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Pasticcerie senza glutine: gli indirizzi per celiaci a Milano

Pasticcerie senza glutine: gli indirizzi per celiaci a Milano

Croissant, pasticcini, torte, lievitati dolci e salati: le pasticcerie a Milano dove comprare pane e dolci artigianali senza glutine e adatti ai celiaci. E trovare persino sfogliatelle e cassate siciliane

Le pasticcerie e i locali specializzati in prodotti senza glutine sono in aumento; fortunatamente per i celiaci di Milano che finalmente possono trovare prodotti adatti a loro. L’epoca dei dolci industriali da comprare in farmacia è quindi finita, e si possono trovare ottime pasticcerie dove comprare dolci, torte, pasticcini, pane, lievitati rigorosamente senza glutine e adatti ai celiaci. Dove fanno persino le sfogliatelle o le cassate siciliane: ovviamente gluten free.

Perché senza glutine non è facile

Il glutine è una proteina, la sua particolarità è di riuscire a creare nella fase di impasto una maglia detta per l’appunto glutinica che trattiene acqua e grassi al suo interno e rende lavorabili impasti molto idratati coesi. Gli alveoli e il volume di un panettone o la struttura di una sfoglia così come di pane e altri lievitati si sviluppano grazie al glutine. Eliminarlo non è quindi tecnicamente così facile e per creare un’intera gamma di dolci per aprire una pasticceria gluten free bisogna rivoluzionare del tutto il proprio modo di lavorare e usare nuove tecniche e ingredienti per gli impasti dei dolci. Non è un lavoro da poco.

Un conto è servire dolci che non prevedono glutine nella ricetta, come una meringa, un conto è riuscire a ricreare la sofficità di una torta senza poter usare la farina di grano. Spesso si usano come sostituti farine di altri cereali e proteine dei legumi, ma per ritrovare la stessa esperienza in un croissant senza glutine i tentativi da fare sono davvero numerosi (e anche i fallimenti).

I dolci in fondo sono un piacere, e se non sono buoni… che piacere è?

In questi anni il mondo gluten free è cresciuto molto, certamente adesso le diagnosi sono più semplici e veloci. C’è poi il disturbo chiamato sensibilità al glutine non celiaca, che è oggetto di ricerca ed è ancora di difficile definizione e diagnosi. Sta di fatto che, un po’ per moda, un po’ per ipocondria, il senza glutine è esploso. In tanti si sono lanciati nel business, ma non tutti riescono affettivamente a soddisfare davvero delle esigenze nutrizionali e al tempo stesso gastronomiche: i dolci in fondo sono un piacere, e se non sono buoni… che piacere è?

Queste pasticcerie che abbiamo selezionato non sopravvivono per moda, tutt’altro, poiché la qualità dei dolci è spesso indistinguibile da quella di una pasticceria classica e il livello è comunque assolutamente soddisfacente. Per dolci senza glutine e per celiaci che non fanno rimpiangere la pasticceria classica.

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Testo a cura di Jacopo Giavara, Margo Schachter

Mangiare all’aperto a Milano: indirizzi da non perdere

Mangiare all'aperto a Milano: indirizzi da non perdere

Giardini segreti, dehors, terrazze e magiche fughe dalla città (senza dover uscirne): ecco i ristoranti all’aperto a Milano da non perdere

Con le temperature della bella stagione anche a settembre si può tranquillamente mangiare all’aperto. In seguito all’emergenza sanitaria molti locali hanno allestito nuovi dehors per ospitare i clienti rispettando le regole previste, ma non mancano i ristoranti che già possedevano un giardino nascosto fra i quartieri di Milano, luoghi meravigliosi per trascorrere piacevoli ore in compagnia.

Ecco allora alcuni consigli per mangiare all’aperto a Milano, dai ristoranti gourmet a quelli più conviviali. Ce n’è per tutti i gusti!

