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Frutta secca caramellata…. dolcezza d’inverno! Ecco come farla

Un peccato di gola da sgranocchiare sul divano o un regalo handmade per Natale da portare ad amici e parenti. La ricetta

Durante la stagione fredda, affondati sul divano con una copertina calda, magari davanti al camino, non c’è niente di più goloso che gustarsi una cioccolata calda o sgranocchiare del croccante o delle mandorle zuccherate. E la frutta secca caramellata non è solo uno snack squisito, ma può essere anche un ingrediente per altri dolci come una torta.

Caramellare la frutta è, inoltre, un processo molto facile che potrete realizzare nelle vostre cucine, facendo divertire anche i più piccoli. Inoltre, quando siete invitati a casa di amici o parenti, la frutta caramellata potrà diventare un simpatico regalo, insieme a una bottiglia di vino, per fare un’ottima figura con un pensiero originale.

Quale frutta secca caramellare?
Potrete sbizzarrirvi con la fantasia perché caramellare la frutta secca non ha limiti. Scegliete in base al vostro gusto, spaziando fra mandorle, noci, nocciole, noccioline, anacardi, pistacchi.
Ma in che cosa consiste la caramellizzazione della frutta secca? È un processo che avviene unendo zucchero e frutta, facendo cuocere il tutto sul fornello per poi farlo raffreddare.

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Come fare la frutta secca caramellata

Ingredienti

– 150 g di zucchero
– 50 g di acqua
– q.b. di frutta secca (a scelta)

Procedimento

a) Versate l’acqua in una casseruola e aggiungete poi lo zucchero.
b) Accendete il fuoco e lasciate sciogliere lo zucchero a fiamma moderata (non deve cristallizzarsi).
c) Cuocete, senza mescolare, lo zucchero finché assume la colorazione caramello (quasi bruno);
d) Per creare il classico croccante inserite la frutta secca nella casseruola mescolando il tutto velocemente per evitare che il caramello bruci e la frutta si attacchi al tegame (la colorazione non deve diventare mai marrone scura, segno che il caramello sta bruciando).
e) Spegnete il fornello e distribuite il composto di caramello e frutta sul foglio da carta da forno in modo che si raffreddi.
d) Una volta raffreddata la frutta secca caramellata, potete dividerla in blocchi per formare i classici pezzi di croccante.

In caso non vogliate creare il classico croccante, potete immergere i singoli pezzi di frutta secca o più pezzi per poi farli asciugare su carta da forno.

Per conferire alla ricetta un gusto salato basterà aggiungere un pizzico di sale.

La frutta secca caramellata si conserva per lungo tempo in un barattolo di latta con chiusura ermetica.

I consigli per preparare il croccante

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Come fare la frutta secca pralinata

Con lo zucchero è possibile preparare anche la frutta secca pralinata.
Attenzione: c’è una certa somiglianza col croccante, solo che “pralinata” significa che ogni nocciolina o mandorla ha un guscio piuttosto sottile e croccante di zucchero. Il croccante, invece, è una barretta con molto più caramello e assume una consistenza più dura.

Ingredienti

– 500 g di frutta secca (a scelta)
– 500 g di zucchero
– 50 g di
acqua

Procedimento

a) In un tegame inserite acqua, zucchero e frutta secca a scelta e, dopo aver acceso la fiamma, iniziate a mescolare.
b) Raggiunto il bollore, l’acqua inizierà a scarseggiare e per circa 5 minuti dovrete mescolare ininterrottamente fino a che tutta l’acqua sarà asciugata.
c) A questo punto bisogna continuare a mescolare finché lo zucchero sarà ben attaccato alla frutta secca, ma spegnete la fiamma per evitare che bruci.
N.B.: quando l’acqua sarà asciugata è importante spegnere la fiamma per evitare che lo zucchero caramellizzi di nuovo. Se dovesse succedere, basterà aggiungere un po’ di zucchero e mescolare a fuoco spento.

La frutta pronta dovrà essere posta su della carta da forno per raffreddare.

 

Quadrotti ricotta e cioccolato senza burro e senza uova

Mi piace avere tutto sotto controllo, soprattutto in cucina. Aprire la dispensa e vedere tutto allineato secondo un mio codice; poter prendere le cose senza neanche guardare dove metto le mani.
Un esempio? Quando mi serve il barattolo della farina 00 so che si trova al centro di tre barattoli: alla sua destra c’è quello della farina 0, mentre a sinistra quello della farina per le lunghe lievitazioni.
Anche in frigorifero, ogni cosa ha il suo posto e tutto è posizionato in base alla scadenza, proprio come nella dispensa.
Lo so , probabilmente è da paranoica, ma a me va bene così.
Ieri però qualcosa è andato storto e una confezione di ricotta in scadenza è finita in fondo alla mensola, dietro il contenitore dell’insalata. Urgeva uso immediato e dato che il pranzo era già impostato ma il dolce no, ho improvvisato questi quadrotti con il cioccolato, che ne dite vi piacciono.

Ingredienti

250 g di farina 00
50 g di farina di mandorle
40 g di cacao amaro
120 g di zucchero
250 g di ricotta
40 ml di olio di riso o a piacere di semi
1 bustina di lievito per dolci
12 bicchiere di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
3 cucchiai di gocce di cioccolato

Preparazione

Preparare tutti gli ingredienti, scaldare il forno a 180°C e foderare una tortiera rettangolare o quadrata con carta forno.

In una ciotola setacciare la farina, il lievito, il cacao

mescolare e aggiungere la farina di mandorle.

In una ciotola a parte versare la ricotta e l’estratto di vaniglia, mescolare.

