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Il panettone vince sul pandoro? Rispondono Iginio Massari e 7 grandi pasticceri

Il panettone vince sul pandoro? Rispondono Iginio Massari e 7 grandi pasticceri

Panettone contro Pandoro, la solita rivalità sulla tavola di Natale che si presenta ogni anno – ma davvero? Ho posto la domanda a Iginio Massari e altri 6 pastry chef d’eccezione in occasione della crociera Panettone Senza Confini 2023. Era decisamente l’occasione ideale per portare avanti la bandiera del dolce di Verona, che sembra essere troppo spesso messo da parte. Eppure, altrettanto spesso mi ritrovo amici e parenti confessare che amano il panettone “senza” (glutine, canditi, uvetta, a seconda), ma che in fondo in fondo preferiscono di gran lunga il pandoro. Certo è che l’offerta di panettoni artigianali è molto forte e la concorrenza di conseguenza pesante da superare. Eppure, qui lo dico e vi ricorderete le mie parole, c’è spazio per il pandoro per recuperare il primo posto.

Iginio Massari così come Achille Zoia, ad esempio, sono dei grandi Maestri dei lievitati delle Feste e anche loro riservano un posticino a parte nel loro cuore gourmet per il pandoro. Fausto Morabito, l’inventore della kermesse viaggiatrice Panettone Senza Confini giunto ormai alla settima edizione, è disposto ad accogliere il pandoro sulla prossima nave da crociera. Insomma, il trend del pandoro è forte e ci sono tutte le carte da giocare per una partita vincente.

Pandoro VS Panettone: i dati

Secondo i dati di Unione Italiana Food, lo scorso anno la produzione complessiva dei due lievitati è stata di 73.502 tonnellate pari a 552,1 milioni di euro. Secondo l’indagine condotta da AstraRicerche per Unione Italiana Food nell’ultimo anno oltre il 95% ne ha mangiato almeno uno dei due. Quando si arriva alle preferenze dei consumatori, si arriva a scoprire che i due sono testa a testa quasi alla pari: 81% per il panettone e 82% per il pandoro. Sono gli adulti a preferire il panettone, mentre le nuove generazioni prediligono il pandoro. Inoltre, quasi evidente la preferenza per la ricetta tradizionale del pandoro al 69,3% contro il 66% del panettone.

Ecco cosa pensano Iginio Massari e gli altri 6 pastry chef

Il pudding che, dopo la polemica con il panettone, vorrete fare

La Cucina Italiana

Oltre all’amato panettone, avete mai assaggiato o cucinato il Christmas Pudding? Ecco, in questi giorni in cui se ne parla tanto per via della polemica partita dal quotidiano britannico Times, magari vi viene la curiosità. E noi siamo pronti a sostenervi con la ricetta ufficiale tratta dal libro Downton Abbey. Il ricettario ufficiale di Natale (Panini Comics, 35€), curato da Regula Ysewijn, uscito qualche tempo fa. Perché in fin dei conti non bisogna sempre cercare la fazione o lo scontro, stiamo parlando di cucina tradizionale, ovvero di storia e cultura, e lo facciamo con rispetto.

Mentre del panettone sappiamo tutto (o quasi), scopriamo che il Christmas Pudding (o anche Plum Pudding) è il dolce natalizio per eccellenza del Regno Unito, immancabile sulle tavole inglesi da almeno cinquecento anni. Re delle Feste d’Oltremanica, è praticamente il corrispettivo del nostro panettone. Molto amato dalla compianta regina Elisabetta II che ne volle una versione speciale per il Jubilee, il Christmas Pudding è anche il dessert di Natale preferito dalla temibile Lady Violet Crawley, Contessa Madre di Grantham nella serie Downtown Abbey – da qui lo spunto per regalarvene la ricetta ufficiale.

Mentre per fare il panettone a casa davvero bene ci vuole esperienza e tempo (altrimenti potete sceglierne uno artigianale dalla nostra selezione 2023), fare il pudding non è difficilissimo. Ricordate però che occorre una notte di riposo e che il sapore di questo dolce è molto intenso, ragion per cui non si adatta a tutti i gusti. Per accompagnare il Christmas Pudding si consiglia della panna montata, che lenisce il suo sapore così forte.

E poi sta a voi, magari vi piacerebbe una tavola delle Feste international ma molto traditional servendo il panettone e il Christmas Pudding ai vostri ospiti – e personalmente aggiungerei anche il pandoro artigianale per un Natale davvero goloso!

