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Come tagliare una cipolla senza piangere

La Cucina Italiana

Vi sarà sicuramente successo: iniziate a fare il soffritto e al taglio della cipolla iniziate a lacrimare. Piuttosto fastidioso. Sapete che si può tagliare una cipolla senza piangere? E senza strani stratagemmi. Come? Ce lo spiega lo chef Davide Negri. Ma prima, vi siete mai chiesti perché le cipolle fanno piangere?

Perché le cipolle fanno piangere?

Ogni varietà di piante sulla Terra ha sviluppato le proprie tattiche di difesa contro predatori e malattie. Per una pianta, danni a tessuti cruciali come radici o foglie possono portare alla morte.

Poiché le piante non hanno la capacità di sfuggire ai predatori hanno sviluppato la loro strategia difensiva, che si basa sulla produzione e l’accumulo di sostanze tossiche, irritanti o sgradevoli per migliorare le probabilità di sopravvivenza.

In particolare, le cipolle assorbono zolfo dal terreno e lo utilizzano per sintetizzare acido solfenico, che si accumula nei bulbi sotterranei. Quando il bulbo viene tagliato, le cellule si rompono, e gli enzimi entrano in azione rilasciando propantial-S-ossido, un gas irritante.

Il propantial-S-ossido, a contatto con il liquido che protegge i nostri occhi, si trasforma in acido solforico, una sostanza più pericolosa. A nostra volta, come le piante, anche noi mettiamo in atto il nostro meccanismo di difesa, che consiste nel lacrimare per diluire l’acido solforico, sostanza irritante.

Come tagliare una cipolla senza piangere?

Eccoci arrivati al dunque: dovete tagliare una cipolla, ma volete evitare quella fastidiosa lacrimazione. La soluzione è in questo video in cui lo chef Davide Negri ci insegna come usare un coltello su una cipolla senza “piangere“. Innanzitutto si deve impugnare il coltello sull’elsa, tenere le punta delle dita all’interno e le nocche ad angolo retto. Una volta sbucciata, la cipolla si taglia a metà, poi in verticale, poi in orizzontale a ventaglio e infine in tanti piccoli cubetti.  E il gioco è fatto… senza lacrime!

Come tagliare una cipolla senza piangere

17 buoni propositi sostenibili, raccontati dalla FAO

La Cucina Italiana

17 buoni propositi per l’anno nuovo? Ce li dice la FAO. Passate le festività natalizie, è il momento ideale per riflettere sui nostri comportamenti e le nostre abitudini, proponendoci di rendere il 2024 più sostenibile e inclusivo. E questo significa anche contribuire a realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) allo scopo di costruire un futuro migliore per tutti.

La sostenibilità, intesa in senso ampio, abbraccia la necessità di garantire lavoro dignitoso, pari opportunità, salute, istruzione e una qualità di vita vibrante. Pertanto, iniziamo l’anno nuovo con l’obiettivo di coltivare un cambiamento positivo nei vari aspetti della nostra vita.

17 SDG uguale 17 buoni propositi per un 2024 sostenibile

Mettere gli altri al primo posto (SDG 1)

Dedichiamoci al volontariato presso cucine locali o rifugi per senzatetto. In questo modo contribuiamo a contrastare l’estrema povertà e assicuriamo che nessuno si senta escluso o dimenticato.

Attenzione al cibo! (SDG 2)

Riduciamo gli sprechi alimentari e scegliamo cibi locali, di stagione e sostenibili. Doniamo generosamente aiuti alimentari, contribuendo a contrastare la fame che affligge ancora milioni di persone in tutto il mondo.

Condurre uno stile di vita sano (SDG 3)

Introduciamo nella nostra dieta cibi nutrienti e abituiamoci a fare regolari esercizi fisici, perché fare ciò permette di promuovere la salute individuale e collettiva. Resistiamo all’impulso di eccessi alimentari, iniziando l’anno con buone abitudini.

Regalare o donare un libro (SDG 4)

Promuoviamo l’istruzione donando libri o materiale scolastico, contribuendo così a garantire un futuro migliore per i bambini e le comunità meno fortunate.

Sostenere le altre donne (SDG 5)

Celebriamo e sosteniamo le donne nella nostra vita, promuovendo l’uguaglianza di genere. In questo nuovo anno, incoraggiamo le donne a perseguire le proprie ambizioni e a essere leader nella comunità.

Ridurre il consumo di acqua (SDG 6)

Prendiamo coscienza dell’importanza dell’acqua e impegniamoci a ridurne lo spreco. Piccoli gesti come chiudere il rubinetto mentre laviamo i piatti fanno la differenza.

Ridurre il consumo di energia (SDG 7)

Utilizziamo lampadine a basso consumo energetico e prendiamo in seria considerazione l’idea di approvvigionarci da fonti energetiche rinnovabili. Spegniamo le luci quando non sono necessarie e valutiamo la possibilità di fare uso di pannelli solari.

Fare acquisti presso aziende socialmente responsabili (SDG 8)

Supportiamo aziende con reputazione di condizioni di lavoro etiche, promuovendo una crescita economica equa e sostenibile.