Eataly All’aperto

Eataly All’aperto, il ristorante all’aperto in Piazza XXV Aprile di Eataly Milano Smeraldo, è aperto tutta la settimana, dalla colazione alla cena. Da non perdere la pizza al padellino, proposta con diversi tipi di impasto e farciture golose, le farinate, le patate croccanti di Avezzano e il mitico tiramisù firmato Eataly. Ce n’è per tutti i gusti anche per il brindisi, con una vasta selezione di birre artigianali, cocktail, gin e vini della cantina di Eataly Smeraldo.

Voce Aimo e Nadia

Nel cuore di Milano si cela uno dei giardini storici più belli d’Italia: il Giardino di Alessandro Manzoni. Aperto a pranzo e cena, fra magnolie e opere d’arte, il ristorante VOCE è situato all’interno dei palazzi storici del Museo delle Gallerie d’Italia: la cucina si intreccia all’arte grazie agli chef Dario Pisani e Alessandro Laganà, con una proposta gourmet che punta a valorizzare il meglio del nostro Paese.

Seta – Mandarin Oriental

Seta di Antonio Guida, premiato con 2 stelle Michelin, accoglie gli ospiti esterni all’hotel Mandarin Oriental nel suo elegante spazio all’aperto in zona Montenapoleone (via Andegari 9), con possibilità di intravedere anche la cucina a vista del ristorante. Tre i menu degustazione che esprimono la filosofia sostenibile dello chef attraverso ingredienti di piccoli produttori.

DanielCanzian Ristorante

La terrazza del ristorante di Daniel Canzian, nel cuore di Brera, è aperta per scoprire la cucina contemporanea dello chef, basata sulla tradizione italiana, ma con uno sguardo al futuro capace di semplificarla e attualizzarla per trarne il meglio.

Carlo al Naviglio

Il bel dehors con giardino di Carlo al Naviglio è l’occasione perfetta per provare subito il nuovo progetto di Carlo Cracco. Il bistrot, in via Lodovico il Moro 117, sorge all’interno di una villa del XVII secolo e offre un menu ispirato alla tradizione gastronomica italiana, con piatti rielaborati in chiave moderna e abbinamenti originali.

Clotilde Brera

Dehors e terrazza con vista su piazza San Marco: Clotilde Brera è una location d’atmosfera perfetta, dove godersi la cucina di Domenico Della Salandra e i cocktail di Filippo Sisti.

Giacomo Milano

Gli storici ristoranti Giacomo Milano aprono i propri dehors per godersi il meglio della cucina italiana. Fra tutti, spicca la terrazza di Giacomo Arengario, il ristorante all’interno del Museo del Novecento con vista sul Duomo di Milano. Ma non mancano gli spazi all’aperto anche per il ristorante Da Giacomo, Giacomo Bistrot, il giardino di Giacomo Rosticceria e i tavolini di Giacomo Tabaccheria, ideali per l’aperitivo.

Terrazza Gallia

La cucina gourmet dei giovanissimi chef campani Vincenzo e Antonio Lebano incontra una location con vista panoramica da non perdere. Le proposte di cucina italiana contemporanea e gourmet sono create in collaborazione con i fratelli Cerea, tre stelle Michielin.

Terrazza Triennale

Le terrazze sono fra i posti più in voga per mangiare all’aperto a Milano, come quella del rooftop del Palazzo Triennale, che offre una vista mozzafiato sul Castello Sforzesco e sullo skyline della città. La sua Osteria Con Vista, guidata dallo chef Stefano Cerveni, propone una cucina semplice e contemporanea, che privilegia ingredienti di stagione e ricette della tradizione.

28 posti

La cucina d’avanguardia dello chef Marco Ambrosino in un elegante dehors al civico 1 di Via Corsico, a due passi dal Naviglio Grande, aperto a pranzo e acena. Il menu mediterraneo di 28 posti rispetta l’ambiente, la materia prima e l’equità dei processi di produzione.

