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Miglior fritto misto di pesce Adriatico in Riviera Romagnola

Miglior fritto misto di pesce Adriatico in Riviera Romagnola

Qual è il miglior fritto misto di pesce Adriatico della Riviera Romagnola? Ecco 6 fritti di pesce da provare in Riviera

Non è estate in Romagna senza il fritto di pesce. Sì, ma dove? Non è sempre facile districarsi nel dedalo di ristoranti turistici a menu fisso, che propongono il fritto misto con mazzancolle dell’oceano Pacifico e altri non meglio definiti crostacei tropicali.

Ecco 6 ristoranti della Riviera dove trovare un fritto “a regola d’arte”

Osteria Bartolini
Quando è nata, ormai 10 anni fa, si chiamava Osteria del Gran Fritto. Quale nome più appropriato per un ristorante che ha fatto del fritto il proprio cavallo di battaglia? Al primo locale sul Porto Canale di Cesenatico si sono aggiunti la Terrazza Bartolini a Milano Marittima e un’altra Osteria a Bologna. In tutti i locali la famiglia Bartolini, già alla guida del ristorante stellato La Buca, propone una “cucina di peschereccio” a base di pesce dell’Adriatico e ricette della tradizione romagnola. Oltre al Gran Fritto di Pesce dell’Adriatico troviamo il Fritto di Pesce senza spine per i Vagabondi, il fritto di calamaretti e totanetti e le immancabile sarde spinate. Imperdibile.

Sirocco
Nella placida cittadina di Igea Marina, potete trovare un ristorante di pesce (non per niente segnalato nella Guida Osterie d’Italia di Slow Food) senza compromessi: niente menu turistici, prodotti ultra-selezionati e il più possibile locali, carta dei vini orientata al territorio. Fritto di pesce da manuale a cui, in stagione, si accompagnano fritture “vegetali”: se capitate nel periodo giusto ci sono le foglie di borragine. Commovente.

Circolo dei Pescatori di Cervia
Uno dei segreti meglio custoditi della Riviera. Una cena a La Pantofla è un’esperienza imprescindibile per chi vuole vivere la vera Romagna: ruspante, chiassosa e dal cuore grande. Il vino bianco della casa, rigorosamente in caraffa, scorre abbondante mentre sulla tavola arrivano antipasti misti, primi di dimensioni elefantiache e infine loro, i veri protagonisti della tavola: il fritto misto, un vassoio di croccantissima goduria, e la grigliata di pesce del giorno. A concludere, il mitologico sorbetto al limone. Se siete fortunati e capitate in una sera in cui suonano i Canterini, buttatevi nella mischia.

Riesling Griglia & Cucina
Chiedete a un ravennate qual è il fritto di pesce migliore della Riviera e la sua risposta sarà sempre: il Riesling. Il ristorantino sul litorale ravennate si distingue per la moderata creatività delle proposte, la qualità del pesce (provare le crudità per credere) e un fritto di paranza che vi ricompenserà di anni di fritti sbagliati. Buona carta dei vini e servizio di encomiabile preparazione e gentilezza.

Kalamaro Fritto
Non fatevi ingannare dal nome: il contenitore è ben curato, ma il contenuto c’è tutto. Pescato sempre fresco di giornata, pasta all’uovo tirata in casa, ricette tradizionali come la Chitarrina di poveracce alternate all’hamburger di pesce. E il fritto? Ha un’intera sezione dedicata: fish&chips romagnolo, fritto di gamberi e calamari, frittura mista di paranza e sarde spinate.

Guido
No, qui non troverete il “classico” fritto di pesce. Da Guido, una stella Michelin a Rimini, i fratelli Raschi rivisitano la tradizione culinaria romagnola, fritto compreso. Tra i tanti piatti che valgono il viaggio c’è Calamaro, il fritto acido: un altro modo di gustarsi un fritto. Provare per credere.

Ricerche frequenti:

Il fritto misto di Natale tradizionale di Roma

Il fritto misto di Natale tradizionale di Roma

Qual è il tipico piatto romano del cenone del 24 dicembre? È un ricco fritto misto a base di ortaggi in pastella, baccalà e mele. Scoprite come prepararlo con la nostra ricetta

Di tradizioni gastronomiche delle feste praticamente ce n’è una per famiglia. A Roma, però, la sera della Vigilia non si transige e in tavola non può mancare un fritto misto di verdure, diverso dai classici fritti romani.

