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World Food Day: 30 ricette per un futuro migliore

World Food Day: 30 ricette per un futuro migliore

Il World Food Day si celebra ogni anno in tutto il mondo il 16 ottobre per ricordare l’anniversario della data di fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, conosciuta come FAO. Istituita nel novembre 1979, da allora la celebrazione viene osservata ogni anno in più di 150 nazioni, per sensibilizzare sulle problematiche della povertà, della fame e della malnutrizione nel mondo, sulla sicurezza alimentare e per diffondere diete nutrienti per tutti. L’azione collettiva in 150 Paesi del mondo promuove la consapevolezza e l’azione a livello mondiale per coloro che soffrono la fame e per la necessità di garantire una dieta sana per tutti, senza lasciare indietro nessuno.

World Food Day 2023

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023 vuole puntare l’attenzione sul tema dell’acqua. “L’acqua è indispensabile per la vita sulla Terra. Ricopre gran parte della superficie terrestre, il nostro organismo ne è composto per oltre il 50%, produce i nostri alimenti ed è fondamentale per i mezzi di sussistenza. Questa preziosa risorsa, però, non è infinita e non dobbiamo darla per scontata. Gli alimenti che consumiamo e il modo in cui vengono prodotti hanno ripercussioni sull’acqua. Insieme possiamo passare all’azione a favore dell’acqua e partecipare al cambiamento”, si legge sul sito della Fao.
È tempo di lavorare insieme e creare un futuro migliore e più sostenibile per tutti. Fate in modo che il #WorldFoodDay sia il vostro giorno.

In effetti, milioni di persone in tutto il mondo non hanno acqua, non possono permettersi una dieta sana e sono ad alto rischio di insicurezza alimentare e malnutrizione. Ma porre fine alla fame non è solo una questione di approvvigionamento. Oggi si produce abbastanza cibo per sfamare tutti gli abitanti del pianeta. Il problema è l’accesso e la disponibilità di cibo nutriente, che è sempre più ostacolato da molteplici sfide, come appena visto.

Mangiare meglio per un futuro migliore

Una produzione migliore, un’alimentazione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore.
Il nostro mondo globalizzato è un mondo in cui le nostre economie, culture e popolazioni sono sempre più interconnesse. Alcuni di noi sono vulnerabili a causa dell’identità o del luogo in cui vivono, ma la realtà è che siamo tutti fragili. Di fronte alle crisi globali, sono più che mai necessarie soluzioni globali. Puntando a una migliore produzione, a una migliore nutrizione, a un ambiente migliore e a una vita migliore, possiamo trasformare i sistemi agroalimentari e costruire meglio il futuro implementando soluzioni sostenibili e olistiche che tengano conto dello sviluppo a lungo termine, della crescita economica inclusiva e di una maggiore resilienza.

Come puoi aderire a #WorldFoodDay?

Opuscolo

World Vegetarian Day: le ricette a base di proteine vegetali

World Vegetarian Day: le ricette a base di proteine vegetali

Per celebrare il World Vegetarian Day, cosa c’è di meglio di fare un’ode ai legumi e ai prodotti vegetali?
Ma prima cerchiamo di capire come si comportano gli italiani a tavola, quali sono le loro scelte. Ecco allora che, dati alla mano, scopriamo subito che è in crescita già da diversi anni un trend plant-based; e non solo. In Italia, infatti, secondo i risultati dell’indagine dell’Eurispes, nel 2023 ha intrapreso la scelta vegetariana il 4,2% del campione mentre è vegano il 2,4% (in totale 6,6%). Il 93,4% sostiene di non essere vegetariano, ma tra di essi il 7% confessa di esserlo stato in precedenza.

