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Il pane blu è il pane (italiano) del futuro

Il pane blu è il pane (italiano) del futuro

La ricerca delle università italiane cerca il pane più salutare e scopre che con diversi tipi di cereali e lieviti è meglio. Ma è blu

Immaginatevi un giorno di trovarvi in panetteria e notare una pagnotta completamente blu. Muffa? Coloranti artificiali? Magia nera? Nulla di tutto questo: nelle università italiane si fa ricerca per rendere il nostro pane quotidiano più salutare. Sarà blu, ma è solo questione di grano e lievito

Il pane è bontà, ma anche salute. Questa è la prospettiva della ricerca delle università di Torino e di Pisa, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, che pone le basi del pane del futuro. I ricercatori di Torino si sono concentrati sulle proprietà benefiche di diversi tipi di cereali e di grano, tra questi uno si è distinto per essere particolarmente salutare, ma blu. A Pisa invece lo studio si è concentrato sui nuovi super lieviti. L’unione di queste ricerche potrà cambiare in un prossimo futuro il colore del pane e le sue caratteristiche nutrizionali.

Farina bianca, gialla e blu

Lo studio torinese si è concentrato sull’analisi degli antiossidanti presenti nei diversi tipi di frumento. Sono stati scelti il frumento tenero comune (varietà Aubusson) e due tipologie naturalmente colorate: una gialla, per il suo contenuto di carotenoidi, e una blu, per il suo contenuto di antocianine. Le antocianine sono tra i più importanti gruppi di pigmenti presenti nei vegetali, presenti in tutti i frutti e i fiori rossi, viola e blu. Ne sono ricchi ad esempio i mirtilli, l’uva rossa e, di conseguenza, il vino rosso, le more, i pompelmi, le ciliegie, ma anche le melanzane, le patate viola, le carote viola… insomma ci siamo capiti. Proprio il grano blu, rispetto alla varietà convenzionale, ha rivelato un maggiore contenuto di acidi fenolici, un tipo di polifenoli, che hanno grande capacità antiossidante, antinfiammatoria, antitumorale e di aiutano nel controllo della glicemia.

I super lieviti di Pisa

Un conto è cosa mangiamo, un altro è cosa riusciamo ad assimilare. Ecco perché per poter godere delle proprietà nutritive del grano serve un lievito adatto. All’università di Pisa sono stati studiati 139 ceppi di lieviti isolati da cibi e bevande fermentati a base di cereali; molti di questi hanno dimostrato la capacità di produrre vitamine e composti antiossidanti e di semplificare sostanze che altrimenti sarebbero controproducenti, come l’acido fitico, un composto di cui sono ricche le farine integrali. L’acido fitico non permette al corpo di assimilare tutti i sali minerali presenti nel pane e quindi fa sì che questi vadano sprecati. I lieviti possono sciogliere il legame che unisce l’acido fitico e i minerali come calcio, ferro, magnesio e zinco, affinché siano nuovamente biodisponibili (Wang et al., 2014). I risultati degli studi hanno selezionato una decina di ceppi di lievito che contemporaneamente aumentano gli antiossidanti presenti, rendono disponibili i sali minerali e garantiscono un’ottima lievitazione, migliore persino del lievito commerciale.

Adesso che c’è tutto è tempo di pane (blu)

Le due università mettendo insieme i loro sforzi si sono messe a fare il pane per vedere cosa veniva fuori. I risultati ottenuti hanno dimostrato che il pane lievitato grazie a quasi tutti i ceppi di lievito ha portato a un incremento dei polifenoli. Altre analisi hanno poi dimostrato che la fermentazione a opera dei lieviti selezionati negli impasti prodotti con la farina blu aumentava ancora di più il contenuto in antocianine. Ed ecco che nasce il pane molto blu e molto salutare.
Questo è solo uno dei tanti studi che cambieranno il nostro modo di mangiare, molti cambiamenti non li percepiremo neanche, ma la prima volta che verrà presentata una pagnotta blu in una panetteria sicuramente desterà dibattito. Voi però saprete già la vera storia che c’è dietro quel colore e le sue capacità benefiche.

Testo a cura di Jacopo Giavara, Margo Schachter

 

» Dolcetti pasta sfoglia – Ricetta Dolcetti pasta sfoglia di Misya

Misya.info

Lavorate il formaggio fresco spalmabile con lo zucchero a velo e la vaniglia e mescolare fino ad ottenere una crema liscia.

Stendere la pasta sfoglia rettangolare e tagliarla in quadrati di 8×8 centimetri

Ora, prendete un quadrato e piegatelo su sè stesso formando un triangolo, tagliate i lati e poi apritelo e incrociate gli angoli. Mettete un cucchiaio di crema al formaggio al centro e poi un lampone.

Oppure prendete il quadrato e tagliate gli angoli a L mettete la farcitura poi prendete i lmbi di sfoglia tagliati sovrapponendoli sopra la farcitura e aggiungete i mirtilli.


Oppure ancora, prendete il quadrato di sfoglia, tagliate gli angoli in obliquo, prenete la punta di ogni angolo tagliato e portatela verso il centro, mettete quindi la crema e la frutta scelta.

Oppure ancora, prendete il quadrato e tagliate 4 L tutto intorno. Mettete la crema al centro e portate gli angoli verso il centro, poi posizionate un lasmpone al centro.

