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Norbert Niederkofler porta la cucina etica in Valtellina

Norbert Niederkofler porta la cucina etica in Valtellina

Norbert Niederkofler è a Livigno da qualche ora e già scalpita per l’inaugurazione del nuovo Kosmo, già locale après-ski, che oggi cambia pelle e si rinnova profondamente, facendo propria la filosofia etica “Cook the Mountain” di Norbert Niederkofler. Lo chef, tre Stelle Michelin e Stella verde per la sostenibilità (St. Hubertus, San Cassiano), si trova a Livigno per l’inaugurazione ufficiale di quello che è destinato a diventare il place to be di tutta la valle. 

Kosmo Taste the Mountain Livigno e Alpinn, questo il nome per esteso di tutta la struttura, si sviluppa in diverse offerte di bar e cucina, sempre nel rispetto del gusto autentico di montagna e di un consumo più consapevole e sostenibile. «Abbiamo sempre parlato di cultura di montagna, la stessa che seguivano i nostri nonni e bisnonni che, diversamente da oggi, rispettavano in ogni sua regola, in modo naturale. Ecco, noi aggiungiamo a questo creatività e tecnologia provenienti da tutti i Paesi del mondo, dall’Asia come Giappone e Cina, ma con la nostra materia prima». Qualche esempio? «La  salsa di soia fatta con lenticchie di montagna o i crauti marinati e altri cibi fermentati». 

Il risotto al prezzemolo, fondo bruno e animelle di chef Luca Armellino

La natura detta le regole

Anche il colore è importante, così come il sapore. «La cucina calorica te la propone la natura durante il periodo invernale: carne marinata, salmistrata, tuberi… D’estate, poi, hai voglia di qualcosa di più fresco, cambiano la luce, le esigenze del nostro corpo e anche i prodotti che offre la montagna; è un sistema naturale che dobbiamo rispettare e seguire». Regole che lo chef ha trasmesso ai suoi ragazzi, da Luca Armellino, alla guida del ristorante, ai più giovani Michele Talarico e il sous chef Matteo Grasso. «Il menù lo fanno loro, hanno carta bianca» ma senza sconfinare dalla filosofia etica Cook the Mountain. E seppure dalle Dolomiti alle Alpi Retiche il passo non è così breve, i prodotti di montagna restano uguali. «Funghi, fiori, erbe, radici, selezionati con gli specialisti, soprattutto micologi, visto che con i funghi non si scherza», sottolinea lo chef. Ciò che è importante è il lavoro di squadra e quella di chef Niederkofler è ben addestrata e collaudata. I ragazzi sono cresciuti professionalmente con lui: «Io ho impostato la cucina, ma sono loro a dover camminare con le proprie gambe».

L’esperienza sostenibile di Norbert Niederkofler per l’apertura del nuovo ristorante Horto

L’esperienza sostenibile di Norbert Niederkofler per l’apertura del nuovo ristorante Horto

Mo-food, holding dello chef altoatesino e del socio Paolo Ferretti, annuncia la collaborazione con Horto S.r.l. per l’apertura del nuovo ristorante sul rooftop di “The Medelan” a Milano

In occasione della Giornata Internazionale della Gastronomia Sostenibile del 18 giugno, Mo-Food annuncia la collaborazione con Horto, il nuovo ristorante sul rooftop dell’esclusivo complesso “The Medelan”, in Piazza Cordusio nel cuore di Milano.

Mo-Food, di proprietà dello chef altoatesino Norbert Niederkofler e del socio Paolo Ferretti, assumerà la direzione strategica e operativa del locale, la cui apertura è prevista per i primi mesi del 2022. L’esperienza nel mondo della gastronomia unita ai valori della sostenibilità darà vita a un progetto in armonia con la natura, il territorio e vedrà protagoniste le nuove generazioni. La brigata sarà infatti composta da giovani chef, legati alle esperienze sostenibili dello chef tre stelle Michelin e Stella Verde per la Sostenibilità, da sempre in prima linea per la salvaguardia del nostro pianeta.

Più di dieci anni fa lo chef ha dato vita alla filosofia etica Cook the Mountain: una cucina di montagna che si fonda su ingredienti territoriali e stagionali, riutilizzo degli scarti e un rapporto personale con i produttori locali, da assaporare al ristorante St. Hubertus a San Cassiano (BZ), di cui Niederkofler è executive chef.

