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Come fare la frittata al forno: ricetta

Come fare la frittata al forno: ricetta

Una frittata è il salva cena per eccellenza, ma avete mai provato a cuocerla in forno invece che in padella? Ecco tutti i nostri consigli!

La frittata al forno è un’ottima alternativa alla frittata classica in padella, anzi, presenta addirittura alcuni vantaggi. Per prima cosa, non ci sarà nessun bisogno di girare la frittata o stare costantemente a controllarla per evitare che si bruci. Il secondo aspetto positivo di questa ricetta è che la cottura al forno permetterà di ottenere un piatto più leggero.

I pregi della frittata sono sempre gli stessi: anche la frittata al forno si può arricchire con gli ingredienti che più si preferiscono, come salumi, formaggi e verdure, oltre a essere una ricetta gustosa per riciclare gli avanzi. Che sia un modo per salvare la cena o per preparare un aperitivo sfizioso, la frittata al forno è assolutamente da provare!

Come fare la frittata al forno: ricetta

Di seguito, la ricetta base per cuocere la frittata in forno. Ricordatevi che potete aggiungere tanti altri ingredienti (zucchine, spinaci, carciofi, prosciutto, salame, scamorza…) ed erbe aromatiche a piacere.

Ingredienti per 4 persone

8 uova
Olio extra vergine di oliva
Parmigiano reggiano
Sale
Pepe

Procedimento

Per prima cosa rompete le uova in una ciotola e sbattetele leggermente. Unite del Parmigiano Reggiano grattugiato, il sale, il pepe e le erbe aromatiche a piacere (timo, erba cipollina, salvia, rosmarino… sta a voi decidere!). Continuate a sbattere fino ad ottenere un comporto omogeneo.

Ungete con l’olio extravergine di oliva una pirofila o una teglia antiaderente (oppure copritela con della carta da forno) e versate al suo interno il composto. Cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 15-20 minuti, dipenderà dal vostro forno. Sarà cotta quando si sarà gonfiata e colorata leggermente in superficie.

Frittata al forno: pronti ad arrotolare?

La cottura al forno si presta in modo particolare a preparare il rotolo di frittata, ideale per presentare in tavola un aperitivo o un antipasto davvero simpatico: in questo caso è necessario utilizzare una teglia ampia per ottenere uno spessore più sottile e cuocere il composto in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti.

Quando la frittata è pronta, bisogna capovolgerla delicatamente su uno strato di pellicola trasparente e lasciarla raffreddare. Una volta fredda si può farcire, per esempio, con un formaggio cremoso, fette di salumi, rucola, pesto: infine, basta arrotolarla aiutandosi con la pellicola trasparente, stringendola il più possibile per fare in modo che resti compatta. Dopo circa un’ora di riposo in frigorifero, è pronta per essere tagliata a fette e gustata.

» Focaccia ad alta idratazione

Misya.info

Mettete la farina in una ciotola e versateci sopra metà dell’acqua, con dentro sciolti lievito e zucchero.
Iniziate ad impastare, quindi aggiungete a più riprese anche l’acqua restante, e infine sale e olio.

Continuate a lavorare fino ad ottenere un impasto completamente amalgamato, anche se ancora appiccicoso.
Versate il composto sul piano di lavoro infarinato e fate riposare per 1 ora così, a temperatura ambiente.

A questo punto procedete con le pieghe (se non sapete di cosa sto parlando, date un’occhiata qui).
Eseguite le prime pieghe a 3, fate riposare per 15 minuti, quindi ripetete le pieghe altre 3 volte (4 volte totali), sempre con 15 minuti di riposo tra una volta e l’altra.
Alla fine (dopo le 4° pieghe) l’impasto dovrebbe risultare molto più omogeneo e compatto.

A questo punto inserite il panetto in un contenitore leggermente oleato, coprite con pellicola e lasciate maturare in frigorifero per circa 12-24 ore o finché non risulterà triplicato di volume.