Langosteria Bistrot

Fra i ristoranti con dehors a Milano, non può mancare il Bistrot di Langosteria in via Privata Bobbio 2, dove trovare pescato sempre fresco, abbinamenti stagionali e l’indimenticabile King crab alla catalana.

Ceresio7

Skyline di Milano in bella vista, terrazza con piscina, la cucina dello chef Elio Sironi e i cocktail di Guglielmo Miriello. Da Ceresio7 potrete assaporare i grandi classici della cucina italiana, godendo di una location esclusiva.

Vasiliki Kouzina

La Grecia da gustare in Via Clusone 6 grazie alla passione di Vasiliki Pierrakea: ricette tipiche mediterranee e balcaniche, preparate con materie prime di qualità e accompagnate da un’accurata selezione di vini locali. Un menu per valorizzare il meglio dei prodotti greci, andando oltre i piatti più sdoganati.

Osteria Memà

L’osteria, situata in via Pietro Crespi 14 (zona NoLo), si ispira alla Sicilia sia negli ingredienti del menu che nella proposta drink: dalla caponata di melanzane alle sarde a beccafico, fino al pane cunzato (il pane condito della tradizione siciliana) e agli immancabili cannoli.
Memà è anche cafè (in largo Fra Paolo Bellintani, Porta Venezia): un ampio dehors ideale per un aperitivo a base di cocktail originali e buon cibo.

Mare Culturale Urbano

Nato in via Giuseppe Gabetti 15, Mare Culturale Urbano è un centro culturale con un ricco palinsesto di attività, ma anche un luogo per mangiare insieme all’aperto. La Cascina Torrette propone piatti della tradizione italiana, dalla pasta fresca alla pizza napoletana. Inoltre, Mare Culturale Urbano promuove altri quartieri non centrali di Milano con i nuovi food hub in Cascina Merlata e in Canottieri San Cristoforo.

Al Garghet

Trattoria di cucina tipica milanese con giardino e terrazza, in via Selvanesco 36. Solo ingredienti naturali per un menu tutto dedicato alla tradizione: risotto alla milanese, tagliolini al tartufo, orecchia d’elefante, vitello tonnato e mondeghili sono alcuni dei piatti che potete trovare da Al Garghet.

Particolare Milano

Un giardino segreto in Porta Romana, dove immergersi nel verde e lasciarsi conquistare dai menu stagionali, sempre in trasformazione e ricchi di abbinamenti originali. La filosofia dello chef Andrea Cutillo, attentissima alla filiera delle materie prime, si respira anche nella splendida location: Particolare Milano è plastic free e utilizza solo energie da fonti rinnovabili. Alla cucina gourmet di Particolare Milano si accompagna anche l’esperienza del maitre e sommelier Luca Beretta e del manager Mino Traversi.

Finger’s

In Via Keplero 2 si cela un imperdibile giardino zen. Finger’s vede protagonista la cucina giapponese creativa di Roberto Okabe. Sushi, sashimi, tempura e tanti altri piatti iconici incontrano in un equilibrio perfetto gli ingredienti italiani più amati, come la burrata, l’olio extravergine d’oliva e il tonno.

Motelombroso

Cibo, vino, otium. Tre parole per descrivere questo spazio alle porte di Milano, un’ex casa cantoniera con giardino risalente alla fine dell’800 e ubicata sul Naviglio Pavese (per la precisione, su Alzaia Naviglio Pavese 254). Motelombroso è luogo dove rilassarsi e dedicarsi alla buona cucina di Alessandra Straccamore e Matteo Mazza, attraverso un’accurata selezione di materie prime provenienti da piccoli artigiani italiani.

Acquacheta

Come sentirsi in gira fuori porta restando a Milano: Acquacheta è un ristorante con braceria, che propone una cucina stagionale ispirata principalmente alla tradizione toscana, dai pici al ragù alla Fiorentina, da assaporare nel delizioso giardino.

