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stare a casa la sera (con un calice di vino) è la nuova moda

Non avete voglia di uscire? Niente di strano! Per i finlandesi rilassarsi fra le mura domestiche è il top. E il trend ora spopola anche da noi

Calzettoni pesanti, coperta, il camino o una candela accesa, la musica in sottofondo o un programma alla tv, un bicchiere di vino da bere sul divano: se in inverno le serate vi piace sempre più trascorrerle così, nel comfort di casa invece che al ristorante, al cinema, fuori a bere qualcosa con gli amici, sappiate che non siete i soli.

Il nuovo trend dalla Finlandia

Si chiama Kalsarikännit, arriva dalla Finlandia ed è un nuovo trend, ovvero l’arte di dedicarsi al relax tra le mura domestiche, dopo una giornata intensa e stressante, indossando indumenti comodi (pigiama o solo biancheria intima), facendo quello che più ci piace, sorseggiando del vino o un drink (non esagerate!) e senza nessuna intenzione di uscire. Meglio ancora, poi, se si è da soli.

Le emoji del Finland Promotion Board
Le emoji del Finland Promotion Board.

Una cosa ufficiale

Questo mood viene raccontato anche dal sito ufficiale di promozione della Finlandia, prodotto dal Ministero degli Affari Esteri e dal Dipartimento per le Comunicazioni, e illustrato con delle simpatiche emoji. C’è anche un libro che lo spiega, uscito il giugno scorso: Päntsdrunk: Kalsarikänni, The Finnish Path to Relaxation di Miska Rantanen.

Le emoji del Finland Promotion Board
Le emoji del Finland Promotion Board.

 

Comfort food

Se al vostro drink volete abbinare poi un po’ di comfort food, snack dolci e salati da sgranocchiare, non resta che preparare qualcosa di sfizioso che si possa gustare anche seduti sul divano. Ecco le nostre proposte!

 

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Menu delle feste natalizie a base di champagne

Menu delle feste natalizie a base di champagne

A Capodanno, si sa, bisogna portare a tavola solo piatti speciali. Avete mai pensato di cucinare con lo champagne?

Non si può iniziare un nuovo anno senza un brindisi. E cosa c’è di meglio di un ottimo champagne?
Parliamo di champagne generalizzando, ma in realtà ci riferiamo anche allo spumante italiano perché ce ne sono moltissimi all’altezza del tanto famoso vino francese.

A Capodanno si alzano i calici e si brinda a quello che verrà e a quello che è stato. Le bollicine sono di buon auspicio e i bicchieri devono fare cin cin mentre gli sguardi si incrociano in un sorriso.
Champagne o spumante sono gli ingredienti della serata. Perché non provate ad utilizzarli anche in cucina?

Vi suggeriamo dei piatti semplici, ma d’effetto, che vi faranno fare un figurone con i vostri amici.
Dall’antipasto al dolce, fino al cocktail, ecco a voi un menu a base di champagne perfetto per salutare l’ultimo giorno dell’anno e dare inizio ad un anno nuovo.

1. Crema di zola e champagne

Questa crema è perfetta come antipasto servita sui crostini di pane abbrustolito. Ha un gusto deciso per palati forti. Prepararla è molto semplice. Basta mescolare 300 gr di gorgonzola dolce con 50 gr di mascarpone e 25 gr di panna fresca. Poi versate 150 ml di champagne sulla crema e lasciate riposare per un’ora. Prima dis servire mescolate tutto.

2. Risotto champagne e melograno

Questo risotto è un classico che piace sempre a tutti ed è l’ideale nelle occasioni importanti. Si prepara come di consueto tostando il riso in un soffritto di olio e cipolla e poi sfumando con lo champagne e versando poco alla volta del brodo vegetale mescolando continuamente. A fine cottura si aggiunge una noce di burro per mantecare e dei chicchi di melograno che danno acidità al piatto…e portano fortuna!

3. Pollo allo champagne

Questo secondo piatto è molto semplice e non troppo impegnativo. Pendete un pollo intero (meglio se ruspante)in macelleria e fatevelo pulire. In una pirofila mettete a sciogliere 60 grammi di burro e poi poggiate il pollo in modo che si unga per bene in ogni parte. Cuocete in forno a 180° finché il pollo non risulta dorato. Lavate 300 gr di funghi champignon e aggiungeteli nella pirofila insieme al tartufo a lamelle, due bicchieri di champagne e un bicchierino di brandy e cuocete per altri 40 minuti.
In un pentolino, fate filtrate il fondo di cottura, aggiungete due cucchiai di farina e fatela tostare. Aggiungete anche un bicchiere di panna fresca e una noce di burro. Regolate di sale e lasciate cuocere mescolando con una frusta. Prima di servire, versate la salsa sul pollo.

4. Sorbetto allo champagne

Un dolce leggero per chiudere i bellezza. Questo sorbetto si prepara sciogliendo 500 gr di zucchero con 1,5 l di acqua sul fuoco. Dopo aver preparato questo sciroppo lasciatelo raffreddare e poi mescolatelo con il succo di due limoni e quattro bicchieri di champagne.
Lasciate raffreddare il liquido nel freezer per un’ora mescolandolo ogni 20 minuti. In alternativa utilizzate una gelatiera. Montate intanto un albume e poi aggiungetelo lentamente al composto. Lasciate in freezer per un altro paio di ore e poi servite nei calici. Decorate con fragole e lamponi o chicchi di melograno.