La ricetta del Christmas Pudding tratta dal libro ufficiale di Downtown Abbey

Ingredienti

  • 150 g di uvetta scura
  • 150 g di uvetta di Corinto
  • 75 g di uvetta dorata
  • 150 g di grasso di rognone
  • 110 g di pangrattato
  • 40 g di farina
  • 2 cucchiai di mandorle con la pelle tritate finemente
  • 1 cucchiaino di mix di spezie
  • 1⁄2 cucchiaino di noce moscata in polvere
  • ½ cucchiaino di sale
  • 1 uovo leggermente sbattuto
  • 2 ½ cucchiai di latte intero
  • 2 ½ cucchiai di rum scuro
  • 2 ½ cucchiai di brandy
  • 3 cucchiai di stout o di un’altra birra scura
  • zest grattugiata e succo di ½ limone
  • burro non salato per lo stampo
  • acqua bollente
  • panna montata o crema inglese per servire
  • brandy o rum

Procedimento

  1. Cominciate il pudding un giorno prima della cottura in modo che il composto possa riposare. In una grande ciotola, unite l’uvetta scura, l’uvetta di Corinto, l’uvetta dorata, il grasso di rognone, il pangrattato, la farina, le mandorle, il mix di spezie, la noce moscata e il sale, e mescolate bene con un cucchiaio di legno.
  2. Aggiungete l’uovo, il latte, il rum, il brandy, la stout, le zest e il succo del limone, e mescolate delicatamente finché tutti gli ingredienti non saranno distribuiti in modo uniforme.
  3. Coprite la ciotola e ponetela in frigorifero per tutta la notte.
  4. Il giorno dopo, preriscaldate il forno a 165 °C.
  5. Imburrate abbondantemente uno stampo per pudding da 1,2 litri.
  6. Tagliate un disco di carta forno grande quanto il fondo dello stampo, quindi premetelo sul fondo in modo che aderisca al burro. Quando il pudding sarà pronto per essere servito, la carta forno faciliterà l’operazione di sformarlo.
  7. Trasferite il composto nello stampo, schiacciandolo bene.
  8. Tagliate un disco di carta forno più grande di 7,5-10 cm del diametro della parte superiore dello stampo. Formate una piega stretta al centro del disco in modo che la carta possa allargarsi quando il pudding crescerà durante la cottura, quindi adagiate la carta sulla superficie del pudding.
  9. Piegate verso il basso la carta che sporge dal bordo e fissatela con dello spago da cucina. Coprite la carta con un foglio di alluminio o un canovaccio.
  10. Legate anche il canovaccio o l’allumino con dello spago da cucina, realizzando un piccolo manico su entrambi i lati dello stampo così da poter estrarre lo stampo dalla pentola dopo la cottura.
  11. Scegliete una pentola con il fondo spesso, che possa andare in forno e sia grande abbastanza per contenere lo stampo del pudding e consentire al vapore di circolare. Sul fondo della pentola, ponete un piattino rovesciato (assicuratevi che possa andare in forno) oppure un anello per i barattoli di vetro o un sottopentola e ponetevi sopra lo stampo.
  12. Versate l’acqua bollente nella pentola arrivando fino a metà dei lati dello stampo. Coprite la pentola con il suo coperchio o con un foglio di alluminio e trasferitela in forno.
  13. Fate cuocere il pudding per 3-4 ore, controllando il livello dell’acqua ogni ora e aggiungendo altra acqua bollente, se necessario, per mantenere il livello originale. Per verificare se il pudding è pronto, togliete la pentola dal forno e, usando i manici di spago, sollevate delicatamente lo stampo. Aprite le coperture e premete la superficie del pudding con la punta di un dito. Se torna al suo posto, il pudding è pronto. Se invece resta una depressione, coprite di nuovo il pudding, rimettetelo nella pentola e poi in forno, e prolungate la cottura per un’altra ora.
  14. Quando il pudding è pronto, usando di nuovo i manici di spago, sollevate lo stampo dalla pentola. Tagliate lo spago e rimuovete le coperture. Se volete servirlo subito, capovolgete un piatto sopra lo stampo, girate lo stampo e il piatto insieme, sollevate lo stampo e staccate la carta forno. Affettate il pudding e servitelo caldo con una salsiera di crema inglese a parte.
  15. Al pari della torta di frutta secca, anche questo pudding è più buono se preparato in anticipo. I sapori ne risulteranno intensificati e voi avrete la possibilità di aggiungere il brandy o il rum, che contribuiscono a esaltare il gusto e a conservare il pudding. Dopo averlo scoperto, lasciate raffreddare il pudding nello stampo, copritelo con un foglio di carta forno e fissatelo con dello spago da cucina.
  16. Conservate il pudding in un luogo fresco fino a 3 mesi e bagnatelo con un paio di cucchiaini di brandy una volta alla settimana. Quando sarà il momento di servirlo, coprite di nuovo lo stampo con la carta forno e un canovaccio o un foglio di alluminio e fate cuocere il pudding in forno nello stesso modo finché non sarà caldo all’interno, per circa I ora. Oppure riscaldatelo nel microonde: togliete la carta forno, mettete lo stampo direttamente nel microonde e scaldate il pudding finché non sarà caldo e umido. Dovrebbero bastare pochi minuti e comunque non più di 10.

