Tag: Castelmagno

Ricetta Champignon con crema di burro e castelmagno

Ricetta Champignon con crema di burro e castelmagno

Per i vostri aperitivi preparate degli antipasti pratici e semplici, usate le calotte dei funghi champignon come simpatico contenitore e distribuite, aiutandovi con una sac à poche con bocchetta zigrinata, la crema di burro e castelmagno. 

Il castelmagno è una Dop prodotta in tre comuni piemontesi: Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana. Della sua storia si trova una prima testimonianza in un contratto agrario del 1277 in cui il marchese di Saluzzo concede i suoi pascoli in cambio di forme di formaggio. La sua peculiarità consiste nella tecnica casearia: il latte crudo, principalmente bovino con possibili aggiunte di latte di pecora e capra, è raccolto in quattro mungiture consecutive, durante le quali comincia la coagulazione acida in seguito completata dall’aggiunta di caglio di vitello. La massa ottenuta si riscalda a una temperatura inferiore ai 40 °C, quindi si appoggia su un telo dove spurga per quasi un giorno. Raccolto in fascere cilindriche alte fino a venti centimetri, il castelmagno viene messo nel siero delle precedenti caseificazioni per due-quattro giorni durante i quali si arricchisce di flora microbica ed enzimi che contribuiscono al suo aroma intenso. Nelle forme, che vanno dai due ai sette chili, si sviluppa talvolta spontaneamente la crescita di penicillium roqueforti, con chiazze grigio-verdi dall’intenso aroma di funghi, che in questo formaggio è un pregio. A tavola si presenta in tagli di 40-60 grammi con crosta e sottoscrosta, magari accompagnato da miele, composte o mostarde di frutta

Gustoso e filante: il risotto al Castelmagno

Gustoso e filante: il risotto al Castelmagno

E’ un piatto tipico della tradizione piemontese con un formaggio Dop delle Langhe. Ecco come prepararlo (scegliete voi se delicato o più deciso)

Perfetto per le fredde sere autunnali, il risotto al Castelmagno è un primo che vi darà grandi soddisfazioni, sia nella preparazione, sia per gli sguardi dei vostri ospiti che lo mangeranno. E’ un riso che viene mantecato con il Castelmagno, un formaggio a pasta semi dura di latte vaccino ed erborinato, che si prepara nella zona di Cuneo e che ha ottenuto il riconoscimento Dop, la Denominazione di Origine Protetta.

La stagionatura del Castelmagno

Il Castelmagno è un formaggio che viene stagionato minimo 4 mesi prima di essere messo sul mercato. In questo tempo la sua crosta si ricopre di una leggera muffa e la sua pasta si colora di venature verdi. Il suo gusto cambia in base alla stagionatura: più è giovane, più delicato è il suo sapore. Più la sua pasta acquista un colore giallo intenso, più il gusto diventa piccante e saporito. Così il risotto avrà un sapore più delicato se si utilizzerà un Castelmagno giovane, più deciso se il formaggio sarà più stagionato. A voi la scelta.

La ricetta del Risotto al Castelmagno

Ingredienti: 2 l brodo di carne, 1/2 cipolla, 280 g riso Carnaroli, burro, 120 g Castelmagno grattugiato, 1 bicchiere di vino bianco.

Procedimento: pulite e affettate la cipolla, mettete una noce di burro in una padella, unite la cipolla e lasciatela soffriggere per 15 minuti. Quando sarà dorata, aggiungete il riso, mescolate e lasciate tostare per qualche minuto. Nel frattempo mettete sul fuoco una pentola con il brodo di carne e portate a ebollizione. Aggiungete al riso un mestolo di brodo alla volta, sino a che il riso non sarà cotto al dente. Una volta pronto, mantecatelo con il Castelmagno, rimescolando prima di servirlo.

Nel tutorial qualche consiglio per un risotto ancora più buono!

 

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