Horto, terrazza The Medelan

La partnership fra Mo-Food e la società milanese Horto S.r.l entra a far parte del progetto di riqualificazione “The Medelan”, sviluppato dal Fondo Broggi e gestito da DeA Capital Real Estate SGR, con la quale Horto S.r.l. ha siglato un accordo per l’apertura del locale. Gli spazi sono stati individuati grazie alla consulenza di Colliers Italia. L’iniziativa di Horto S.r.l., di cui il Dott. Luigi Garavaglia (socio dello Studio Biscozzi Nobili Piazza) è l’advisor, è stata, inoltre, supportata da un club deal di investitori, tra cui il Cav. Dott. Osvaldo Bosetti (Presidente di Nordival).

A 2265 metri Norbert Niederkofler brinda alla ripartenza con Kettmeir

A 2265 metri Norbert Niederkofler brinda alla ripartenza con Kettmeir

Dopo tre mesi riapre AlpiNN con creatività e innovazione: una nuova collaborazione con il territorio e lo sguardo sempre aperto al futuro

Siamo all’AlpiNN, il rifugio ristorante gourmet inaugurato nel dicembre 2018 dallo chef tristellato Norbert Niederkofler e da Paolo Ferretti, suo amico e socio con cui organizza anche i CARE’s –  The Ethical Days che quest’anno saranno a settembre. C’è euforia nell’aria, malgrado le nuvole che a quasi 2300 metri di altitudine sembrano incredibilmente vicine, quasi le puoi toccare da dove siamo, sulla montagna Plan di Corones che fa da spartiacque tra la val Pusteria e la val di Marebbe. Euforia anche per via delle bollicine Kettmeir che scorrono con generosità per festeggiare un matrimonio che s’aveva proprio da fare, quello tra Norbert e uno spumante del territorio che diventa il vino ufficiale del ristorante.

Un luogo speciale, per la vista, certo, perché ti togli gli sci e metti le gambe sotto il tavolo, in inverno, adesso no, perché è accanto al Museo della Montagna Lumen e a pochi metri dall’ultima creazione di Zaha Hadid in vita. E perché la struttura interamente progettata dal desider altoatesino Martino Gamper è pensata e costruita in modo completamente sostenibile. «Abbiamo rinunciato a un generoso contratto di un’acqua minerale per usare quella locale con il risultato che abbiamo risparmiato 20 mila bottiglie a stagione» dice Paolo Ferretti. «Chiediamo ai fornitori di risparmiare sugli imballaggi». E poi c’è la gestione della spazzatura impostata comunque sul riciclo e l’antispreco, idee di base alla filosofia dello chef che con il progetto Cook the Mountains sta cambiando la fisionomia del territorio. Si lavora con i contadini locali, si usano materie vicine. Come le bollicine appunto. «E anche il costo del cibo nel ristorante si riduce dalla media classica del 40 per cento al 25/30» aggiunge Norbert.

Tante buone idee intorno, design che racconta la montagna nei luoghi del mondo, elementi della tradizione come le classiche lampade realizzate con le interiora del maiale come si faceva una volta. E poi il pranzo preparato dal giovane chef Fabio Curreli che ti fa capire perché l’anno scorso hanno fatto 18 mila coperti anche se erano aperti solo a pranzo. Insalatina di erbette e caprino, con noci e dressing con i più buoni lamponi mai assaggiati e ne ho assaggiati, a seguire cipolla con crema di cipolla e Sasso Nero, un formaggio a pasta dura dalla lunga stagionatura, serviti entrambi con una 1919 Riserva Extra Brut Alto Adige Doc 2013. Spettacolare l’orzotto, uno dei grandi classici di Norbert, con aglio orsino, polvere di manzo e acetosa di campo (in tandem con Athesis Pinot Bianco Alto Adige doc 2018). Il collo di manzo con un meraviglioso puree e polvere di spezie si sposa perfettamente on Vigna Maso Reiner Pinot Nero Alto Adige Doc 2017 e il pane, latte e zucchero con la volata finale del caffè in combinata con caffè e tiramisu e biscotti locali Kaiser chiudono un pasto memorabile.
La domanda è: ma come si fa ad andare a sciare? Intanto c’è l’ovovia che riporta a valle.

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