Disponete i dolci realizzati su una teglia da forno rivestita di carta forno e spennellateli con un uovo battuto e ricoprite con dello zuccheero. Poi cuocete in forno già caldo a 200° per 15 minuti


Una volta sfornati spolverizzate con zucchero a velo e servite.

Torte salate senza glutine: 5 ricette

Torte salate senza glutine: 5 ricette

Pochi accorgimenti e gli ingredienti giusti consentono anche a chi è celiaco di concedersi una squisita fetta di torta salata home made e del tutto gluten free

Per una cena veloce o per un picnic, per un aperitivo “rinforzato” o per un rinfresco: quiche e torte salate sono una vera e propria risorsa in cucina, a cui certo non bisogna rinunciare se si è celiaci (o se si hanno ospiti celiaci). Per preparare torte salate senza glutine si può partire da basi pronte: in commercio si trovano pasta sfoglia, frolla salata o brisèe gluten free, su cui “costruire” le nostre torte.

Oppure si può fare tutto in casa, con le farine apposite: in particolare la pasta brisée non è affatto difficile da preparare: occorrono 500 g di farina senza glutine (si possono usare un mix per pane o per torte, oppure la farina di riso), 250 g di burro freddo, 175 ml di acqua molto fredda e un pizzico di sale. Si lavorano la farina con il burro e il sale velocemente, per ottenere delle briciole, quindi si unisce l’acqua e si impasta; infine occorre fare riposare il panetto dell’impasto, avvolto in pellicola, per almeno 30 minuti in frigorifero.
Scelta la base, non resta che farcire a piacere, con ingredienti sicuri. Qualche idea? Di seguito ne proponiamo alcune.

Torte salate senza glutine: con zucca e ceci

Si ripassa al burro la zucca già cotta a vapore (ne occorre circa mezzo chilo), si uniscono sale, pepe e 200 g di ceci già lessati, quindi si farcisce con il composto la base di pasta brisèe senza glutine. Si sbattono 3 uova intere con 150 g di panna fresca e 150 di grana grattugiato e si versa il composto sopra la farcia. Si cuoce in forno a 180 °C per mezz’ora.

Quiche lorraine senza glutine

Per la più classica delle quiche occorrono 200 g di pasta brisée senza glutine, 150 g di cipolla, 150 g di panna, 150 g di emmenthaler, 200 g di pancetta, 100 g di grana grattugiato, oltre a sale e pepe. Riducete a striscioline la pancetta e soffriggetela in una padella antiaderente; a parte rosolate la cipolla con poco burro. Tagliate a dadini l’emmenthaler. Sbattete le uova con sale, pepe, il grana e la panna. Rivestite con la brisée una tortiera foderata con carta da forno, farcitela con la pancetta, le cipolle e l’emmenthaler. Sopra versate le uova e cuocete per mezzora in forno caldo a 180 °C.

Torta salata senza glutine al formaggio

Potete usare la brisèe o la sfoglia gluten free. Preparate una farcia sbattendo 4 uova con sale, pepe e noce moscata; unite 300 g di ricotta e altrettanti formaggi misti a piacere tagliati a dadini (mozzarella, emmenthaler, fontina… è un’ottima ricetta per finire gli avanzi). Completate a piacere con prosciutto a dadini. Foderate con la sfoglia una tortiera ricoperta di carta da forno e versatevi la farcia. Coprite con un disco di pasta, pizzicate i bordi per chiudere la torta e bucherellate la superficie con una forchetta. Pennellate con poco latte e cuocete in forno a 200 °C per 40 minuti.

Torta salata senza glutine

Sfogliata ricotta e spinaci

Un altro grande classico. La farcia si prepara ripassando in padella con una noce di burro 250 g di spinaci già lessati. Si mescolano gli spinaci con 500 g di ricotta, si unisce abbondante grana grattugiato e si usa il composto per farcire la base di sfoglia gluten free. Nel ripieno si devono poi formare con l’aiuto di un cucchiaio 4 cavità, in ognuna delle quali sgusciare un uovo. Sale, pepe, si copre tutto con un disco di sfoglia, pizzicando i bordi per chiudere la torta. Dopo aver bucherellato la superficie con una forchetta e spennellate la torta con un rosso d’uovo, si inforna a 200 °C per 40 minuti.

Torta di gorgonzola, pere e noci

Non solo sfoglia e brisèe: si possono preparare anche deliziose torte salate senza glutine soffici. Questa, saporitissima, si realizza con 100 g di farina di riso e 100 g di fecola di patate (o in alternativa 200 g di mix di farina senza glutine), da setacciare con una bustina di lievito per dolci senza glutine.  A parte si sbattono 3 uova con 100 ml di olio di oliva e 100 ml di latte, sale e pepe; si incorpora questo miscuglio alla farina senza glutine, mescolando con cura, quindi si uniscono 100 g di emmenthaler grattugiato, 150 g di gorgonzola piccante a dadini, una pera grossa a cubetti e due manciate di gherigli di noce sminuzzati grossolanamente. Si versa in uno stampo da plumcake foderato di carta da forno e si cuoce in forno a 180 °C per 45-50 minuti: la cottura va provata con lo stecchino.

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