Tag: primi piatti di pesce

Torrone alle mandorle – Ricetta di Misya

Torrone alle mandorle - Ricetta di Misya

Mettete il miele in un contenitore adatto al bagnomaria, infilatela in un pentolino pieno per metà di acqua (mi raccomando, non deve arrivare acqua nel miele) e cuocete a fiamma media per circa 90 minuti, mescolando ogni tanto.
Saprete che è pronto quando, mettendone qualche goccia in 1 bicchiere con acqua fredda, si indurirà immediatamente.

Intanto tostate le mandorle, per 4-5 minuti o fino a doratura, in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

Quando il miele sarà quasi pronto preparate uno sciroppo di acqua e zucchero molto denso (usate lo stesso metodo del miele per capire se è pronto).

Montate quindi gli albumi a neve ben ferma, quindi aggiungeteli al miele e incorporate poi anche lo sciroppo, mescolando delicatamente con una spatola.

Rimettete a bagnomaria e cuocete, mescolando con le fruste, finché non inizierà a indurirsi leggermente, quindi aggiungete le mandorle (se volete potete aggiungere anche vaniglia e buccia di limone) e amalgamate bene.

Rivestite lo stampo con carta forno e mettete ostia sul fondo, versateci dentro il composto, livellate la superficie e coprite con ostia.

Lasciate riposare per mezz’ora, poi tagliatelo in strisce larghe 4-5 cm e lasciatelo indurire completamente.

A questo punto il vostro torrone alle mandorle è pronto e non vi resta che servirlo e stupire i vostri ospiti rivelando che è fatto in casa.

Ricetta Calamari ripieni: ricetta classica che profuma di mare

Ricetta Calamari ripieni: ricetta classica che profuma di mare

Il calamaro ripieno è un piatto tipico di diverse regioni italiane. Nella sua versione più semplice, il ripieno è preparato con i tentacoli del calamaro stesso, mollica o pangrattato e uovo, aglio e prezzemolo. La ricetta, però, si presta a infinite variazioni, con il ripieno che può prevedere aggiunte di tutti i tipi, dal pomodoro ad altre verdure, fino a salumi e varie erbe aromatiche. 

Come scegliere i calamari? Al momento dell’acquisto in pescheria, scegliete molluschi non troppo grossi e di grandezza omogenea tra loro: in questo modo saranno più teneri e cuoceranno tutti uniformemente. Tenete conto che le carni del calamaro si ritirano in cottura, perciò non dovrete riempire troppo i sacchi, ma fermarvi circa 2-3 cm sotto l’imboccatura per non rischiare che il ripieno fuoriesca. 

I calamari, come gli altri molluschi della famiglia (seppie, totani, moscardini) si devono cuocere brevemente oppure molto a lungo: se il ripieno della ricetta richiede cottura, i molluschi dovranno prima essere rosolati e poi cotti per un totale di 25-30 minuti. Se il ripieno invece fosse già cotto, basterà una veloce rosolatura. In entrambi i casi, la padella deve essere molto calda all’inizio, per permettere una buona reazione di Maillard che crei una crosticina saporita sulla superficie del calamaro.  

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