Trova le differenze tra i fritti romani e il fritto misto di Natale

Se pensiamo ai fritti romani ci vengono in mente supplì, baccalà e fiori di zucca. Il classico fritto misto alla romana, quello dei libri di storia gastronomica, prevede poi anche pandorato (del pane passato nel latte e poi fritto), crocchette, carciofi, costolette, cervella, animelle d’abbacchio e in generale carne di agnello.
Il fritto misto di Natale, invece, è prevalentemente a base di verdure di stagione (e no, i fiori di zucca non sono di stagione il 24 dicembre) come patate, carciofi, broccoli, finocchi, cavolfiore e funghi e, tassativamente, non possono mancare delle fettine di mela, passate nella stessa pastella delle verdure e fritte anch’esse, per pulire la bocca dal gusto pieno delle verdure. Per arricchire ancora di più il fritto misto di Natale si possono anche aggiungere dei pezzetti di baccalà, sempre fritti in pastella, che male non ci stanno.

La ricetta per preparare il fritto misto di Natale

Ingredienti

– Patate
– Carciofi
– Broccoli
– Finocchi
– Cavolfiore
– Funghi
– Mela
– Filetti di baccalà immersi per 24-48 ore in acqua per dissalarlo
Acqua minerale frizzante
– Farina di frumento
– Olio per frittura
– Sale

Procedimento

Per prima cosa preparate le verdure: lavatele e riducetele in cimette o fettine. Asciugatele bene e mettetele da parte. Lavate la mela, eliminate il torsolo e tagliate anch’essa a fettine, bagnandole con qualche goccia di limone per evitare che anneriscano. Se necessario porzionate anche i filetti di baccalà e asciugateli bene.
Fate scaldare abbondante olio in una friggitrice o una pentola dai bordi alti preparando la pastella: basterà mescolare acqua e farina fino ad ottenere un composto denso, liscio ed omogeneo che scende a fatica e resta attaccato ai rebbi della forchetta.
Immergete gli ingredienti nella pastella e tuffatene poi pochi pezzi alla volta nell’olio caldo, ma non fumante, per evitare di abbassarne troppo la temperatura e ottenere un fritto unto e molliccio. Quando i fritti sono ben dorati prelevateli con un mestolo forato e fateli sgocciolare su della carta da cucina. Salate solo ora e servite caldi.

Ricetta Il gran bollito misto di Mariuccia

Ricetta Il gran bollito misto di Mariuccia
  • 1 Kg gallina
  • 800 g coda di vitellone
  • 600 g scaramella
  • 600 g muscolo gelatinoso di spalla
  • 600 g brutto e buono della punta
  • 600 g carne trita di reale
  • 600 g lingua di vitellone
  • 600 g testina di vitello con il musetto
  • 2 piccoli cotechini
  • 4 cipolle
  • 3 carote
  • 3 porri
  • 1 albume
  • sedano
  • rosmarino alloro
  • prezzemolo
  • aglio
  • sale grosso
  • chiodi di garofano
  • pepe nero in grani

Per la ricetta del gran bollito misto di Mariuccia, preparate tutti i pezzi di carne, legandoli con lo spago da cucina perché mantengano la forma in cottura e profumandoli con rametti di erbe aromatiche. Lessate in acqua con una foglia di alloro, ognuno in una pentola diversa, la lingua per 2 ore, i cotechini per circa 1 ora e 15’. Lessate a parte anche la testina, per circa 2 ore, profumando l’acqua con 1 gambo di sedano, 1 carota, 1 cipolla “chiodata” con qualche chiodo di garofano, pepe nero in grani e 1 foglia di alloro. Preparate il “cappello” per il brodo: tritate molto finemente 1 carota, 1 gambo di sedano, 1 cipolla e 1 porro, insieme a un ciuffetto di prezzemolo, gli aghi di 1 rametto di rosmarino, 1 foglia di alloro e 1 spicchio di aglio.

Mescolate tutto in una ciotola, insieme con la carne trita e l’albume. Tagliate a metà una cipolla e appoggiatela di taglio su una padella calda; cuocetela finché la superficie non sarà abbrustolita: darà un sapore particolare al brodo. Riempite una casseruola molto capiente con acqua fredda, unite una manciata di sale grosso, 1 cipolla sbucciata e steccata con qualche chiodo di garofano, la cipolla abbrustolita, 1 carota e 2 porri sbucciati,  riportate a bollore e cuocete per circa 2 ore, controllando la cottura di quando in quando. Se vedete che qualche pezzo è cotto prima di altri, scolatelo e tenetelo in caldo, da parte.

Eliminate il cappello e scolate la carne, quindi filtrate il brodo e conservatelo. Servite i pezzi di carne insieme con il cotechino, lingua e testina, parzialmente affettati, con 2 mestoli di brodo bollente. Accompagnate il bollito con piccole patate lessate, funghi trifolati, spinaci al burro, cipolle rosse cotte nel sale, giardiniera di verdure, bagnetto verde, bagnetto rosso e sale grosso.

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