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Ricetta Financier alle nocciole – La Cucina Italiana

  • 300 g zucchero semolato
  • 200 g burro
  • sale
  • 200 g zucchero a velo
  • 150 g farina 00
  • 150 g farina di nocciole
  • 70 g succo di limone
  • 35 g miele di arancio
  • 10 g lievito in polvere per dolci
  • 5 albumi
  • nocciole pelate
  • fettine di limone disidratato

Per la ricetta dei financier alle nocciole, partite dallo sciroppo di limone. Filtrate il succo di limone, mescolatelo con 80 g di acqua e scaldatelo in un forno a microonde. Tostate in un pentolino 100 g di zucchero semolato; quando comincerà a dorarsi, toglietelo dal fuoco, unite il succo di limone e 100 g di acqua; mescolate e fate ridurre per 2-3 minuti sul fuoco. Fate raffreddare.
Per i financier: fondete il burro in un pentolino, finché non sarà diventato di colore nocciola, e lasciatelo intiepidire. Sbattete leggermente gli albumi. Mescolate in una grande ciotola la farina di nocciole, la farina 00, il lievito, lo zucchero a velo, il miele di arancio e un pizzico di sale; usando una frusta incorporate gli albumi e, quindi, il burro nocciola, continuando a mescolare finché non otterrete un impasto morbido e colloso.
Coprite il recipiente con la pellicola e fate riposare l’impasto in frigo per 10 ore. Imburrate 20 stampini rettangolari (10×5 cm), distribuitevi circa 35 g di impasto per ciascuno e infornateli a 160°C per 15 minuti. Togliete i financier dal forno, sformateli, spennellateli con abbondante sciroppo di limone e lasciateli raffreddare.
Per le nocciole al caramello: infilzate una ventina di nocciole su altrettanti stecchi per spiedini. Preparate un caramello sciogliendo in un pentolino 200 g di zucchero con 40 g di acqua, mescolando di tanto in tanto finché non otterrete un caramello dorato. Intingetevi le nocciole creando dei fili di zucchero, lasciatele asciugare, poi eliminate gli stecchini. Servite i financier con le nocciole, fettine di limone e decorate a piacere.

Il vino italiano è numero 1

Sono appena uscite le classifiche dei 100 migliori vini al mondo per il 2018 di due bibbie della critica di settore, le americane (e potentissime per le vendite) “Wine Spectator” e “Wine Enthusiast”.
In entrambe le liste, ad aggiudicarsi la vetta della classifica è un vino italiano. La notizia è eccezionale, segna un punto importantissimo per la nostra produzione ed è destinata a fare un gran bene a tutto il comparto vinicolo nazionale.

Wine Spectator dixit

Per “Wine Spectator”, il vino migliore al mondo, tenuto conto di qualità, reperibilità e rapporto qualità prezzo, è il Bolgheri Sassicaia 2015 di Tenuta San Guido. Un risultato, per il rosso simbolo dei marchesi Incisa della Rocchetta, che non stupisce più di tanto, essendo tra i vini italiani più famosi nel mondo. Tra l’altro l’eccellente annata 2015 si era già guadagnata un voto di 100/100 sulla Guida essenziale ai vini d’Italia 2019 di Daniele Cernilli.

Il podio di Wine Enthusiast

Per “Wine Enthusiast”, meno mainstream, il vino migliore è, invece, una Barbera, il Nizza Cipressi 2015 di Michele Chiarlo.
Ma le buone notizie non finiscono qui. Perché, scorrendo le liste, si scopre che sono costellate di altri nomi eccellenti del vino made in Italy.