Gelsomina

Da Pasticceria Gelsomina non si fa solo colazione e merenda con gli iconici maritozzi: nei dehors di via Fiamma 2 il pranzo è dedicato alla cucina del Sud: arancini, panzanella con frisella pugliese, mozzarella di bufala campana DOP, fiori di zucca fritti in pastella e deliziose polpette.

Tàscaro

Tàscaro è il primo bacaro a Milano in via Thaon di Revel a Isola, dove godersi un piacevole aperitivo a base di “cicchetti” veneziani, come il baccalà mantecato e le sarde in saor, sorseggiando Spritz in più versioni.

Un posto a Milano

Situato nella Cascina Cuccagna, spazio agricolo in centro a Milano (zona Porta Romana), Un posto a Milano propone una cucina tutta dedicata alla tradizione italiana e a materie prime biologiche. Per questo il menu del pranzo cambia ogni giorno a seconda della disponibilità e della stagionalità, mentre a cena e nel weekend si può ordinare alla carta dal menu dello chef Nicola Cavallaro. Non manca la possibilità di fare colazione al bar oppure di godersi un aperitivo o un brunch.

Al Mercato Steaks & Burgers

Un nuovo dehors, aperto a pranzo e a cena, affacciato su Corso Venezia 18. Se siete amanti della carne, questo è il posto per voi: la cucina di Eugenio Ronconi nobilita e declina la tradizione delle steakhouse americane in due proposte, ovvero “Steaks e “Burgers”, con una parte del menu dedicata alle verdure di stagione e ai contorni cotti con la brace.

Cocciuto

Pizza all’aperto per i tre locali di Cocciuto, in via Bergognone, corso Lodi e via Melzo). Pizze soffici e abbinamenti stagionali, ma anche piatti sfiziosi come i calamari fritti accompagnati da maionese al mango e i “cocciutelli”, ciambelline di pasta fritta accompagnate da salse gustose.

Alfresco

Cucina italiana in un’oasi verde in Via Savona 50. Il menu attraversa il meglio della tradizione del nostro Paese, con grande cura verso gli ingredienti: tartare di Fassona Piemontese, tonnarelli cacio e pepe e costoletta alla milanese sono solo alcuni dei piatti che è possibile gustare nel meraviglioso giardino di Alfresco.

Lù Bar

Nato come street food in Sicilia, Lù Bar si trova negli spazi della Galleria d’Arte Moderna, in via Palestro 16. Immersi nel giardino della Villa Reale, potrete mangiare piatti ispirati alla tradizione siciliana rivisitati in chiave moderna, dagli arancini mignon alle tartare di pesce. E perché non fermarsi per una fresca granita pomeridiana?

Erba Brusca

Un vero e proprio “orto con cucina” sul Naviglio Pavese, dove la chef Alice Delcourt spazia fra selvaggina, pesce sostenibile e ovviamente verdure e ortaggi di stagione. Un luogo per riconnettersi con la natura a pochi passi dal centro di Milano. Per ora aperto solo nel weekend, eventuali aggiornamenti su Facebook.

Giolina – Mio Cugino Alfredo

Nel dehors di via Bellotti 6, la pizzeria Giolina si arricchisce con gli hamburger di Mio Cugino Alfredo: le materie prime selezionate entrano nei bun artigianali, sempre accompagnati da chips homemade. A partire dagli abbinamenti più classici fino a quelli ispirati alla cucina meridionale, proprio come nel caso della pizza (imperdibile per gli amanti dei cornicioni alti).

Capoverde Ristorante – Gustoso e Solidale

Mangiare all’aperto circondati da fiori colorati e piante tropicali è possibile: Capoverde è un fioraio, ma anche un ristorante. Qui potrete consumare un pasto genuino, accomodati ai tavoli della storica serra in via Leoncavallo 16: dalla pizza ai primi e secondi piatti preparati con i prodotti di selezionate aziende agricole.

