea, che oltre al ristorante a tre stelle Michelin Da Vittorio gestiscono uno dei catering più importanti d’Italia, anche all’italiana, perché spesso è più buona e accontenta gli ospiti, nella sua semplicità. Le ricette più amate? Secondo loro le ricette migliori sono proprio «quelle più leggere perché un pranzo di matrimonio è di per sé impegnativo, quindi ok a torte con pochi gusti classici e a crostate non troppo elaborate. Meglio evitare gusti troppo strani e ricercati che rischiano di scontentare gli ospiti». E per il colpo di scena, anche un bel buffet di dolci e un’uscita della torta con sottofondo musicale.

Il taglio della torta: con showcooking

«La foto del taglio della torta è il momento che rimarrà impresso per sempre nelle foto di amici e parenti. Proprio per questo l’estetica della torta è fondamentale», spiega Silvia Sperduti di Enoteca la Torre Catering, attiva nella capitale. «Non sempre torte buone sono anche belle e purtroppo vale anche il contrario, spesso torte belle non soddisfano i gusti del nostro palato. Le torte di cake design sono molto asciutte (caratteristica necessaria per mantenere in piedi la struttura della torta). Il mio consiglio è di trovare sempre una corretta via di mezzo. Si può scegliere una wedding cake scenografica e accompagnare la fetta della torta con delle creme che l’ospite può aggiungere a piacimento alla fetta. Si può scegliere una torta di accompagnamento, magari una tradizionalissima e sempre tanto amata millefoglie, da servire agli ospiti dopo aver fatto la foto con la torta scenografica. Si può decidere di fare uno show cooking a vista di una torta tradizionale, giocando con gli sposi nel terminare la decorazione. Il risultato sarà divertente, la torta appena fatta sarà freschissima e gli ospiti non baderanno più tanto all’estetica non perfetta, ma al gusto e all’originalità».

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Chiffon cake – Ricetta di Misya

Chiffon cake

Innanzitutto grattugiate la buccia dai limone (ne servirà tanta) e spremeteli per ricavarne anche il succo, in modo da avere tutto pronto.

Separate tuorli e albumi e montate questi ultimi a neve molto ferma insieme con il cremor tartaro.

A parte, montate i tuorli con zucchero e sale per almeno 10 minuti.

Unite a filo prima l’olio, poi il succo di limone e infine l’acqua, sempre continuando a montare con le fruste.

In ultimo aggiungete farina e lievito setacciati.

A questo punto aggiungete la buccia di limone e gli albumi, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non farli smontare.

Versate nello stampo (mi raccomando: lo stampo NON va imburrato e infarinato né rivestito di carta forno) e cuocete per circa 50 minuti a 170°C, in forno statico già caldo.
Una volta cotta, fate raffreddare la ciambella a testa in giù, quindi staccatela delicatamente dallo stampo aiutandovi con un coltello a lama liscia e sformatela.

La chiffon cake è pronta: decorate con tanto zucchero a velo prima di servirla.

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