Tutti gli italiani tra i the best

Wine Spectator, già al terzo posto, piazza il Chianti Classico Riserva 2015 di Castello di Volpaia. Sempre nella top ten, troviamo l’Etna San Lorenzo 2016 di Tenuta delle Terre Nere (9° posizione), che testimonia come il territorio siciliano dell’Etna sia ormai considerato tra i grandi del mondo. Seguono il Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2013 di Carpineto (11° posizione), il Barbaresco Rabajà Riserva 2013 di Produttori del Barbaresco (13°), il Brunello di Montalcino 2013 di Canalicchio di Sopra (15°), il Brunello di Montalcino 2013 di Caparzo (17°), il Chianti Classico 2016 di San Felice (19°), il Tignanello 2015 di Antinori (24°), lo Slatnik S Label 2015 di Radikon (51°), l’Undicicomuni Arnaldo Riserva 2013 di Terre di Barolo (54°), il Chianti Classico Vigna del Sorbo Gran Selezione 2015 di Fontodi (60°), il Pinot Grigio 2017 di Tiefenbrunner (67°), il Soave Classico Otto 2017 di Prà (73°), il Trebbiolo 2014 di La Stoppa (76°), il Citrone 2017 di Librandi (81°), il Barolo 2014 di Paolo Scavino (88°), il Montefalco Sagrantino Colle alle Macchie 2013 di Tabarrini (96°) e il Lambrusco di Sorbara del Fondatore 2016 di Cleto Chiarli e Figli (99°).
Dunque, un totale di 18 vini, quasi un quinto della classifica, con una netta predominanza di etichette toscane, ben sette, e una preferenza assoluta per i nostri vini rossi, con 14 menzioni.

Anche la classifica di “Wine Enthusiast” ci restituisce una fotografia esaltante del vino italiano. Dopo il Nizza Cipressi 2015 di Michele Chiarlo, all’ottavo posto, troviamo il Prosecco di Valdobbiadene Dosaggio Zero Metodo Classico 2015 di Cà dei Zago, mentre fuori dalla top ten, si piazzano l’etneo Contrada R 2016 di Passopisciaro (18°), il Lambrusco di Sorbara L’Eclisse 2017 di Paltrinieri (20°), l’Etna Rosso Outis 2016 di Biondi (23°), il Valtellina Superiore Sassella Riserva Rocce Rosse 2007 di Arpepe (26°), il Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo 2013 di Castello di Ama (31°), il Brunello di Montalcino 2013 di Castelgiocondo (35°), il Barolo Monvigliero 2014 di G. B. Burlotto (39°), il Friulano 2016 di Russiz Superiore (42°), il Franciacorta Dosaggio Zero Vintage Collection 2013 di Ca’ del Bosco (47°), il Passito di Pantelleria Ben Ryè 2015 di Donnafugata (68°), l’Abruzzo Pecorino Don Carlino 2016 di De Fermo (72°), la Vernaccia di San Gimignano 2016 di La Lastra (76°), il Palazzo della Torre 2016 di Allegrini (78°), il Bramaterra Cascina Cottignano 2014 di Colombera&Garella (82°) e il Morellino di Scansano 2016 di Terenzi (94°).
In questo caso, un totale di 17 vini, con una prevalenza geografica meno netta rispetto a Wine Spectator: la classifica è sempre guidata dalla Toscana, con quattro vini, ma è seguita a ruota da Sicilia e Piemonte, entrambe con tre vini menzionati.

Cotto e Mangiato | Ricetta torta di cioccolato e castagne

torta di cioccolato e castagneTessa Gelisio, al termine di questa settimana della nuova stagione di Cotto e mangiato, propone la ricetta di una torta semplice e senza glutine, da preparare con la farina di castagne, delizioso ingrediente di stagione. Ecco la torta di cioccolato e castagne. Cotta e mangiata!

Ingredienti

  • 4 uova intere, 230 g di zucchero semolato, 130 g di fecola di patate, 50 g di farina di castagne, 50 g di cacao amaro in polvere, 150 ml di olio di semi, un pizzico di sale, un cucchiaino di lievito per dolci

Procedimento

Con le fruste elettriche, sbattiamo 4 uova intere con 230 g di zucchero semolato. Quando il composto è chiaro e spumoso, aggiungiamo 130 g di fecola di patate e mescoliamo ancora con le fruste. Uniamo 50 g di farina di castagne, 50 g di cacao amaro in polvere, 150 ml di olio di semi, un pizzico di sale ed un cucchiaino di lievito per dolci. Lavoriamo con le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi.

Trasferiamo il tutto in una tortiera foderata con della carta forno. Inforniamo a 180°, forno preriscaldato, per 45 minuti.

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