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Gragnano Città della Pasta 2023, un grande successo per tutti

Gragnano Città della Pasta 2023, un grande successo per tutti

Con oltre 30mila visitatori e 15mila porzioni di pasta distribuite, si è conclusa con grande successo la 21° edizione di Gragnano Città della Pasta, la tre giorni gastronomica andata in scena a Gragnano (Napoli) dall’8 al 10 settembre, organizzata e promossa dal Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP con la collaborazione del Comune di Gragnano e della Regione Campania.

Gragnano Città Della Pasta: la 21° edizione in numeri

Non solo i 30mila visitatori e le 15mila porzioni di pasta distribuite. Sono stati 14 gli chef all’opera, 7 le postazioni di cucina on the road, 3 showcooking con Angelo Mattia Tramontano, I
primi d’Italia, Antonio Ciotola, 14 ricette eseguite, 5 convegni, oltre 50 live show e spettacoli itineranti diversi ogni sera, 14 portoni aperti, il laboratorio ludico creativo con oltre 220 bambini coinvolti. Questi sono solo alcuni dei numeri registrati alla 21esima edizione della manifestazione inaugurata venerdì 8 settembre alla presenza del Presidente del Consorzio, Massimo Menna, del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e del Sindaco di Gragnano, Aniello D’Auria, con il tradizionale “Taglio degli Spaghetti”.

Un importante premio per la nostra direttrice

Durante la kermesse è stato consegnato il Premio “Gragnano Città della Pasta” 2° edizione – istituito dal Comune di Gragnano – alla nostra direttrice Maddalena Fossati Dondero: grazie al suo lavoro con La Cucina Italiana, infatti, porta avanti il valore identitario della Cucina Italiana in maniera inclusiva, trasversale e globale. Non solo. Il Sindaco del Comune di Gragnano Aniello D’Auria, come segno di benvenuto e riconoscimento, ha consegnato le chiavi della città al noto regista, sceneggiatore e scrittore Ferzan Ozpetek che, domenica 10 settembre, è stato protagonista dell’incontro “A Tavola con Ozpetek” moderato da Monica Caradonna, giornalista, inviata Rai e conduttrice di Linea Verde Life.

10 anni di IGP

“Gragnano Città della Pasta” 2023 ha celebrato anche l’importante traguardo del decennale dall’ottenimento del marchio di Indicazione Geografica Protetta, il primo riconoscimento comunitario di qualità assegnato alla pasta in Italia e in Europa, ed è stata l’occasione per inaugurare il Mulino Lo Monaco il cui restauro è stato realizzato dal Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari “Alfonso Maria Di Nola” con l’importante contributo del Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP.

Importante anche la partecipazione a Gragnano Città della Pasta dei prestigiosi Consorzi Nazionali (Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP, Consorzio Ricotta di Bufala Campana DOP, Consorzio del Pomodoro San Marzano DOP, Consorzio Tutela Grana Padano DOP, Consorzio per la tutela del Pecorino Romano DOP, Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, Aprol Campania Società cooperativa Agricola) che, provenienti da diverse regioni d’Italia, hanno arricchito sinergicamente l’evento, portando le loro eccellenze e raccontando con passione e orgoglio tutto il buono del nostro Paese.

Gragnano Città della pasta, 3 giorni di festa e cultura

La Cucina Italiana

18:15 – Inaugurazione e saluti istituzionali presso il Pasta Hub Piazza Giovanni Amendola

18:30 – Consegna del premio “Gragnano Città della Pasta” 2ª Edizione

19:00 – Talk “La Cucina Italiana patrimonio di tutti: Dalla buona tavola alla candidatura UNESCO”

                 Relatori:

•  Maddalena Fossati
•  Prof. Pier Luigi Petrillo
•  Chef Marianna Vitale

20:00 – Showcooking – I Primi d’Italia

Sabato 9 Settembre

18:00 – Convegno “MUPAG: Il museo della pasta di Gragnano, un racconto, un’esperienza creativa, la ricerca, documenti”

19:00 – Convegno “10 anni di pasta IGP Gragnano. A Gragnano siamo di buona pasta. Tre elementi, un solo luogo, un’unica arte”

19:00 – Laboratorio “Un Gioiello di Pasta”
Dedicato esclusivamente ai bambini/ragazzi diversamente abili

20:00 – Showcooking

 Chef Antonio Ciotola, Taverna degli Archi – Belvedere Ostrense

Domenica 10 Settembre

18:00 – Convegno “Pasta e cinema: La pasta nel cinema, un’icona dell’Italia nel mondo. Gragnano città di pasta e cinema”

19:00 – Convegno “Progetto Alè. L’impegno di Gragnano contro il cyberbullismo”

20:00 – Showcooking
Pastry chef Angelo Mattia Tramontano

Modera: Monica Caradonna, giornalista, conduttrice televisiva ed esperta di enogastronomia.