Quore Italiano

L’elegante dehors di Quore Italiano in Via Vincenzo Capelli 2, ai piedi dei grattacieli di Piazza Gae Aulenti, è l’ideale per un pranzo di lavoro o una cena fra amici. Francesco De Marco e Tymur Isayev hanno ideato un nuovo menu estivo per celebrare la tradizione regionale italiana: pasta fresca alla norma, alla carbonara o all’amatriciana, gnocco fritto accompagnato da salumi di Parma e pizze condite con gli ingredienti di piccoli produttori italiani.

God Save the Food

Ricche insalate, gustosi wok, ma anche pizze e focacce: i piatti healthy di God Save the Food si possono ordinare nei dehors in Piazza del Carmine, via Tortona e viale Piave. Aperto a partire dalla colazione fino alla cena.

El galet

Cucina casereccia, musica e convivialità. Uno cortile all’aperto dove la tradizione lombarda fa da regina: polenta artigianale, orecchia di elefante, panini e il mitico galletto Vallespluga alla griglia. El galet è in Via Privata Taverna 2.

Balera dell’Ortica

Cucina semplice e casalinga in una location affascinante nel quartiere Ortica, in via Amadeo 78. Qui potrete trovare tradizionali della cucina abruzzese, come le pallotte cacio e ova e gli arrosticini, in attesa di poter ballare liscio e boogie woogie.

Spirit de Milan

In via Bovisasca 59 risuona lo swing di Spirit de Milan, luogo ideale per un aperitivo in compagnia o per una cena alla Fabbrica della Sgagnosa, ristorante che propone la cucina di casa della tradizione lombarda, utilizzando prodotti della regione a km 0.

Guarda le foto dei ristoranti dove mangiare all’aperto a Milano nella gallery in alto. Non vi resta che prenotare!

Agriturismo e non solo: 20 indirizzi in Italia

Agriturismo e non solo: 20 indirizzi in Italia

Tra ulivi e vigneti, nell’hortus conclusus, in fattoria. La vacanza ideale è in un’azienda agricola, meglio se biologica e con piscina. Venti indirizzi in tutta Italia

Di una cosa siamo certi, anche senza consultare le ricerche che, tra l’altro, confermano un sentimento comune: dopo mesi di lockdown e coprifuochi, abbiamo bisogno di stare nella natura. Ma anche di evitare i luoghi affollati e di mantenere le distanze di sicurezza. Pensando alle prossime e imminenti vacanze (ci auguriamo!), basta un rapido calcolo mentale per capire che agriturismi, locande e foresterie tra campi e filari sono una soluzione ideale per questo momento.

Cosa ci aspettiamo? Cibo buono e genuino, preparato con i prodotti dell’azienda agricola annessa, quindi frutta, verdura cresciuta nell’orto, uova del pollaio, conserve fatte in casa, vino e olio della tenuta. Non basta, ci vogliono spazi all’aperto per il relax, camere semplici ma graziose, letti comodi, lenzuola soffici, e tante piccole attenzioni.

Agriturismi e non solo: 20 indirizzi in Italia

Ci rendiamo conto che non è facile scovarli senza l’aiuto di guide e stelle che fanno brillare ospitalità e cucina. Avvalendoci della nostra esperienza diretta e di quella dei nostri corrispondenti di fiducia, abbiamo scelto venti indirizzi, uno per ogni regione, che riassumono tutte queste caratteristiche.

Borgo Merlassino e La Raia
NOVI LIGURE (AL), PIEMONTE
Una tenuta biodinamica di 180 ettari dove si producono tre tipi di vino Gavi, due di Piemonte Barbera, tre varietà di miele, cereali antichi a rotazione e si alleva una mandria di vacche fassone allo stato brado. Nel punto più panoramico di questo microcosmo bucolico c’è Borgo Merlassino, un agriturismo con quattro appartamenti di design ricavati in un’antica cascina e, a dieci minuti, la locanda La Raia con altre dieci camere, due appartamenti, una mini spa e il ristorante a cura di Tommaso Arrigoni, chef del ristorante milanese stellato Innocenti Evasioni.