Aggiungere l’olio riso,

lo zucchero e mescolare  ancora 

fino ad ottenere una crema.

Sempre mescolando unire un terzo degli ingredienti secchi

 un po’ del latte, ancora i secchi, latte ed infine l’ultima parte della farina.

Il latte potrebbe non servite tutto, l’impasto deve risultare omogeneo e cremoso.

Unire le gocce di cioccolato, amalgamare il tutto

stendere il composto in una teglia, infornare e 

cuocere per circa 30 minuti, vale la prova stecchino.

ricetta originale e consigli per come prepararli

gnudi toscani ricetta

Gli gnudi toscani sono uno dei piatti più tipici della Toscana e in questo articolo vi propongo la ricetta originale: si tratta di un classico comfort food preparato con ingredienti semplici da reperire e soprattutto poveri, proprio perché di fatto gli gnudi sono un piatto povero.

A volerne banalizzare la descrizione, potremmo semplicemente dire che gli gnudi toscani sono l’evoluzione del ripieno dei ravioli: infatti si tratta del ripieno ricotta e spinaci dei ravioli a cui viene data una forma rotonda e che vengono lessati e conditi. Gnudo, in toscano, vuol dire proprio “nudo”: nome appropriato visto che, appunto, parliamo del ripieno dei ravioli privo del suo rivestimento esterno, il raviolo appunto, e dunque messo a nudo.

Facile paragonarli anche ai canederli ma è solo la forma ad essere la stessa, dal momento che nei canederli è presente il pane e che gli stessi vengono serviti nel brodo di cottura.

Come tutte le ricette tradizionali, ogni famiglia e ogni componente della stessa famiglia ha la sua ricetta degli gnudi ma tutti concordano nel dire che questa è una delle ricette toscane da provare, per via della sua semplicità e della sua bontà.

Uno dei problemi degli gnudi è che se gli spinaci non sono tritati bene, potrebbe essere difficile ottenere una pallina perfetta perché gli ingredienti potrebbero non amalgamarsi per bene; io consiglio di tritare gli spinaci quanto più piccoli possibile, se necessario anche usando un robot da cucina.

Per il resto, vale sempre lo stesso consiglio: usare solo ingredienti di prima qualità, in primis la ricotta, per ottenere un risultato davvero perfetto. Ricorda che gli gnudi sono buoni perché all’assaggio si sentono tutti gli ingredienti che, siccome il condimento è basilare, devono risaltare al massimo.

Per quel che riguarda il condimento, la tradizione dice che gli gnudi vadano serviti con un classico burro+salvia+parmigiano ma li si può in realtà condire a piacimento (esattamente come si fa con gli gnocchi) per esempio con un sugo leggero al pomodoro, con ragù e via dicendo.

Passiamo alla ricetta per preparare dei buonissimi gnudi toscani, al termine della quale troverai dei consigli utili per prepararli, gustarli e conservarli.

Ingredienti per 4 porzioni di Gnudi toscani

  • 250 grammi di spinaci
  • 250 grammi di ricotta di pecora
  • 1 pizzico di noce moscata
  • 50 grammi di farina
  • Olio extravergine di oliva
  • 1 uovo
  • 1 spicchio di aglio
  • 50 grammi di parmigiano
  • 1 pizzico di pepe nero

Come preparare gli gnudi toscani in maniera tradizionale

  1. Sciacquare gli spinaci e lasciarli in una pentola con acqua bollente non salata per 5 minuti;
  2. Scolare gli spinaci e strizzarli in modo da eliminare l’acqua in eccesso;
  3. Sistemarli dentro una padella con olio e lo spicchio d’aglio e farli saltare;
  4. Togliere gli spinaci dalla padella e sminuzzarli usando un coltello oppure con un robot da cucina;
  5. Sistemare gli spinaci in una ciotola con la ricotta (senza liquido di conservazione). Lavorare i due ingredienti con il parmigiano per farli amalgamare, aggiungendo sale e pepe al bisogno;
  6. Aggiungere l’uovo all’impasto mescolando fin quando gli ingredienti non saranno completamente amalgamati;
  7. Una volta pronto l’impasto, formare delle palline grandi quanto delle noci (possono essere più o meno rotonde): in questa fase è bene infarinare le mani di continuo in modo che l’impasto non resti appiccicato e che, soprattutto, gli gnudi non si spacchino. Ricoprire gli gnudi di farina e lasciarli riposare per almeno 30 minuti;
  8. Portare ad ebollizione acqua salata in una pentola larga e alta; al momento del bollore, buttare gli gnudi un po’ per volta e lasciarli cuocere fin quando non iniziano a tornare a galla. Scolarli con una schiumarola e condirli nella maniera che più si preferisce.

Tempo di preparazione: 1 ora

gnudi toscani

Consigli per preparare, cuocere e conservare gli gnudi toscani

  1. Gli gnudi si conservano perfettamente in congelatore: vanno congelati su una teglia, distanziati l’uno dall’altro, e poi eventualmente inseriti dentro dei sacchetti. Possono essere usati senza essere scongelati;
  2. La farina classica può essere sostituita con farina di riso, così da preparare un piatto adatto anche ai celiaci e agli intolleranti al glutine;
  3. La ricotta può essere di pecora (come nella tradizione) ma anche di mucca o bufala. Al variare della ricotta, varierà il sapore degli gnudi (e se si usa la bufala anche la consistenza);
  4. Oltre agli spinaci, si possono aggiungere all’impasto delle bietole cotte come gli spinaci;
  5. Nel caso in cui dovessero avanzare, mettili in frigorifero e ti consiglio di riscaldarli in forno aggiungendo parmigiano oppure in padella con pochissima acqua calda per farli rinvenire.

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