Quando sarà triplicato, riprendete l’impasto, rovesciatelo sul piano di lavoro infarinato e lasciatelo a temperatura ambiente per 1 ora.
Dopo il riposo a temperatura ambiente, iniziate ad allargare e tirare delicatamente l’impasto con le dita, creandovi piano piano un rettangolo all’incirca della stessa misura della teglia che userete per la cottura.
Sollevate l’impasto con mani e braccia leggermente infarinate e spostatelo sulla teglia, leggermente unta di olio.
Fate riposare di nuovo per 1 altra ora, quindi spennellate con acqua e olio

Infornate in forno ventilato preriscaldato a 180°C e cuocete per 25-30 minuti o fino a doratura: la focaccia ad alta idratazione è pronta.


Sugo? Sì, ma nelle giuste quantità

Sugo? Sì, ma nelle giuste quantità

Quanto sugo al pomodoro, al ragù o al pesto usare sulla pasta? Ecco le dosi giuste e i consigli dell’esperta per condire in modo sano spaghetti & Co. Senza rinunciare al gusto

La pasta condita con il sugo è più buona di quella scondita e non solo per una questione di gusto. Dal punto di vista nutrizionale un piatto di spaghetti o di penne senza condimento fa salire più velocemente la glicemia, i livelli di zuccheri presenti nel sangue. Di conseguenza, fa assorbire più velocemente i carboidrati presenti nella pasta. «Il risultato è che dopo averlo consumato si avvertirà stanchezza, sonnolenza e soprattutto fame in breve tempo», spiega la dottoressa Emanuela Russo, dietista. Un piatto di pasta condito con del sugo ha invece un impatto totalmente diverso sulla glicemia. «L’aggiunta del sugo preparato con dell’olio extravergine d’oliva, ricco di acidi grassi essenziali, con della carne o del formaggio che contengono proteine oppure del semplice pomodoro, ricco di fibre, rallenta l’assorbimento dei carboidrati e assicura un senso di sazietà che durerà più a lungo. Scegliendo una pasta integrale e cuocendola al dente, questi effetti saranno ancora più evidenti», dice l’esperta.

Sugo al pomodoro: quantità e benefici

«Su un piatto di pasta da 80 grammi si possono utilizzare 3-4 cucchiai di sugo al pomodoro e un paio di cucchiaini di formaggio grattugiato, pari a 10 g come consigliato dagli standard quantitativi della Società Italiana di Nutrizione Umana», dice la dietista Emanuela Russo. «Il sugo al pomodoro è ricchissimo di antiossidanti. In particolare, assicura licopene, un polifenolo che grazie alla cottura viene maggiormente assorbito dall’organismo. Il licopene contrasta la formazione dei radicali liberi, prevenendo l’invecchiamento cellulare». «Se il sugo al pomodoro è preparato con olio extravergine d’oliva i suoi benefici sono maggiori. I grassi “buoni” dell’olio aumentano infatti la biodisponibilità dei suoi composti», dice l’esperta.

Sugo al pesto: quantità e benefici

«Su 80 grammi di pasta possono andare bene due cucchiai di sugo al pesto, ma senza l’aggiunta di altro formaggio visto che è già presente nel condimento. Anche se il sugo al pesto non è leggerissimo per via della presenza di una buona dose di olio, formaggio e pinoli, seguendo alcuni piccoli accorgimenti può essere consumato senza compromettere la linea e la salute», dice la dietista Emanuela Russo. Il consiglio per ridurre la quantità di grassi del piatto, suggerisce l’esperta, «è di non aggiungere altro olio o formaggio per condire e di abbinarlo nello stesso pasto a una porzione di verdure, ricche di fibre che ne rallentano l’assorbimento».

Sugo al ragù: quantità e benefici

«Su un piatto di pasta da 80 grammi si possono aggiungere 3 cucchiai di sugo al ragù accompagnato da un paio di cucchiaini di formaggio grattugiato». Un piatto di pasta al ragù abbinato a una porzione di verdure di stagione può rappresentare un pasto sano e completo. «La pasta fornisce carboidrati. Il ragù assicura proteine e grassi. Le verdure invece apportano tante fibre», dice la dietista Emanuela Russo.

Nella gallery trovate consigli per condire in modo sano la pasta

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