La locanda La Raia, in Piemonte

Masseria Moroseta
OSTUNI (BR) PUGLIA
Sapete fare gli gnocchi con fave, pecorino e limone? E la mousse al cioccolato e nespole? Sono due ricette che si imparano alle lezioni di cucina per gli ospiti usando frutta e verdura della masseria. Per il resto, potete rilassarvi nel giardino o nell’uliveto secolare che circonda questa struttura moderna e raffinata con vista sul mare.

Castello di Buttrio
BUTTRIO (UD), FRIULI-VENEZIA GIULIA
La scelta è tra un’elegante country house nel castello di impianto duecentesco e l’agriturismo tra le vigne. Un progetto che conserva la storia ma è sempre al passo dei tempi, un luogo dove giocare a scacchi, leggere, bere un Ribolla gialla o un Sauvignon riserva, ma anche lavorare (con wi-fi efficiente) in un paesaggio bucolico: sotto il glicine, davanti al camino, in una camera affacciata sui Colli Orientali del Friuli.

Cascioni Eco Retreat
ARZACHENA (OT), SARDEGNA
Sarà come essere soli, ma con i servizi di un cinque stelle: ogni suite ha giardino e piscina privati tra gli ulivi, a pochi chilometri dalle spiagge della Costa Smeralda. Una vacanza qui aiuta a ristabilire uno stile di vita sano: yoga, terapie termali biologiche, prodotti dell’orto e attività nella natura, come canoa e birdwatching nella riserva di Saloni, proprio davanti.

il Cascioni Eco Retreat appena inaugurato sulla strada tra Porto Cervo e Baia Sardinia (ph Antonio Saba)

Il Cannito
CAPACCIO (SA), CAMPANIA
Quattro camere semplici e spaziose tra le ginestre e la macchia mediterranea, vicino ai templi di Paestum e alla costiera cilentana: non temete la folla, sarete isolati e tranquilli. Dopo la giornata tra la terrazza e la piscina, ci si siede a tavola per un’autentica esperienza campana: dall’olio extravergine di oliva alla mozzarella di bufala, dai fichi bianchi alle alici di Menaica, agli scialatielli freschi fatti in casa, mettete alla prova la famosa (e salutare) dieta mediterranea, a chilometro zero.

Foresteria San Calisto
POPOLI (PE), ABRUZZO
«Non tutti quelli che vagano sono smarriti», scriveva J.R.R. Tolkien. Una frase che capisce bene chi arriva a Valle Reale senza aspettative: la sensazione è di aver trovato il posto dove soddisfare più passioni contemporaneamente, il vino, la natura (siete nella regione più verde d’Europa), la buona accoglienza. Le due grandi camere e la suite della foresteria sono la base per esplorare tre parchi (Gran Sasso e Monti della Laga, Majella e Sirente Velino) e si possono prenotare solo a patto di degustare il Montepulciano d’Abruzzo che nasce dai vigneti proprio là intorno, a 350 metri sul mare e abbracciati dalle montagne.

La colazione alla foresteria San Calisto, in Abruzzo: torte e pane fatti in casa, e prodotti locali.

Il Dominio di Bagnoli
BAGNOLI DI SOPRA (PD), VENETO
Tra Padova, i Colli Euganei e Venezia, una proprietà di oltre 600 ettari, all’interno della quale si trovano i tre appartamenti in stile country dell’agriturismo, la millenaria cantina benedettina e Villa Widmann-Borletti, con i suoi magnifici giardini all’italiana e quarantadue statue rococò di Antonio Bonazza. Le giornate trascorrono tra i vigneti, la piscina, una degustazione di vino, un barbecue o un volo in Piper su Venezia e la Laguna (l’eliporto è nella tenuta).

Il Dominio di Bagnoli vicino a Padova, in Veneto.

