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Tortino di alici e patate: un secondo facile (ed economico!)

Tortino di alici e patate: un secondo facile (ed economico!)

Alici e patate insieme cotte nel forno con una panatura dorata. Un abbinamento da leccarsi i baffi!
Questo è un piatto che costa pochissimo perché fatto con pochi ingredienti molto economici. Solo patate e alici e poco altro ancora.
Ovviamente la freschezza del pesce fa la differenza, quindi sceglietelo con cura nella vostra pescheria di fiducia.
Le alici costano così poco e sono talmente facili da reperire che non vale la pena scegliere quelle surgelate.

Come pulire le alici

Anche se non siete molto abili nella preparazione di piatti a base di pesce, non preoccupatevi perchè le alici sono molto facili da lavorare.
Basta staccare la testa con le mani, quindi con il pollice tirare via la lisca e le interiora, infine, sciacquare molto bene sotto un getto di acqua fredda.
Le alici sono buonissime sia infarinate e fritte in abbondante olio bollente, sia semplicemente cotte in forno con pan grattato e prezzemolo.

Come pulire le acciughe
Come pulire le acciughe
Come pulire le acciughe
Come pulire le acciughe
Come pulire le acciughe

La ricetta del tortino di patate e alici

Con le alici, insieme alle patate, si può realizzare questo tortino, perfetto da portare a tavola se avete ospiti perché è molto bello da presentare. Per prepararlo, per prima cosa bollite le patate con la buccia.
Schiacciatele con un passapatate e conditele con un uovo, parmigiano grattugiato, prezzemolo tritato, sale e pepe. Se volete aggiungete anche uno spicchio di aglio schiacciato.
Imburrate degli stampini monoporzione di alluminio e poi spolverizzate con del pangrattato.
Foderate gli stampini con le alici ben pulite disponendole ordinatamente sul fondo e sui bordi.
Aggiungete al centro di ogni stampino il composto di patate e chiudete con altre alici.
Condite con un filo di olio evo e cuocete a 200° per circa 20 minuti.
Servite i tortini caldi dopo averli estratti dagli stampini e accompagnateli con verdure grigliate o con un sughetto di pomodorini.

Ricerche frequenti:

Sul lago d’Orta: alta cucina, relax ed escursioni

Sul lago d'Orta: alta cucina, relax ed escursioni

Una romantica fuga al lago che diventa una scoperta enogastronomica del territorio

Da sempre gli italiani, per le vacanze, preferiscono il mare o la montagna, non considerando i laghi come meta per le escursioni.
In Piemonte c’è una piccola perla, che molti ci invidiano, il lago d’Orta. A poco più di un’ora di auto da Milano e Torino, meta preferita più dai turisti stranieri (francesi e svizzeri in testa) che da quelli nostrani. Svizzeri e tedeschi qui hanno acquistato molte delle belle ville che vediamo sulle sponde del lago, seconde case con vista su uno degli specchi d’acqua più romantici del mondo, con al centro l’isola di San Giulio.

Pella

Se Orta San Giulio è la cittadina più famosa e conosciuta, la più vivace è Pella con il suo borgo, che regala momenti di vera tranquillità: il canto degli uccellini all’alba, la vista delle barche a vela che veleggiano pacifiche nella sponda più tranquilla e silenziosa del lago, quella a ovest.
A Pella troviamo un piccolo hotel che è una vera bomboniera, premiato nel 2019 da Condé Nast Johansens come Best WaterSide Hotel 2020, Casa Fantini: solo 11 camere, un mix di oggetti d’epoca e high tech, un giardino rigoglioso e una piscina con cascata fanno di casa Fantini la meta perfetta per un soggiorno all’insegna del relax, del benessere e dell’alta cucina.

Il resident chef Paolo Bullone, vercellese di origine, nasce in una famiglia di agricoltori: sia la nonna che la bisnonna allevavano animali da cortile e gestivano l’orto. Lo chef è cresciuto con l’idea della materia prima, della cura e della qualità in ogni prodotto. La naturalezza che ha segnato la sua cucina, qualcosa che non ha dovuto imparare, ma che è nel suo Dna.
È una persona molto curiosa, ama andare alla ricerca delle eccellenze, assaggia sempre un prodotto prima di proporlo, ama il confronto con i colleghi. Per questa ragione, durante i periodi di chiusura del ristorante, viaggia alla ricerca di tecniche e piatti sempre nuovi e nuovi stimoli.

Tecnica, conoscenza della materia prima e profondo studio della tradizione sono i segreti di Paolo Bullone.
Anche se lui preferisce pensare alla cucina – e al ristorante – di Casa Fantini come a un esclusivo angolo cocoon, dove gli ospiti devono sentirsi prima di tutto a proprio agio, come a casa. Molto spesso i menu e i piatti vengono creati seguendo le esigenze dei clienti, assecondando i loro gusti. Un servizio tailor made a tutti gli effetti. Questo accade anche per il menu degustazione di 7 portate. È possibile pranzare o cenare alla carta, nella grande lounge situata al piano terra della struttura, oppure a bordo piscina o accanto al giardino.

Sul sito di Casa Fantini sono elencate le offerte e alcuni speciali pacchetti soggiorno, adattabili alle proprie esigenze.

