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Pasta con le sarde, la ricetta facile di Ciccio Sultano | La Cucina Italiana

Pasta con le sarde, la ricetta facile di Ciccio Sultano
| La Cucina Italiana

La pasta con le sarde, un primo piatto che porta tutta la Sicilia nei suoi ingredienti. Proprio per questo, non potevamo non chiedere allo chef Ciccio Sultano la sua ricetta.

Nato a Torino dalla famiglia originaria di Gela, Chef Sultano è noto per la sua peculiare visione giocosa della cucina siciliana, che gli ha permesso di ottenere due Stelle Michelin al suo ristorante Duomo di Ragusa Ibla. Sempre pronto a mettersi in gioco e a spingere più in là l’asticella, chef Sultano è approdato nel 2022 nella capitale grazie al W Rome, di cui cura le offerte gastronomiche, dal ristorante Giano all’aperitivo presso il W Lounge passando per il Bella brunch domenicale.

Grazie ad un’esemplare fusione tra la cucina siciliana e la cultura della capitale, il ristorante Giano rappresenta il linguaggio del gusto del W Rome. Forte della sua “Cucina Educata”, lo chef Ciccio Sultano guida chef Nicola Zamperetti in cucina per riscrivere le regole della scena gastronomica romana.

La pasta con le sarde, la ricetta di Ciccio Sultano

Ingredienti per 4 persone

480g pasta di semola trafilata
500g sarde
20g capuliato
50g scalogno
10g acciughe tritate
10g capperi tritati
10g olive denocciolate tritate
10g pinoli
10g uvetta ammollata
5g aglio
100g pomodoro ramato
1g zafferano
400g brodo di pesce
20g finocchietto selvatico precedentemente sbollentato
80g mollica di pane tostata
10g succo di limone
prezzemolo
origano secco
basilico
olio evo
peperoncino fresco

Procedimento

Per la salsa:
Pulire le sarde privandole di testa e lisca centrale. 
Eliminare le lische della ventresca e lavare in acqua e ghiaccio. 
Conservarne 12 filetti e battere grossolanamente le restanti. 
Fare un soffritto con scalogno, aglio, capuliato, acciughe, capperi, olive
Aggiungere il finocchietto tritato, pinoli, uvetta, sarde e pomodoro ramato precedentemente spellato e tagliato a julienne. 
Soffriggere e smorzare con la salsa pomodoro e il brodo di pesce infuso con lo zafferano. 
Portare a bollore e aggiustare di sale.

Per le sarde:
Condire le sarde con un salmoriglio composto da olio evo, succo di limone, origano, prezzemolo, basilico e peperoncino.

Finitura:
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, saltare con la salsa sarde e abbondante olio evo.
Porzionare nei piatti e finire con la mollica di pane e i filetti di sarde precedentemente infornati.

Ricerche frequenti:

Ciccio Sultano: «Le leggi della brigata. Primo: non odiare»

La Cucina Italiana

Ciccio Sultano ci racconta le «leggi della brigata», ovvero come far funzionare in armonia, oggi, un ristorante. Lontano dal buonismo,  lo chef siciliano, due stelle Michelin con il suo Ristorante Duomo di Ragusa Ibla, nel cuore del Barocco siciliano più fiammeggiante, è anche un imprenditore di successo: da oltre 20 anni domina l’isola accanto ad un altro grande maestro, Pino Cuttaia.

Uomo colto, autodidatta, con grandi visioni oltre la cucina, ha avuto il merito e l’ardire di condensare nei suoi piatti la stratificazione millenaria della Sicilia, con sapori, contraddizioni e dominazioni, cercando di riassumere nei suoi piatti tutta questa complessità. Molto amato dai suoi collaboratori, ha un mantra che applica a tutto: «Non abbiamo paura del cambiamento – sottolinea Sultano – perché le nostre radici corrono profonde». 

Un’allusione alla sua isola ma anche al suo modo di lavorare e intendere la ristorazione. Grande imprenditore, oltre al ristorante bistellato, ha iniziato molto precocemente la sua gavetta, a soli 13 anni quando accettò un lavoro part-time presso una pasticceria a Vittoria (nei pressi di Ragusa). «Un apprendistato durato sette anni».

Ciccio Sultano, ripercorriamo la sua carriera

A portare al successo Sultano fu l’esperienza in una spaghetteria locale che, proprio grazie al suo talento, conobbe il successo e lo spinse al desiderio di un ristorante tutto suo.

Vennero poi gli anni di New York (con Lidia Bastianich, mamma di Joe) e della Germania. Per poi tornare nella sua  Ragusa, nel 2000 dove aprì il suo ristorante (nel 2004 e 2005, le stelle).

Nel 2015, Ciccio Sultano inaugurò I Banchi, una rivisitazione contemporanea di una tradizionale trattoria. 

Nel 2018, Ciccio aprì per la prima volta al di là dei confini dalla sua amata Sicilia. Pastamara si trova all’interno del Ritz Carlton, sull’iconica Ringstrasse di Vienna, a pochi passi dalla famosa Staatsoper. Con un nome derivante dalla “pasta amara” a base di fave di cacao, il ristorante offre un assaggio di Sicilia durante tutta la giornata, dal servizio colazione alla cena.

Nel 2019 fu la volta dei Cantieri Sultano, uno spazio multifunzionale,  proprio di fianco al Duomo di Ragusa:  «luogo di sperimentazione e convivialità».

L’autunno 2021 fu la volta della Cucina Educata di Ciccio a Roma. La location è quella del ristorante Giano, all’interno del primo W Hotel. L’intento? Offrire una «cucina contadina, monastica, aristocratica e borghese, che unisce ingredienti tradizionali ad influenze contemporanee.»

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