Siate innovativi (SDG 9)

Abbracciamo pratiche e tecnologie innovative, diffondendo la conoscenza di soluzioni sostenibili attraverso i social media.

Essere consapevoli delle disuguaglianze (SDG 10)

Informiamoci sulle disuguaglianze nella nostra comunità e affrontiamole partecipando a iniziative di volontariato e donazione.

Sostenere una città sostenibile (SDG 11)

Appoggiamo l’idea di città sostenibili, partecipando a iniziative locali e dialogando con i consigli comunali per una pianificazione urbana responsabile.

Adottare uno stile di vita a basso contenuto di rifiuti (SDG 12)

Ridurre, riutilizzare e riciclare diventano mantra quotidiani. Scegliamo prodotti a basso impatto ambientale e sosteniamo marchi responsabili.

Siate consapevoli del clima (SDG 13)

Rendiamo consapevoli le nostre scelte alimentari e di acquisto per ridurre l’impatto ambientale, abbassando così la nostra impronta di carbonio.

Mantenere puliti parchi e terreni (SDG 15)

Liberiamoci dei rifiuti in modo responsabile, evitando la contaminazione chimica di terreni e acqua.

Promuovere l’inclusione e il rispetto (SDG 16)

Approfondiamo la nostra conoscenza sulle diverse tradizioni religiose e le festività, promuovendo un mondo rispettoso delle differenze.

Condividere ciò che avete imparato (SDG 17)

Condividiamo la consapevolezza e sosteniamo iniziative locali per lo sviluppo sostenibile, contribuendo a diffondere la voce della comunità.

Questi buoni propositi non devono essere solo un impegno di gennaio, ma il punto di partenza per un anno intero di azioni positive. Lavoriamo insieme per un futuro sostenibile, alimentato dall’inclusione, dalla consapevolezza e dalla responsabilità verso il nostro pianeta e le generazioni future.

Fonte FAO

Sfizi fritti: 30 ricette, dalle montanarine alle olive ascolane

Sfizi fritti: 30 ricette, dalle montanarine alle olive ascolane

Gli sfizi fritti sono sempre una buona idea per un aperitivo casalingo o un antipasto perché, si sa, a una buona frittura in pochi sanno resistere e già solo a sentire il profumo nell’aria viene l’acquolina in bocca. E poi i fritti sfiziosi sono informali, si possono gustare con le mani, rilassano l’atmosfera e mettono allegria a tutti.

I consigli per friggere bene

Per friggere a regola d’arte l’olio deve essere quello giusto, i migliori sono l’olio extravergine di oliva, l’olio di arachide e l’olio di girasole. La temperatura dell’olio deve essere elevata, ma senza superare il punto di fumo. È bene mantenere l’olio sempre a temperatura costante e friggere pochi pezzi alla volta. L’olio non deve essere riutilizzato per più fritture e, infine, si consiglia di scolare subito il fritto e adagiarlo su carta assorbente. Per approfondire questi consigli leggete I nostri trucchi per una frittura croccante.

Sfizi fritti: le tipicità regionali

Quali sono i fritti più sfiziosi che si possono preparare per gli ospiti o, semplicemente, per soddisfare la nostra voglia di fritto? A noi vengono in mente per primi gli street food e i cibi che caratterizzano le diverse regioni d’Italia come la Mozzarella in carrozza e le Montanarine (pizze fritte piccole e tonde) della Campania, le Olive fritte all’ascolana delle Marche, gli Arancini di riso al ragù della Sicilia, i Supplì alla romana del Lazio, i Panzerotti e le Pettole pugliesi, le Zeppole salate della Calabria, i Mondeghili milanesi, il Cavolfiore fritto marchigiano, il Baccalà fritto in pastella conteso tra Napoli e Roma.

Crocchette e bastoncini

Come non pensare poi a crocchette e bastoncini che piacciono tanto ai bambini, ma non solo. Preparateli con queste ricette: Crocchette di patate con cuore filante, Crocchette di patate e baccalà, Bastoncini di merluzzo.

Fritti sfiziosi: le nostre ricette

Per dare un twist ai classici sfizi fritti e rendere le preparazioni più originali si può cambiare qualche ingrediente o aggiungere, per esempio, una maionese aromatica di accompagnamento. Ecco qualche idea: Olive all’ascolana di mare, Mondeghili con maionese all’arancia, Carciofi fritti con maionese alla bottarga, Supplì di riso e cozze e maionese allo zenzero, Zeppole con alghe e gamberoni, Chips di patate e pesciolini, Fish & chips all’italiana, Ortaggi in pastella conditi all’italiana.

E poi ancora: Arancina di riso con ragù di triglia e finocchietto selvatico, Frittelle di pasta stracotta con tre sughi classici, Frittelle verdi con fonduta di bitto, Fritto di calamaretti spillo e maionese leggera all’arancia, Calamari fritti con salsa di zucca piccante, Tris di crocchette, Pizza fritta, con prosciutto e squacquerone, Frittelle salate e salumi.

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