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I migliori spaghetti d’Italia? La classifica

La Cucina Italiana

Fini, grossi, di un marchio o di un altro, quali sono i migliori spaghetti? Ognuno ha i propri spaghetti preferiti, ma quali sono effettivamente i più buoni? A stilare la classifica degli effettivi migliori spaghetti d’Italia ci hanno pensato le associazioni dei consumatori Altroconsumo e Il Salvagente, che dopo dei test prodotto su svariati marchi hanno scelto il vincitore.

Come si è svolto il test

Ben 22 i marchi esaminati da Altroconsumo, 20 da il Salvagente: in entrambi i casi i marchi di spaghetti sono stati prima esaminati in laboratorio – per la ricerca di glifosato, pasticidi e microtossine – e poi sono entrati nelle cucine degli chef che hanno valutato diversi parametri, tra cui l’aspetto a crudo (colore e consistenza tattile), la verifica della correttezza dei tempi di cottura indicati in etichetta e infine la valutazione complessiva del prodotto cotto (consistenza, collosità, assorbimento del condimento e sapore).

I risultati in laboratorio

Per la prima volta non è stato rinvenuto glifosato, l’erbicida considerato probabile cancerogeno. A destare qualche preoccupazione è invece – secondo Salvagente – la furosina, messa nei parametri per la prima volta. Si tratta di un contaminante che viene liberato nella pasta a seguito del processo di essicazione. “Al momento la sua concentrazione non è ancora normata, ma il profilo tossicologico di questa sostanza desta non poche preoccupazioni”, spiegano dal Salvagente.

Quali sono i migliori spaghetti d’Italia?

Gli spaghetti Barilla al Bronzo si sono aggiudicati il primo posto nella classifica stilata da Altroconsumo e il primo posto ex aequo con gli spaghetti De Cecco in quella stilata da Il Salvagente. 

“Questo riconoscimento conferma che il lancio di Al Bronzo è stato un passo in avanti nel nostro cammino verso l’innovazione. Grazie a questa nuova gamma continuiamo a fare la differenza, in nome di un’eccellenza tutta italiana e di un’intensità di gusto che ogni giorno riesce a sorprendere i nostri consumatori. E se oggi Barilla ha raggiunto questo traguardo è anche grazie ai consumatori, che continuano a riporre fiducia nella nostra qualità”, dichiara Gianluca Di Tondo, attuale CMO e da aprile futuro CEO di Barilla.

I primi 5 migliori spaghetti per Altroconsumo

Ecco i primi 5 migliori spaghetti in classifica per Altroconsumo:

  1. Barilla Spaghetti al Bronzo – Punteggio 79
  2. Italiamo (Lidl) spaghetti di Gragnano – Punteggio 78
  3. Armando lo spaghetto/ La Molisana spaghetti 15 – Punteggio 77
  4. Granoro Dedicato Spaghetti n°180 – Punteggio 75
  5. De Cecco Spaghetti n°12 – punteggio 74

I 5 migliori spaghetti per Il Salvagente

Ecco quindi la classifica dei primi 5 migliori spaghetti per Il Salvagente, con tanti posizionamenti a parimerito:

  1. Barilla Spaghetti al Bronzo / De Cecco – punteggio 10
  2. La Molisana/Rummo – punteggio 9,8
  3. La Marca del Consumatore/Alce Nero Spaghettoni Grano Cappelli Bio/Spaghetti Coop – punteggio 9,7
  4. Barilla/Armando/Girolomoni Spaghetti senatore Cappelli Bio/Conad/Naturasì Bio  – punteggio 9
  5. Garofalo – punteggio 8,2

Aperitivo delle Feste in hotel: ecco i più belli d’Italia

Aperitivo delle Feste in hotel: ecco i più belli d'Italia

Aperitivo delle Feste in hotel? E’ trend. Ecco la nostra guida dei più belli – e buoni! Tra bollicine, tè delle cinque e addobbi. Se siete amanti di atmosfere raffinate, romantiche, lussuose e scintillanti, o volete anche solo un consiglio per farvi un regalo e trattarvi al meglio, abbiamo preparato per voi una piccola degli alberghi più favolosamente addobbati a festa di questa stagione 2022/23; l’ideale per ritrovarsi con amici per un aperitivo, un tè davanti a un cocktail da favola, in contesti spesso fiabeschi.

Il filo rosso che lega tutto per l’aperitivo delle Feste? L’effetto-wow: antiche cabinovie che si trasformano in deliziosi salottini après-ski a St. Moritz, coktail bar effetto piste innevate nel cuore di Milano. Il trend? Nei grandi hotel sicuramente il signature cocktail natalizio firmato dai bartender in abbinamento altrettanto gourmand con il panettone. Il tè delle 5 è un classico inglese con il tocco di bollicine italiane e piccoli assaggi che richiamano i nostri classici: dal risotto ai paccheri.

Ecco, nella gallery, un percorso (da fiaba) selezionato da noi.

A tavola con i migliori sommelier d’Italia

A tavola con i migliori sommelier d'Italia

Cibo, amore e fantasia. E ovviamente vino. Ecco spiegata anche la presenza di Giani, Zappile, Brancaleoni, Romano e gli altri (inclusa la sottoscritta) invitati non solo per celebrare il decimo anniversario dell’azienda, ma anche per una verticale di Barolo Ravera, guidata dal giornalista di wine a livello internazionale Gianni Fabrizio. Il vino in questione è ottenuto da una delle zone più vocate nelle Langhe, seppur meno conosciute, Ravera appunto: nei calici le annate 2012, 2013, 2015, 2016, 2017 e la preview del 2018 (in uscita l’anno prossimo). «Il Ravera è stato il primo cru che abbiamo acquistato e ha sempre rappresentato la nostra asticella di riferimento, la nostra sfida al territorio», ha raccontato il direttore commerciale Daniele Gaia

Filari di Nebbiolo.

RobiFortunato

E, a distanza di dieci anni, si tirano le somme ma si guarda avanti: come l’acquisto di un ettaro a Cerretta, nel Comune di Serralunga d’Alba, un investimento portato avanti con l’intento di implementare ulteriormente la gamma dei Barolo con un nuovo cru. «In soli dieci anni siamo riusciti a fare il lavoro che in genere si riesce a fare nel corso di diverse generazioni», ha commentato Lekes, affiancato dall’inseparabile direttore generale Daniele Scaglia, coadiuvato – non in ultimo – dall’enologo Gabriele Adriano. Un lavoro di squadra che si racconta nei calici e che si celebra anche a tavola. 

Protagonista indiscusso il Barolo. E che sia un vino tra i più richiesti e pagati, lo confermano gli head sommelier dei più celebri ristoranti italiani. Ecco cosa ci hanno raccontato…

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