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» Ciambellone di frolla – Ricetta Ciambellone di frolla di Misya

Misya.info

Innanzitutto mettete l’uvetta in ammollo in una ciotolina con acqua calda, in modo da farla ammorbidire.
Lavorate il burro a pomata con zucchero e aromi (semini di vaniglia e buccia di limone), quindi incorporate prima uova, miele e sale, poi anche farina e lievito setacciati.

Riprendete l’uvetta, strizzatela delicatamente e unitela ai canditi, quindi incorporateli al composto.

Avvolgete il panetto con pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per 1 ora.

Riprendete il panetto, lavoratelo brevemente con le mani per ammorbidirlo leggermente, quindi sagomatelo a forma di salsicciotto e chiudetelo per formare una ciambella.
Disponete la ciambella nello stampo imburrato e infarinato, spennellate con l’uovo, decorate con la granella di zucchero e cuocete per circa 30 minuti a 180°C, in forno ventilato già caldo.

Il ciambellone di frolla è pronto: lasciatelo almeno intiepidire prima di tagliarlo a fette e servirlo.

Coronavirus: coprifuoco in Lombardia: la rabbia dei ristoratori

Coronavirus: coprifuoco in Lombardia: la rabbia dei ristoratori

Da giovedì 22 ottobre parte lo stop alle attività e agli spostamenti dalle 23 alle 5 a causa del covid-19: quali sono le regole del nuovo coprifuoco? Intanto i ristoratori protestano a Milano

Dopo la proposta dei sindaci e l’approvazione dal ministro della Salute Roberto Speranza, è ufficiale che da giovedì 22 ottobre la Lombardia sarà soggetta a un vero e proprio coprifuoco per cercare di ridurre i contagi da coronavirus. Si parla di un divieto per tutte le attività e gli spostamenti dalle 23 alle 5 del mattino, nell’intera Lombardia, almeno fino al 13 novembre. Inoltre, è prevista la chiusura dei centri commerciali nel weekend. Ma ci saranno eccezioni?

Coprifuoco in Lombardia: ritorna l’autocertificazione

Molto probabilmente tutti coloro che lavorano in bar e ristoranti, come camerieri e cuochi, potrebbero comunque muoversi anche oltre le ore 23:00. Resta da capire fino a che ora i ristoranti saranno realmente aperti, per garantire che i clienti tornino a casa entro le 23.

Durante il coprifuoco si potrà circolare infatti solo per motivi di lavoro o comprovata urgenza. Torna quindi l’autocertificazione, in cui si dovranno specificare le motivazioni dello spostamento e il luogo di destinazione.

La protesta dei ristoratori

Intanto, in attesa dell’ordinanza che definirà per iscritto le nuove regole da seguire, i ristoratori di Milano scendono in piazza per richiedere misure di tutela adeguate.

«Abbiamo deciso ieri sera di manifestare, dopo la notizia della richiesta di un coprifuoco notturno. I ristoratori non cercano assistenzialismo, ma almeno una riduzione delle tasse, dei tributi locali e del costo del lavoro, che ci permetta di stare in piedi».

La protesta, davanti alla sede della Regione, è rivolta al presidente Fontana, spiega all’Adnkronos Alfredo Zini, ristoratore di Milano e presidente del Club Imprese Storiche di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza.

«Ci stanno chiedendo di continuare a lavorare con gli stessi costi, anzi addirittura più di prima, in quanto abbiamo dovuto e continuiamo ad acquistare prodotti e dispositivi per contrastare la diffusione del virus, per rispettare le norme che sono uscite in questi mesi, ma ad oggi abbiamo avuto una diminuzione degli incassi nella migliore delle ipotesi pari al 60% sull’anno precedente. I bar e i ristoranti hanno aiutato Paese, Regione e Comuni ad aumentare gli introiti nelle casse delle amministrazioni. Se lo Stato non interviene immediatamente, con gli adeguati strumenti, rischiamo di perdere uno dei patrimoni economici più importante del nostro Paese».

 

il nuovo progetto “Taste the Future”

il nuovo progetto "Taste the Future"

I più prestigiosi esponenti della ristorazione italiana, intervistati da Paolo Vizzari, si raccontano sui canali digital di Santa Margherita Gruppo Vinicolo. E ci svelano come sarà la ristorazione di domani

Uno degli slogan di Santa Margherita Gruppo Vinicolo è “Esploratori del gusto”. Una frase che calza a pennello all’azienda fondata nel 1935 da Gaetano Marzotto, che in 85 anni di vita annovera oggi dieci tenute nelle zone più vocate dell’enologia italiana, mantenendo intatta l’identità dei territori e facendo conoscere a un vasto pubblico di appassionati l’espressione più vera ed elegante dei vini locali, con marchi prestigiosi quali Santa Margherita in Veneto, Ca’ Maiol in Lombardia, Kettmeir in Alto Adige, Lamole di Lamole in Toscana e Cantina Mesa in Sardegna. Grandi marchi che sono anche grandi ambasciatori dell’Italia nel mondo, secondo la stessa filosofia che guida la nostra rivista dal 1929 e che ci ha portato a proporre all’Unesco la candidatura della tradizione gastronomica italiana come Patrimonio dell’Umanità.

Uno per tutti, tutti per uno

La reputazione dei brand di Santa Margherita Gruppo Vinicolo si è accresciuta nel tempo anche grazie al fatto che i vini compaiono nelle carte dei ristoranti più prestigiosi, a fianco di piatti creati da chef che nel corso del tempo sono diventati amici, oltre che affezionati clienti. È stato dunque naturale che durante i mesi difficili che stiamo vivendo l’azienda abbia pensato di manifestare la propria vicinanza al settore della ristorazione, duramente colpito dagli effetti della pandemia: così nasce “Taste the Future”, un nuovo digital format che vuole interrogare attori di spicco della ristorazione italiana sul futuro del gusto, della tradizione italiana e della ristorazione stessa, offrendo contenuti originali, interessanti e soprattutto attuali.
Condivisi attraverso i canali digital dei brand del Gruppo coinvolti nel progetto – Kettmeir , Santa Margherita , Cà Maiol , Lamole di Lamole e Cantina Mesa – questi golosi video post vedono protagonisti Paolo Vizzari – uno dei più giovani e preparati critici gastronomici d’Italia – e diversi attori di rilievo del settore della ristorazione italiana: dai tristellati Norbert Niederkofler e Niko Romito, da Filippo La Mantia a Giancarlo Morelli , da Pipero a Claudio Sadler , da Viviana Varese a Valeria Piccini, e tanti altri. L’attenzione è rivolta al futuro del mondo food&beverage targato Made in Italy: dalle prospettive alle sfide, dai format nascenti alle nuove tipologie di clienti, dall’alta ristorazione all’importanza della professionalizzazione di settore.
Potete guardare alcuni passaggi delle interviste nel nostro video e ascoltarle integralmente sui canali social delle tenute di Santa Margherita Gruppo Vinicolo. Buona visione!

 

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