Il consumo di cibi “senza”, anche “senza” intolleranze specifiche

Assistiamo poi a una situazione curiosa che riguarda l’incremento dei cibi “senza”, quelli “dedicati” a chi soffre di intolleranze alimentari, ma che vengono acquistati anche da coloro che in realtà non hanno alcuna intolleranza. C’è da chiedersi il perché. Il fatturato e i proseliti sembrano essere spinti anche dalle celebrità del mondo dello spettacolo: da Gwyneth Paltrow a Victoria Beckham e Lady Gaga, sono infatti tante le star che hanno scelto il gluten-free. Non sono celiache, ma non portano in tavola nulla che contenga glutine, convinte di guadagnare così in salute e restare in forma. Ma una spiegazione più approfondita ve la diamo in questo articolo: Gluten free, per moda o per davvero? A conti fatti, il consumo di alimenti senza glutine cresce fra la popolazione raggiungendo il 21,1% mentre nel 2019 era al 19,3%, e per molti, come abbiamo detto, non si tratta di un’intolleranza: circa 12,1% di questi non avrebbe necessità di alimenti gluten-free.
Un situazione analoga l’abbiamo anche con altri cibi rivolti a coloro che possono incorrere in problemi di intolleranza: in molti acquistano alimenti senza lattosio: sono oggi il 30% contro il 26% del 2019, ma il 18,3% dichiara di non avere un’intolleranza al lattosio.
Non cambia il discorso quando si passa agli alimenti senza lievito, che vengono comprati in quasi un quinto dei casi (18,8%), sebbene nel 12,5% dei casi non vi sia alcun un bisogno medico.
Si comprano invece in misura minore gli alimenti senza uova (13,3%) ma solo il 3,5% lo fa per intolleranza.
Più elevata la percentuale di chi compra prodotti senza zucchero che si aggira ormai attorno al 23,3%, di cui il 19,8% senza che ne abbia vera necessità.
Integratori alimentari e vitamine sono invece consumati dal 68,5% del campione.

E con i cibi “nuovi” come va?

Un italiano su quattro sarebbe disposto a mangiare carne coltivata. Tuttavia prevale la maggioranza di chi non è propenso a cambiare la propria alimentazione (73,6%) e quindi ad assaggiare la cosiddetta carne sintetica.
Passando agli insetti, l’82,5% degli italiani si dichiara poco o per niente propenso ad assaggiarli. Cambiano i risultati quando si parla di prodotti risultanti dalla lavorazione di insetti, ad esempio le farine: il 76,7% non acquisterebbe prodotti che li contengono; il 23,3%, al contrario, non avrebbe alcun problema.

I legumi e il trend plant-based

Tra i principali alleati per sistemi alimentari più sostenibili per tutti, i legumi sono un toccasana per la nostra salute e sono ormai considerati il cibo del futuro. La loro versatilità è sbalorditiva sia in termini di varietà sia di consumo. Si possono mangiare infatti freschi appena raccolti oppure secchi: la loro conservabilità ci permette di averli a disposizione tutto l’anno.

Le proprietà dei legumi

I legumi sono noti per avere un altissimo contenuto di fibre alimentari. Grazie ai carboidrati complessi e al loro basso indice glicemico garantiscono energia a lungo termine e sazietà. Con un basso contenuto di grassi e sodio, sono un’ottima fonte di ferro, calcio, potassio e vitamine. È proprio la FAO a identificare i legumi come grande fonde di micronutrienti e quindi parte cruciale di un’alimentazione salutare utile a prevenire malattie croniche.

Come scegliere i legumi

Importante, anzi importantissimo, è il discorso sulla tracciabilità. Molti legumi arrivano infatti dall’altra parte del mondo, il che li rende poco sostenibili. Come fare? Affidiamoci ai nostri contadini di fiducia, scegliendo varietà locali e leggendo sempre l’etichetta. Preferiamo prodotti ottenuti da agricoltura ecologica. Oltre al ridotto consumo d’acqua, i legumi hanno bisogno di pochi input e grazie alla loro capacità di fissare l’azoto fertilizzano il terreno in cui sono coltivati, è per questo che sono gli alleati perfetti per una transizione verso l’agroecologia.