Panettone Sospeso: il simbolo del Natale per chi ha bisogno

La Cucina Italiana

Proprio come il caffè sospeso a Napoli, ormai a Milano il Panettone Sospeso è diventata una bella abitudine del periodo di Natale. Un’iniziativa solidale che puntuale torna anche quest’anno, fino al 20 dicembre, grazie alla quale potremo comprare il dolce lievitato delle feste per farlo recapitare a chi ha bisogno in 14 pasticcerie (e 24 punti vendita in totale) della città, che a loro volta ne doneranno un altro.

Quest’anno l’iniziativa nata grazie all’Associazione Panettone Sospeso – e da sempre patrocinata dal Comune di Milano – diventa ancora più ambiziosa con quattro new entry: l’insegna milanese di Iginio Massari Alta Pasticceria (in Piazza Diaz), la Pasticceria DaMa Milano (in Città Studi), Sant Ambroeus (in Corso Matteotti) e Taveggia (in via Uberto Visconti di Modrone).

I destinatari del «Panettone sospeso»

Finora l’associazione ha donato 7.000 panettoni a enti e associazioni del Terzo Settore rispondendo a un bisogno reale. «Il Panettone non è solo il dolce di Natale per antonomasia», spiegano Gloria Ceresa e Stefano Citterio, ideatori e fondatori dell’Associazione Panettone Sospeso. «Ha un valore simbolico perché rappresenta la condivisione. Sappiamo che la povertà è in aumento, anche nei ceti medi, e quest’anno numerose famiglie e tante persone sole vivranno un Natale ancora più difficile per tutte le problematiche legate al caro vita. Siamo consapevoli che un panettone non è risolutivo, ma può essere una piccola attenzione che può donare un momento di serenità a chi vive situazioni difficili e di grave emarginazione».

Destinatari della campagna 2023 saranno la Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci, che l’associazione sostiene sin dalla prima edizione del 2019; i Custodi Sociali del Comune di Milano (attivi in tutti i nove municipi); la Rete QuBì, che ha l’obiettivo di contrastare la povertà infantile a Milano, e altre realtà che collaborano con il Comune di Milano per dare assistenza alle persone che vivono in strada.

Come donare un panettone sospeso

Per donare basta acquistare un panettone nelle pasticcerie coinvolte e lasciarlo lì, perché poi sia recapitato ai destinatari. Per ogni panettone lasciato “in sospeso”, le pasticcerie ne aggiungeranno un altro, raddoppiando così la donazione effettiva. Chi non vive a Milano potrà sostenere l’Associazione e lasciare il proprio contributo “a distanza” mediante una donazione sul sito www.panettonesospeso.org: il denaro raccolto verrà poi “trasformato” in panettoni. Un gesto virtuale che diventerà solidarietà reale.

Queste le pasticcerie dove si potrà donare il “panettone sospeso”:

1. Baunilla (piazza Alvar Aalto, corso Garibaldi 55, via Broletto 55, Corso Italia, 11)
2. Cake l’Hub – I Dolci del Paradiso (via Luigi Mengoni 3)
3. Davide Longoni (via Gerolamo Tiraboschi 19, via Fratelli Bronzetti 2, via Tertulliano 68, Mercato del Suffragio – piazza Santa Maria del Suffragio, Mercato Centrale, Contrada Govinda via Valpetrosa 5)
4. Galleria Iginio Massari Alta Pasticceria (piazza Armando Diaz 4)
5. Gelsomina (via Carlo Tenca 5 e via Fiamma 2)
6. Giacomo Pasticceria (via Pasquale Sottocorno 5)
7. Marlà (corso Lodi 15)
8. Massimo 1970 (via Giuseppe Ripamonti 5)
9. Pasticceria DaMa Milano (Via Pinturicchio 9)
10. Polenghi Angelo (via Alfonso Lamarmora, 31)
11. San Gregorio (via San Gregorio 1)
12. Sant Ambroeus (corso Giacomo Matteotti 7)
13. Taveggia Gamberini (via Uberto Visconti di Modrone 2)
14. Vergani (corso di Porta Romana 51 e via Mercadante 17)

Per info e donazioni:
www.panettonesospeso.org
info@panettonesospeso.org

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