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Hotteok: i pancake degli street food coreani

Hotteok: i pancake degli street food coreani

L’hotteok è uno dei più popolari street food coreani e consiste in un pancake dolce servito caldo con un delizioso ripieno filante

Non si può intraprendere un viaggio in Corea senza lasciarsi tentare da uno dei più famosi e tipici street food del paese, ovvero i pancake chiamati hotteok (anche detti hoddeok o hodduk), particolarmente diffusi nella città di Seul e in generale nel sud del paese. Questi pancake dolci e ripieni vengono venduti soprattutto in inverno e possono essere acquistati in strada o cotti in casa, in quanto la preparazione non è particolarmente complessa. Andiamo allora a scoprire caratteristiche ed evoluzione di questo speciale spuntino dolce per cui i coreani vanno pazzi.

A vendor cooks hotteok, a Korean sweet pancake, at a stall at the Seomun Market in Daegu, South Korea, on Saturday, Nov. 12, 2016. The disenchantment with President Park Geun-hye in her hometown of Daegu signals a wider shift in the nation's political landscape, where regional loyalties often hold greater sway among the electorate than policy platforms. Photographer: SeongJoon Cho/Bloomberg
Street food in Corea: hotteok.

Come sono fatti i pancake dolci coreani

Gli hotteok, introdotti in Corea dagli immigrati cinesi all’inizio del Novecento, sono soffici pancake dolci, il cui impasto è realizzato con un mix di farine, in genere farina bianca e di riso, latte o acqua, zucchero e lievito. La ricetta originale prevede che l’impasto venga fatto lievitare per diverse ore e che, prima di essere cotto in padella o sulla piastra, venga farcito con un ripieno a base di zucchero di canna scuro, cannella e alcune noci o semi macinati. Quello che ne risulta è un pancake spesso, dall’esterno leggermente croccante e un ripieno piacevolmente succoso e filante. Gli hotteok cotti dai venditori ambulanti vengono generalmente preparati su grandi piastre e, una volta pronti, piegati a metà e serviti all’interno di bicchieri di carta, così da evitare che i clienti si scottino con lo sciroppo bollente. I coreani amano cucinare gli hotteok anche in casa, seguendo la ricetta tradizionale o acquistando una miscela già pronta e disponibile in commercio.

Caratteristiche ed evoluzione dell’hotteok

Come avviene spesso per i cibi di strada, anche il tradizionale hotteok ha subito diverse rivisitazioni e attualmente sono circa una cinquantina le varianti disponibili. Nella versione dolce, i pancake possono essere preparati con una crema al cioccolato al loro interno o con un ripieno tipicamente asiatico a base di fagioli rossi. Ancora più recenti e creativi gli hotteok salati, con ripieni di ogni tipi che vanno dalle verdure al formaggio filante, fino a quelli a base di ingredienti o piatti tradizionali della cucina coreana, quali ad esempio quelli al kimchi (verdure fermentate con spezie e frutti di mare) e al bulgogi (un piatto a base di carne di manzo marinata e grigliata). In alcuni casi l’impasto bianco delle frittelle viene colorato con polvere di tè coreano o con aromi vari. Non mancano, infine, varianti più spesse che vengono fritte, risultando simili alle nostre ciambelle, o cotte sulla piastra come i waffle.

Uova alla benedettina, ricetta facile

Uova alla benedettina, ricetta facile

Come cucinare le uova alla benedettina, una ricetta semplice perfetta per la colazione salata del sabato

Uova alla benedettina. Ma possiamo chiamarle anche uova alla Benedict!
Sì, perché questa ricetta in realtà arriva dalla cucina anglosassone e propone le uova affogate in versione inedita (e assolutamente elegante). Si tratta infatti di uova affogate servite su un crostone di pane con prosciutto e salsa olandese, da guarnire a piacere. Se volete scoprire perché si chiamano così, leggete il nostro articolo “La (forse) vera storia delle uova alla Benedict”, mentre di seguito vedremo la ricetta più facile per cucinare le uova alla benedettina.
Sì, perché quando vi abbiamo scritto facile nel titolo, intendevamo facile per chi sa già preparare le uova affogate.