Laboratorio Ludico – Creativo
Durante il laboratorio della durata di circa 1 ora, i bambini* realizzeranno con vari formati di pasta a loro disposizione, bracciali e collane che saranno dipinti come veri e propri gioielli da indossare. 

*Dedicato a bambini dai 5 ai 10 anni.

Per prenotare i laboratori scrivere a: casascaricacookingclass@gmail.com

19:00 – Laboratorio “Un Gioiello di Pasta”
Dedicato esclusivamente ai bambini/ragazzi diversamente abili

20:00 – Laboratorio “Un Gioiello di Pasta”

21:00 – Laboratorio “Un Gioiello di Pasta”

Panuozzo di Gragnano, il goloso panino della tradizione campana

Panuozzo di Gragnano, il goloso panino della tradizione campana

Il panuozzo di Gragnano è un panino tipico campano, caratterizzato dall’impasto della pizza, una farcitura ricca e una sorprendente lunghezza di 30 centimetri  

Quando si pensa alla Campania e alle sue specialità gastronomiche il pensiero va subito alla pizza napoletana, regina incontrastata dei piatti partenopei. Tra i tanti degni eredi della pizza classica, fatti con lo stesso impasto ma contraddistinti da forme e condimenti diversi, ce n’è uno davvero speciale, ovvero il panuozzo di Gragnano. Questa sorta di pizza-panino, simile al saltimbocca ma dalle dimensioni molto più grandi, il panuozzo è un prodotto tipico del comune di Gragnano (Napoli) dove è stato inventato agli inizi degli anni 80 nella storica Pizzeria Mascolo.

La storia del mitico “panino-pizza” di Gragnano

Sebbene la ricetta di questo panino, lunghissimo, soffice e goloso, sia stata imitata e replicata in molte pizzerie della Campania e perfino in altre zone d’Italia, il vero panuozzo, come abbiamo visto, è quello della Pizzeria Mascolo. La sua invenzione risale al 1982, anno in cui il pizzaiolo Giuseppe Mascolo ebbe l’intuizione di dare vita a questa originale alternativa alla pizza. Poi, di lì a poco, migliorata e brevettata. L’impasto della pizza viene modellato a forma di panino della lunghezza è di circa 25-30 centimetri, infornato per mezz’ora, poi riempito con un’abbondante farcia e infornato nuovamente per qualche minuto. Il risultato è un panino dall’impasto soffice e leggero e dal ripieno ricco, filante e irresistibile. Il panuozzo, una volta pronto, viene servito ai tavoli, tagliato eventualmente in due o quattro parti su richiesta, oppure ordinato per il take away, in versione street food. A rendere speciale il panino, però, non sono solo il formato e il procedimento di preparazione, ma anche e soprattutto gli ingredienti utilizzati, tutti locali e di primissima qualità.

Solo prodotti freschi, locali e genuini per il panuozzo autentico

Va detto innanzitutto che i gusti disponibili presso la Pizzeria Mascolo sono tanti e tutti personalizzabili. Fra i più amati ci sono quello “storico” con pancetta e mozzarella, ma anche quello classico con prosciutto e mozzarella, quello intramontabile con salsiccia e friarielli e il “Tommaso”, uno dei più gettonati, riempito con mozzarella, pancetta, funghi champignon e salsa piccante.

Quasi tutti i prodotti utilizzati sono eccellenze DOP e IGP dei Monti Lattari, e in particolare gli affettati, i latticini e le verdure. Fra gli altri ingredienti tipici e di qualità impiegati troviamo anche le farine per l’impasto e la nota acqua della falda acquifera locale, utilizzata pure per la produzione della pasta di Gragnano IGP.

Insomma, se volete provare una sfiziosa ed economica alternativa alla pizza, che abbia anche il pregio di essere una ricetta regionale di ottima qualità, il panuozzo di questa mitica pizzeria a gestione familiare potrebbe davvero fare al caso vostro.

Foto: Panuozzo di Gragnano Wikipedia.

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