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come cucinarli e abbinarli. Consigli e ricette

come cucinarli e abbinarli. Consigli e ricette

Hanno tanti nomi (a proposito, voi come li chiamate?), ma altrettanti modi per essere portati in tavola e gustati

Agretti, roscani, barba di prete, di frate e di cappuccino, riscoli, lischi, rospici. Sono soltanto alcuni dei nomi che questo  ortaggio assume a seconda del luogo in cui dove viene coltivato e preparato in tantissime ricette. Per comodità parleremo soltanto di agretti e capirete presto che i tanti nomi usati per chiamarli sono comunque pochi rispetto ai modi per gustarli.

Le proprietà degli agretti

Iniziamo a scoprire, prima di abbinarli in cucina, tutte le curiosità sugli agretti. La pianta è di piccole dimensioni e fiorisce quasi sempre all’inizio della primavera. È una pianta ricchissima di acqua e il suo sapore, che richiama proprio il nome dell’ortaggio, è acre e molto acidulo.

Gli agretti fanno parte della tradizione popolare, accompagnano i piatti “poveri” della cucina italiana da tantissimi anni, sono molto depurativi (anche per la grande quantità di acqua e sali minerali che contengono), sono ricchi di vitamine, calcio, potassio e ferro e sono poveri di calorie, quindi ideali nelle diete ipocaloriche e per chi soffre di colesterolo alto.

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Coltivare gli agretti

Se avete a disposizione un giardino, un piccolo orto o almeno un balcone abbastanza ampio da poter mettere dei vasi, potete coltivarli con facilità. Gli agretti non richiedono infatti una cura particolare e neanche molta acqua per crescere bene. Si seminano per tutto l’inverno e poi si raccolgono a primavera inoltrata.

Cucinare gli agretti

Dalla raccolta alla tavola basteranno pochissimi passaggi. Dovrete pulire gli agretti, privarli dello stelo duro e provare i tantissimi modi in cui questa verdura può essere preparata. Potete lessarli, cuocerli al vapore, saltarli in padella e poi abbinarli ai tantissimi piatti della cucina italiana con cui si sposano a meraviglia.

I piatti con gli agretti

Scopriamo ora qualcuna delle ricette alle quali gli agretti conferiscono gusto e il tipico sapore acidulo.

Iniziamo con i primi piatti: gli agretti accompagnano la pasta in modo perfetto. Potete farli con la ricotta e i pomodori secchi, con le olive e la pancetta affumicata, con pomodorini e capperi, con la burrata fresca, le acciughe e la mollica di pane. Tutti piatti veloci da preparare e molto semplici. Provate i garganelli con agretti, zenzero e ragù di agnello o il riso alla curcuma con barba di frate e scorza di limone.

Gli agretti sono anche perfetti per condire torte rustiche. Dopo aver preparato la vostra pasta sfoglia o brisée dovrete soltanto aggiungere gli agretti a quello che avete in casa per preparare delle torte rustiche perfette per l’aperitivo, per un secondo o per un pranzo veloce e gustoso. Qualche idea? Agretti con ricotta e parmigiano, formaggio spalmabile e speck, primo sale e salsiccia fresca, provola affumicata e pancetta. L’abbinamento perfetto, come avrete notato, è quello degli agretti con un formaggio non troppo salato (come nel caso di queste tortine allo stracchino e agretti) e un salume dal sapore forte. Potete sostituire anche il salume con il salmone, il risultato sarà più delicato ma molto gustoso.

Gli agretti si sposano alla perfezione anche con molti secondi piatti. Partendo dalle frittate (abbinando anche soltanto del parmigiano o del pecorino alla preparazione) per arrivare ai secondi di carne, con pollo e carciofi ad esempio, e di pesce, con le lumachine di mare e la bottarga o con il pesce persico. Se avete poco tempo potete pensare di prepararli in un tortino con patate e taccole, semplice da fare e gustosissimo

Gli agretti possono anche essere consumati crudi o soltanto bolliti, ricordatevi in questo caso di condirli con olio e limone e di non conservarli per troppo tempo in frigo, resistono soltanto pochi giorni.

Topinambur: come pulirli e cucinarli

Topinambur: come pulirli e cucinarli

È un tartufo di canna arrivato dall’America del nord. Ecco come come pulirlo e usarlo in ricette gustose di primi o contorni

I topinambur sono tuberi piccoli e rotondi simili nella consistenza alle patate e nel gusto ai carciofi. Sono noti anche con il nome di rapa tedesca.
Sono l’ideale per chi è a dieta perché costituiti principalmente di acqua, proteine, carboidrati e fibre alimentari.
Contengono inulina, una fibra idrosolubile che assunta insieme ad una certa quantità di acqua, dono un senso di sazietà.
Non contengono glutine e quindi possono essere consumati anche dalle persone celiache.
Inoltre svolgono un’azione benefica nei confronti del fegato, diminuiscono i livelli di colesterolo nel sangue e favoriscono la digestione riequilibrando allo stesso tempo la flora intestinale.
Insomma, mangiate i topinambur!

Come si puliscono i topinambur

Si presentano come delle radici e somigliano vagamente allo zenzero. hanno una buccia dura e non omogenea. Come i carciofi tendono ad annerire a contatto con l’aria e a sporcare le mani.
Non vanno sbucciati, ma spazzolati in modo da eliminare i residui di terra.
Con un coltellino eliminate solo le parti più dure ed eventuali impurità rimaste.
Dopo averli lavati bene, immergeteli nell’acqua acidulata con il limone, proprio come si fa con i carciofi.

E ora come si cucinano

In generale diciamo che si cucinano come le patate. Quindi potete farli al forno con olio e rosmarino, ma anche in padella trifolati con uno spicchio di aglio o una cipolla, oppure semplicemente bolliti e conditi con olio sale.
Potete anche utilizzarli per preparare dei purè o delle vellutate.
Si sposano molto bene con le spezie come lo zenzero.

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