La salsa per le uova alla benedettina

Questa è la prima cosa che dovrete preparare e piacerà molto a chi ha una buona dimestichezza con la maionese fatta in casa. Per prima cosa  portate a bollore 40 g di acqua con 20 grammi di aceto, qualche grano di pepe, una presa di sale e mezzo scalogno sbucciato e affettato. Fate bollire per circa 2’ e mezzo, finché il liquido si sarà ridotto di poco più di metà. Lasciate intiepidire. Versatelo filtrandolo su 4 tuorli raccolti in una bastardella, trasferiteli su un bagnomaria caldo, dopo avere spento il fuoco, e cominciate a montarli con la frusta fino a ottenere una crema spumosa, poi incorporate a filo 250 grammi di burro chiarificato fuso, sempre continuando a mescolare con la frusta, finché la salsa non sarà morbida. Completate con 2 cucchiai di succo di limone.

Come cucinare le uova per fare le uova alla Benedict

La prima fase è preparare le uova da affogare. Per poterle bagnare con la salsa, la cottura migliore è quella dell’uovo in camicia! Quindi rompete le uova su un piattino (una ad una), calatele in acqua, acidulata con poco aceto, a lieve bollore e cuocetele per circa 3-4’ .

Come affogare le uova con la salsa olandese

Il procedimento che trasformerà le vostra uova in camicia in uova alla benedettina, è questo ultimo passaggio. (Tranquilli, il peggio è passato).
Spennellate 8 fette di pane con un po’ di burro fuso e tostatele in padella. Rosolate in una padella senza grassi 400 grammi di prosciutto cotto, poi mettetelo sulle fette di pane. Posatevi sopra un uovo, completate con abbondante salsa olandese e servite.

Per guarnire le uova alla benedettina

Potete completare il vostro piatto, potete guarnire con erba cipollina, pepe rosa o aneto fresco. Siete in cerca di un tocco strong? Una spolverata di paprika e non ve ne pentirete!

Roger Federer: prima del match un piatto di spaghetti al pomodoro

Roger Federer: prima del match un piatto di spaghetti al pomodoro

La dieta mediterranea scelta dall’atleta agli Australian Open e la ricetta rivelata dallo chef Andrea Tranchero

La preparazione atletica del numero 3 al mondo Roger Federer non può prescindere da un’alimentazione corretta ed equilibrata. E proprio ora che il tennista è impegnato delle semifinali agli Australian Open, lo chef italiano Andrea Tranchero rivela al Daily Mail Australia i segreti della sua alimentazione controllata prima della gara. 

Roger ordina gli spaghetti al pomodoro dal ristorante (il pop-up di Barilla Masters of Pasta allestito a Melbourne per il torneo). Ne consegniamo una porzione a Roger e alla sua squadra tre ore prima della partita”, ha detto Tranchero, executive chef di Barilla Australia.
“Non ci sono richieste insolite [da Roger], l’ordine è sempre per lo stesso piatto, semplice e classico. […] I carboidrati fanno parte di una dieta sana ed equilibrata. Molti atleti d’elite scelgono di mangiare la pasta prima delle loro partite o competizioni in preparazione alle esigenze fisiche del loro sport”, ha detto.

La sua ricetta è composta da soli sette ingredienti – tra cui salsa al basilico, spaghetti di semola di grano duro, cipolla, aglio e pomodorini, condita con parmigiano e basilico e basilico fresco.

Instagram @Andrea Tranchero

Ecco la ricetta degli spaghetti al pomodoro che Roger Federer mangia prima dei match:

Spaghetti al pomodoro di Andrea Tranchero

340g Spaghetti, un vasetto di salsa al basilico Barilla, 20ml olio extravergine d’oliva, una cipolla, uno spicchio d’aglio, un cestino di pomodorini ciliegino tagliati a metà, sale, pepe, basilico fresco

Portare a ebollizione una pentola d’acqua, salarla (7 grammi per litro), tuffare gli spaghetti e mescolare. In una padella grande, scaldare a fuoco basso metà dell’olio e dorare la cipolla tagliata e lo spicchio d’aglio. Aggiungere la salsa al basilico e condire con sale e pepe. Cuocere la salsa a fuoco medio, mescolando ogni tanto per circa 3 minuti e togliere l’aglio.
Cuocere la pasta un minuto in meno rispetto a quanto indicato sulla confezione, scolarla e mescolarla con la salsa di pomodoro. Aggiungere i pomodorini e finire di cuocere la pasta nel sugo.
Togliere dal fuoco, aggiungere il basilico fresco e servire con un filo d’olio extravergine d’oliva.

Foto di copertina: Instagram @Barilla

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