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Meghan Markle e la ricetta delle zucchine alla bolognese | La Cucina Italiana

Meghan Markle e la ricetta delle zucchine alla bolognese
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Meghan Markle e il Principe Harry hanno appena festeggiato il loro quinto anniversario: era il 19 maggio 2018 quando si sono giurati amore eterno nella Cappella di San Giorgio al Castello di Windsor. Almeno quello, l’amore, pare che resista, per il resto la vita dei due (ex) reali è decisamente cambiata: sono andati via da Londra per vivere lontano dai paparazzi e dai pettegolezzi negli Usa ma, giudicando dall’incidente – o presunto tale – di cui sono stati vittime a New York proprio perché inseguiti dai fotografi, l’obbiettivo non è stato pienamente raggiunto. Può anche darsi abbiano cambiato idea sul modo di gestire la loro vita privata: Meghan Markle ha appena annunciato che con suo marito e i due figli (Archie e Lilibeth) girerà un reality show stile Kardashian nella villa milionaria di Montecito (California) in cui vivono. Tra tante incertezze, una certezza però c’è: la passione per la cucina. E in particolare per la cucina italiana.

Meghan Markle e la sua passione per il cibo

Sarà stata protagonista del menù per festeggiare l’anniversario? Sul tema sono stati sono scritti fiumi di inchiostro. Ormai tutti sanno che Meghan Markle va pazza per il Tignanello, tra i più celebri rossi delle Cantine Antinori. Si sa anche che, nonostante conduca un’alimentazione molto sana e leggera, ha un debole per le patatine, il pollo arrosto (che pare abbia preparato la sera in cui il principe Harry le ha chiesto di sposarla), piatti tipici della nostra cucina come gli spaghetti alla carrettiera (una volta ha dato la ricetta sul suo blog, the tig) e soprattutto delle zucchine «alla bolognese». Se il nome vi sembra insolito, siete sulla strada giusta: di bolognese le zucchine di Meghan Markle non hanno proprio nulla.

Le zucchine «alla bolognese» di Meghan Markle

«Giureresti che ci sono tonnellate di burro e olio, quando invece sono solo zucchine, acqua e un po’ di brodo» ha dichiarato la duchessa del Sussex in un’intervista al portale Delish che ha fatto il giro del web. Un’intervista datata, che risale a prima del matrimonio con il principe Harry, il cui contenuto però continua a rimbalzare tra le bacheche. Quelle italiane anzitutto, e proprio perché la ricetta che in quell’occasione la duchessa ha pensato di regalare ai lettori è decisamente particolare.

Meghan Markle ha raccontato che la fa spessissimo, per condire gli spaghetti e che a fargliela scoprire è stata un amico. Si tratta di un sugo, molto semplice da preparare, fatto con delle zucchine fatte stufare in pentola per ore. Sarà per questo che ha parlato di sugo «alla bolognese»? Con il celebre piatto emiliano, forse, il suo sugo ha solo questo: i lunghi tempi di cottura. E niente di più. Sarà per questo che in tanti sono saltati dalla sedia. Giudicate (anche) voi. Ecco la ricetta:

Per re Carlo III, una pralina (all’olio) | La Cucina Italiana

Per re Carlo III, una pralina (all'olio)
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Una pralina (all’olio) per re Carlo III? Un abbinamento perfetto, visto i gusti del nuovo sovrano, secondo Riccardo Illy. «Carlo III adora il nostro extravergine». Il vicepresidente di Illy Caffè ci racconta infatti alcuni golosi, è proprio il caso di dirlo, aneddoti, legati a casa Windsor, e alla loro proverbiale passione per il cioccolato, alla soglia dell’incoronazione del nuovo regnante inglese, prevista per il 6 maggio.

Ma che cosa c’entrano Riccardo Illy e Carlo III d’Inghilterra? Il legame tra i due è sigillato da una dolce alleanza. Il manager infatti ha ricevuto la nomina di Royal Warrant Holder, ovvero per Prestat, il famoso brand di cioccolato inglese, acquistato da Domori nel 2019, marchio del Gruppo Illy. L’ex Sindaco di Trieste ed ex Presidente della Regione Lombardia è inoltre a capo del Polo del Gusto, sub-holding del Gruppo Illy che riunisce marchi d’eccellenza dal mondo enogastronomico. I primi contatti con il futuro regnante, però, spiega l’imprenditore, sono avvenuti grazie a The Sustainable Markets Initiative, l’iniziativa creata da HRH Prince of Wales per promuovere nuove visioni e pratiche di sostenibilità in tutto il mondo, grazie al contributo fondamentale di imprese private e di imprenditori.
«SMI ha dedicato un bellissimo approfondimento alla storia unica del Criollo, varietà di cacao più
rara e preziosa, al racconto della sua biodiversità e di come l’idea originale di Gianluca Franzoni e
la nascita di Domori si siano sviluppate in un progetto a lungo termine, destinato a lasciare
un’eredità duratura, salvando dall’estinzione una specie unica di cacao come questa», spiega Illy.

Fornitori della Real Casa inglese

Già, ma che cos’è il Royal Warrant? «Si tratta del marchio distintivo dei fornitori della Casa Reale. Questa onorificenza è rinnovata ogni cinque anni» spiega Riccardo Illy, «ed è rigorosamente personale». Nel corso della sua storia, Prestat è stata insignita del Royal Warrant come Purveyors of Chocolates (fornitori di cioccolato) sia da parte della regina Elisabetta II, nel 1975 per la prima volta, sia da parte della Regina Madre, nel 1999, nell’anno del suo centenario. Fino a oggi l’ambito titolo è sempre stato rinnovato. «Ora», prosegue Illy «dopo la scomparsa di Elisabetta II, abbiamo due anni di tempo per ottenere il rinnovo dalla Casa Reale: stiamo lavorando per esserne degni».

Intervista a Riccardo Illy

Come mai ha deciso di acquisire un cioccolato inglese?
«Il mio amore per il cioccolato ha radici lontane quanto quelle della mia famiglia. Sono stato abituato a mangiare un piccolo quantitativo, ma di qualità, ogni giorno, sin da piccolo. Io sono un triestino di seconda generazione: mio nonno paterno, classe era del 1892, veniva da Timișoara, in Ungheria. Sua moglie era mezza irlandese e mezza tedesca e nacque in Sudafrica, a Johannesburg. Mio nonno materno invece era di Pola, in Croazia, e si chiamava Riccardo, come me, mentre sua moglie era di Rovigno. Quindi io mi sento triestino, istriano, ma anche un po’ mitteleuropeo, punto di incontro di un ceppo latino, germanico e slavo. Se penso alla mia infanzia penso alla Sacher di mia madre il rigojanci, un dolce tipico ungherese a base di cioccolato, che è una crema veramente squisita che adoro. Lo mangio ancora adesso alla Trattoria Suban da Mario, che a 90 anni continua a declamare il suo eccellente menù mitteleuropeo».

Ricetta Ravioli al burro e salvia

Ricetta Ravioli al burro e salvia

Tra i piatti semplici e accoglienti di Villa Spalletti Trivelli ci sono i ravioli al burro e salvia con ripieno di ricotta di bufala e spinaci. Una ricetta che preparava il cuoco di casa e che i nonni e i genitori del titolare hanno voluto conservare, cosicché gli ospiti ne possano godere. Un primo piatto di pasta ripiena senza fronzoli ma ricco di gusto, che ora potete rifare a casa con questa meravigliosa ricetta

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