Tenuta Santi Giacomo e Filippo
LOCALITÀ PANTIERE (PU), MARCHE
Un borgo del Settecento abbandonato e recuperato come azienda agricola non intensiva e albergo diffuso, con camere e suite ricavate in case coloniche affacciate sulle vigne e sui campi biologici. L’unico
impegno richiesto è il relax, nella spa e al ristorante tra querce secolari e davanti a tre laghi. La cucina è regionale, vini e birre sono di produzione propria.

Maso Bäckerhof
MONGUELFO-TESIDO (BZ), ALTO ADIGE
La prima cosa bella è la posizione: un altopiano nel cuore della Val Pusteria, tra Brunico e Dobbiaco. Poi la cura dei cinque appartamenti in legno locale e stile contemporaneo. E che dire dei coniglietti che saltellano in giro? Sono la gioia dei bambini. Dal maso partono bellissime escursioni, per esempio al Lago di Braies.

Le Moulin des Aravis
PONTBOSET (AO), VALLE D’AOSTA
La famiglia Gontier accoglie gli ospiti in una green house con impianti ecologici e quattro camere in legno. Il menù fisso cambia ogni giorno in base a quel che arriva dall’azienda agricola (patate, segale, piccoli frutti e orto), ma il risotto funghi e mirtilli non manca mai. A colazione, uova prese nel pollaio, torte, pane e marmellate fatte in casa, lamponi appena colti (eroicamente a mano), nella ripida valle di Champorcher. Ha anche una piccola spa, con sauna, idromassaggio e doccia emozionale da prenotare tutta per sé.

Baglio Occhipinti
VITTORIA (RG), SICILIA
Muri e muretti a secco, le vigne di cerasuolo, il carrubo e il gelso rosso: ecco  a voi la campagna ragusana, dove sembra tutto uguale da secoli, anche il frinire delle cicale in estate e il budino alla mandorla servito sulla foglia di limone. Eppure si vede la mano attuale della proprietaria Fausta Occhipinti, architetto del paesaggio che ha creato un sistema di orti e giardini connessi, una piscina in mezzo all’agrumeto e interni che sono un mix di antico e design.

La cucina del Baglio Occhipinti, a Vittoria, nel Ragusano; i canestri sono pieni di frutta e verdura raccolti nell’hortus conclusus.

Agriresort Poggio Casciano
PONTASSIEVE (FI), TOSCANA
Sulle colline vicino a Firenze, il soggiorno nell’elegante villa rinascimentale è verde, a 360 gradi: tutt’attorno, il giardino all’italiana disegnato da Pietro Porcinai (uno dei più importanti paesaggisti italiani del Novecento), un boschetto secolare (con tavolini sparsi per stare al fresco e all’ombra) e i vigneti a perdita d’occhio. Una volta lì, non avete voglia di muovervi? L’azienda vitivinicola sostenibile comprende una locanda, l’enoteca e organizza tour di degustazione e lezioni di cucina. Le giornate volano.

Poggio alle Vigne di Lungarotti
TORGIANO (PG), UMBRIA
In uno dei «borghi più belli d’Italia» tra Perugia e Assisi, un casolare del Seicento è stato trasformato in un agriturismo con dieci appartamenti curati in ogni dettaglio e una piscina panoramica. Il paesaggio è quello delle colline umbre coperte di ulivi e vigne, a cui sono dedicati due musei. In tutto sono 250 ettari, da cui nascono 29 etichette che fanno della cantina della famiglia Lungarotti una delle 34 migliori d’Italia secondo Wine Spectator Operawine 2021. Si mangia all’Enoteca o all’Osteria del Museo.

La Corte degli Angeli
RONCOLE VERDI (PR), EMILIA-ROMAGNA
Ricordate il film Novecento di Bernardo Bertolucci? La cascina laboriosa dove si svolgevano molte scene, nel Parmense, è diventata un agriturismo con sette camere accoglienti e curate intitolate ai protagonisti del film. Parte dei terreni dell’azienda agricola intorno sono stati rinaturalizzati creando zone umide per la sosta degli uccelli migratori e aree di macchia-radura per il ripopolamento della selvaggina.