Le varietà

Usciamo dall’idea che esistano solo ceci, lenticchie e fagioli. Di legumi infatti, abbiamo l’imbarazzo della scelta. Già soltanto di varietà di ceci ne possiamo trovare cinque, insieme a lenticchie e fagioli le cui varietà sono numerose. La biodiversità leguminosa è incredibile. Alcune meno rinomate da conoscere sono: la cicerchia, la piattella, la roveja, i lupini e tante altre. Come le arachidi, che molti non sanno essere legumi.

Come renderli più digeribili

Spesso il nostro intestino non è abituato ad alcuni carboidrati presenti soprattutto nella buccia, ma ecco come potreste superare questo problema. Se non siete consumatori abituali, è suggerito cominciare a inserirli nella propria alimentazione utilizzando quelli decorticati, proprio per eliminare la buccia e digerirli meglio. L’ammollo è fondamentale, e ogni legume è differente. Leggete bene sull’etichetta quante ore di ammollo sono necessarie: questo passaggio garantirà una maggiore digeribilità e i nutrienti verranno meglio assorbiti dal nostro organismo. Un consiglio? Per evitare il gonfiore è anche raccomandato di aggiungere foglie di alloro, semi di finocchio, oppure l’alga kombu durante la cottura.

Le ricette per il World Vegetarian Day

Miglior panettone artigianale? I vincitori del Panettone Day 2023

La Cucina Italiana

«Sono orgoglioso di essere per il secondo anno Presidente di Giuria di Panettone Day. Avere l’onore di premiare il lavoro ed la costanza che ognuno di questi Artigiani ha messo nella proprie creazioni, rappresenta per me -e per gli altri colleghi Giurati- la possibilità di essergli accanto nel celebrare assieme una tappa fondamentale della loro carriera. Dei panettoni in gara quest’anno, ho particolarmente apprezzato la capacità di saper guardare a un simbolo della tradizione come il panettone, attraverso occhi sempre nuovi; che si tratti di modi diversi di bilanciare gli ingredienti, accostare sapori o ricercare gusti differenti», ha dichiarato Gino Fabbri. 

Dove assaggiare i migliori panettoni artigianali

Volete assaggiare anche voi? Dal 3 al 28 ottobre, in Corso Garibaldi 50 (angolo Via Palermo 21) a Milano, ci sarà un negozio temporaneo in cui, oltre ai panettoni vincitori, si potranno assaggiare tutte le creazioni dei finalisti. E se siete appassionati, vale la pena andarci anche per partecipare a tanti eventi dedicati al dolce milanese diventato imprescindibile sulle tavole del Natale di tutta Italia, come incontri, showcooking, e non solo (il calendario sarà su www.facebook.com/panettoneday).

Tutti i vincitori del Panettone Day 2023

Panettone tradizionale:

  1. Domenico Napoleone della Pasticceria F.lli Napoleone di Rieti (RI)
  2. Jean Venier della Pasticceria Venier di Udine (UD)
  3. Maurizio Orsi de Il Forno Orsi di Missaglia (LC)
  4. Antonio Di Bari della Pasticceria Alle Cascine di San Giuliano Milanese (MI)
  5.  Antonio Bellavia dell’Antica Pasticceria Vincenzo Bellavia di Napoli (NA)

Panettone creativo

  1.  Bartolo Carbè dell’Antico Forno Carbè di Siracusa (SR)

Cioccolato gold

  1. Francesco Bertolini della Pasticceria Bertolini&Figli di San Bonifacio (VR)

Premi speciali

  1. Santo Giarrusso della Pasticceria Pasubio di Catania (CT), “Miglior Lievitato al Cubo”
  2. Bartolo Carbè dell’Antico Forno Carbè di Siracusa (SR), “Miglior Panettone per la Prima Colazione”
     

Ricerche frequenti:

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