Le escursioni

Visita all’Isola di San Giulio e alla basilica, che contiene affreschi e opere d’arte di diverse epoche. Da non perdere l’antichissimo Ambone romanico (pulpito per la proclamazione del Vangelo, secolo XII) uno dei pochi, in tutto il mondo, a essere rimasto integro; per questo è oggetto di ricerca per moltissimi studiosi che arrivando sull’isola da ogni parte del globo.

Una passeggiata lungo tutta l’isola vi permetterà di ammirare le sponde del lago da una differente angolatura.
L’isola è abitata, durante l’anno, dalle Suore del Convento Isola di San Giulio e da due persone che risiedono qui. Nei mesi estivi si popola di turisti e dei proprietari delle ville.
In una delle ville dell’isola di San Giulio hanno girato, nel 2016, il film “La corrispondenza” di Giuseppe Tornatore, con Jeremy Irons tra i protagonisti.

I prodotti monastici del Monastero di Germagno (VB), costruzione situata sulle pendici del monte Massone e che si sporge come un balcone naturale sul lago d’Orta. Qui producono miele, confetture, marmellate e alcuni alcolici, tutti fatti a mano dai monaci.
I monaci hanno recuperato e bonificato antichi terrazzamenti, dove coltivano frutti di sottobosco e frutta.
Per contattare il Monastero: monastero@monasterogermagno.it

Vini

Boca D.o.c
È la zona viticola più a nord-est e più alta del Piemonte (420-520 m).
Si trova in provincia di Novara, tra la Valsesia e il lago d’Orta.
Per scoprire questo raro vino e il suo terroir, prenotate una visita in cantina con degustazione.
Tra i produttori: Silvia Barbaglia, Cantine del Castello e Le Piane, che propongono ottimi prodotti sul territorio, Boca Doc ma non solo.

Il riso con il cavolfiore: un piatto unico ed equilibrato

Il riso con il cavolfiore: un piatto unico ed equilibrato

Prepariamo il riso con il cavolfiore, un primo piatto unico e ricco di nutrienti, che aiuta il nostro corpo a fare il pieno di minerali e antiossidanti, utili per combattere il naturale invecchiamento cellulare e rallentare l’ossidazione

Lo stare in casa senza poter svolgere attività fisica all’aperto o in una palestra, come era nostra abitudine fare sino a poche settimane fa, ci obbliga a ridurre le calorie quotidiane, per evitare di accumulare sgradevoli chili di troppo. Per questo vi suggeriamo una ricetta facile da preparare, con poche calorie, che possa essere un piatto unico gustoso e saziante allo stesso tempo: il riso con il cavolfiore, un connubio di cereali e verdure, perfetto per una alimentazione sana e senza troppi grassi.

Il cavolfiore, tutte le proprietà

Questo ortaggio appartiene alla famiglia delle crucifere ed è ricco di sali minerali, tra cui potassio, fosforo, calcio e magnesio, utili, tra le altre cose, a regolare la pressione sanguigna e il sistema nervoso. Oltre a ciò, il cavolfiore è fonte di vitamina A e C, che intervengono a rinforzare il sistema immunitario e a rallentare l’invecchiamento cellulare. L’ortaggio vanta poi proprietà antitumorali e depuranti per il fegato, oltreché antinfiammatorie. Un alimento insomma che dovremmo sempre avere sulle nostre tavole!

La curcuma nel riso con il cavolfiore

In questa ricetta del riso con il cavolfiore si può aggiungere una spezia, la curcuma, che deriva da una pianta che viene dall’Asia meridionale, la cui radice, gialla o arancione, è la parte che viene utilizzata come colorante o come spezia. Il principio attivo più importante della curcuma è la curcumina, nota per le sue proprietà antitumorali, in quanto riduce i processi infiammatori che si possono sviluppare nell’organismo. La curcuma in cucina è l’ingrediente principale del curry indiano e viene utilizzata come spezia su carne, pesce, sulle verdure o sui cereali, specialmente sul riso, cui regala un gusto più rotondo. In questo piatto poi, si sposa benissimo anche con il cavolfiore.

La ricetta del riso con il cavolfiore

Per preparare questo piatto vi serviranno 320 g di riso Carnaroli, 1/2 cavolfiore, 1 spicchio di aglio, 1/2 bicchiere di vino bianco, 50 g burro, parmigiano reggiano, olio extravergine di oliva, 2 l brodo vegetale e della curcuma (facoltativa).

Per prima cosa riducete il cavolfiore in tante cimette, lavatele e tenetele da parte. In una padella mettete un filo di olio, l’aglio sbucciato e fatelo rosolare. Quando sarà pronto, levatelo. Aggiungete poi le cimette di cavolfiore e fatele rosolare qualche minuto. Unite il riso, fatelo tostare due minuti e poi mettete il vino. Una volta che sarà evaporato, aggiungete qualche mestolo di brodo caldo, poco alla volta, sino a che il riso non sarà pronto. Ci vorranno circa 16 minuti. Alla fine, se vi piace, aggiungete la curcuma. Una volta pronto il riso, lasciatelo mantecare con il parmigiano e poi servite.

Copertina

 

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