Locanda Settimo Cielo
LUBRIANO (VT), LAZIO
Un casale con sette camere e piscina vicino Civita di Bagnoregio dove si è accolti da due famiglie – Alessandra e Patrizia più Pietro e Andrea – che hanno scelto questo luogo come progetto di vita. Nei saloni si respira uno stile contemporaneo dal sapore vintage dove le opere d’arte s’integrano perfettamente. La colazione è fatta in casa, ed è sempre diversa grazie all’orto. Ecosostenibile, aperto anche agli animali, è un posto di incontro e ispirazione, ideale per matrimoni e corsi.

Tenuta de l’Annunziata
UGGIATE-TREVANO (CO), LOMBARDIA
I tre fratelli Guffanti, tutti under 30, hanno ampliato la fattoria di famiglia con un bosco bioenergetico di 13 ettari, il più grande d’Europa, dove l’ecodesigner Marco Nieri ha tracciato un percorso benessere individuando quaranta alberi con proprietà curative per varie patologie, sotto i quali sedersi per riceverne i benefici. Sempre nel bosco si fanno meditazione e massaggi olistici, si legge nelle tre casette in legno con libri e book crossing. Carne, latte, piccoli frutti, erbe per le tisane provengono dall’azienda agricola intorno. Le camere sono ventuno.

Tiny House Blimunda
RIALTO (SV), LIGURIA
Ci vuole occhio e buon gusto per trasformare un posto selvaggio in un ritiro poetico e confortevole, e la fotografa Monica Vinella con il marito Giacomo Pedersoli hanno realizzato una microcasa (con cucina) in mezzo a un uliveto sulle prime colline di Finale Ligure. È arredata con oggetti e mobili acquistati nei mercatini o in viaggio e restaurati nei momenti di pausa dal lavoro. La verdura bio si compra nello spaccio della tenuta, la bella spiaggia del Castelletto è a dieci chilometri. IG @tinyhouse_blimunda

Masseria Grande
MONTECILFONE (CB), MOLISE
Marina De Prado e Marco Liberatore gestiscono un piccolo albergo con ristorante in mezzo a 70 ettari di campi coltivati a frumento e tintilia, il vitigno autoctono. «Abbiamo un bellissimo giardino, con un viale di ciliegi, amarene, mandorli e cespugli di salvia e rosmarino, e poi ulivi a perdita d’occhio», dice il signor Liberatore. Si usa tutto per preparare la prima colazione, e in cucina dove è all’opera il cuoco Lorenzo Di Bello, ventisette anni. Le camere sono dieci, di cui sei attorno alla piscina. Per chi viaggia in auto è una tappa idilliaca, a metà strada tra il Nord e le spiagge del Salento.

Fontana di Vite
MATERA, BASILICATA
Fausta e Gianlorenzo Bolettieri hanno realizzato il sogno dei genitori: un’azienda agricola e turistica insieme. Lui si occupa dei campi e dell’uliveto, lei dell’ospitalità nella masseria in pietra bionda con la corte e la chiesetta. Ci si sveglia in campagna, in camere moderne e luminose con giardinetto privato (al momento sono venti). Tra aiuole di fiori spontanei c’è la piscina con un’installazione di Peter Schuyff che ha trascorso il lockdown in masseria invece di rinchiudersi in città. La collezione d’arte è in progress, grazie ai programmi di residenza d’artista. La cucina è tipica lucana, fatta con olio e farina e altri prodotti a chilometro zero. Lezioni di cucina su richiesta.

Tenute Pacelli
MALVITO (CS), CALABRIA
Un casino di caccia del Settecento, una cantina e un patio, una quercia secolare e intorno distese di vigne biologiche di magliocco dolce e di merlot. In questo panorama bucolico, nella campagna di Malvito, la famiglia Pacelli riceve gli ospiti in tre appartamenti ristrutturati con travi a vista e arredi antichi, prepara ricche colazioni con marmellate biologiche e pane fresco, propone degustazioni.

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