5. Champagne cocktail

Questo è un cocktail famosissimo inventato nel 1889 a New York da un giornalista. Si prepara bagnando una zolletta di zucchero con angostura bitter e si mette sul fondo del calice di servizio. Poi si versano nel calice 2 cl brandy e 8 cl champagne facendo attenzione a non rovinare la zolletta che si scioglierà lentamente sorso dopo sorso.

Bere senza alcol: la nuova tendenza sono i mocktail (e vi spieghiamo come farli)

Bere senza alcol: la nuova tendenza sono i mocktail (e vi spieghiamo come farli)

Cocktail buoni, elaborati, di moda, ma senza alcol. Sono la nuova tendenza in fatto di mixology, parola di esperto, e visto che sono perfetti per ricevere durante le Feste, vi diamo una ricetta realizzata in esclusiva da La Cucina Italiana per Pompadour

Definire i mocktail un “cocktail senza alcol” è davvero riduttivo. I cocktail analcolici che spopolano nelle capitali del bartending come New York e Londra non hanno nulla da invidiare ai classici drink a base di gin, whiskey o rum. Anzi.
Un tempo cocktail alcol-free come Shirley Temple e Virgin Colada erano relegati alle ultime pagine delle drink list di locali e ristoranti, offerta dovuta per accontentare bambini e astemi. Oggi invece i mocktail hanno smesso di essere versioni sbiadite dei grandi drink internazionali, e sono un segmento di mercato in rapida crescita – e un’idea da copiare anche a casa.

Sempre meno alcol, fino allo zero

La cultura del bere sta evolvendo rapidamente e negli ultimi anni gli appassionati di cocktail sono in crescita, quante le occasioni di consumo e la consapevolezza della propria salute. Si apprezzano ingredienti sofisticati, equilibrio, bilanciamento di sapori e profumi, proprio come per un vino. Con in più ricette studiate per specifici momenti, che oltre al classico fuori pasto incontrano l’abbinamento con il cibo e persino gli orari diurni della giornata. I cocktail hanno invaso le nostre giornate, le cene, i pranzi, i brunch – e non necessariamente quindi con un contenuto alcolico, seppur minimo. La nuova tendenza della mixology internazionale mira quindi a ridurre sempre di più la gradazione dei cocktail, che siano da aperitivo, da dopocena, o da pasto.

Oltre all’alcol c’è di più

“L’assenza di alcol non è più l’unica caratteristica principale dei mocktail – spiega Alessandro Melis, anima di Indrinkable, bartender navigato, formatore e mixology consultant per tanti locali – oggi l’attenzione si concentra sulla qualità e l’abbinamento degli ingredienti presenti (e non sull’unico assente!) di questa tipologia di drink. Non sono più versioni “senza”, ma ricette costruite, pensate e ideate per diversi momenti della giornata e diverse occasioni d’uso, “con”, tanto da offrire e da far scoprire al pubblico”.
Oggi i mocktail sono talmente popolari che i locali più alla moda ne hanno di signature, con ricette speciali, dedicate ai singoli momenti della giornata, dall’aperitivo al dopocena, e soprattutto a nuove occssioni come brunch e pranzi, un tempo orari off limits per i bartender. “A Milano due dei cocktail che stanno avendo maggior successo nei locali in cui abbiamo studiato la drink list, sono proprio due mocktail – prosegue Alessandro – e vengono bevuti in orario diurno o a pasto. Acqua di mare è un cocktail a base di acqua del Mediterraneo, succo di limoni, sciroppo di zucchero al pepe nero e soda, molto gettonato, tanto quanto Profumi di Campo, a base di sciroppo al rosmarino, estratto di cetriolo e succo di lime”. Un soffio di estate e di primavera, ma si beve la stessa cosa tutto l’anno? A parte alcuni grandi classici, assolutamente no.

I cocktail sono stagionali, come la cucina

I cocktail bar cambiano le liste ad ogni stagione, come i ristoranti, proprio per ispirarsi ad ingredienti e sapori differenti. Ora in inverno, si preferiscono note speziate e di frutti rossi, che richiamano quelle tipiche del Natale. Alla fantasia non c’è limite “perché i barman oramai non si accontentano più dei prodotti in commercio e come degli chef preparano i propri sciroppi, estratti e molti infusi con cui “cucinare” i cocktail sul momento” conclude Alessandro. Utilizzando gli infusi Pompadour ha creato sei cocktail in esclusiva per la Cucina Italiana, come Cinnamon Red, a base di Infuso Garofano e Cannella e tante altre ricette che verrano svelate nei prossimi mesi sulla rivista e online. L’obiettivo, aiutare i lettori a cimentarsi in un bartending facile e casalingo, ma d’effetto e al passo con i tempi.
Per le Feste, come aperitivo o per il brindisi del dopocena, ecco la ricetta del cocktail perfetto da accompagnare alla classica bottiglia di bollicine – che scommettiamo non sarà più così gettonata.

Cinnamon in Red
1 tazza di Infuso Garofano e Cannella Pompadour
2 cucchiaini di succo di lime
1 bicchiere di soda al limone
1 cucchiaino di miele
1 pizzico di pepe nero
Shakerate l’infuso e il succo di lime con il pepe e il miele. Versate in un bicchiere da long drink con ghiaccio e colmate con la soda; decorate a piacere con ribes rosso.

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