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» Fiocchi di brioche – Ricetta Fiocchi di brioche di Misya

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Innanzitutto sciogliete il burro nel latte caldo e lasciate intiepidire.

Mettete la farina a fontana in una ciotola e sbriciolateci il lievito la centro.
Aggiungete lo zucchero, la vaniglia, l’uovo e il latte ormai tiepido e iniziate a impastare.

Una volta ottenuto un impasto omogeneo e ben incordato, trasferitelo in una ciotola leggermente unta di burro, coprite con pellicola e lasciate liavitare per almeno 2 ore o fino al raddoppio.

Riprendete l’impasto, dividetelo in 12 parti uguali, èirlatele per ottenere delle palline uniformi, quindi lasciate riposare per 30 minuti, sotto a un canovaccio pulito.

Riprendete le palline e, una per volta, stendetele, piegate a mezzaluna, quindi effettuate 2 tagli sulla parte tondeggiante, come in foto.

Tirate gli angoli esterni un po’ verso l’alto, quindi riportate la parte centrale sopra l’impasto, per creare il fiocco.
Procedete così per tutte le palline, in modo da trovarvi 12 fiocchi.

Disponete i fiocchi sulla teglia rivestita di carta forno, un po’ distanziati tra loro, quindi coprite con un canovaccio e fate riposare ancora per altri 30 minuti, infine cuocete per circa 12-15 minuti o fino a doratura in forno statico preriscaldato a 180°C.

I fiocchi di brioche sono pronti: lasciateli intiepidire, decorate con zucchero a velo e servite.

Melanzane a beccafico a modo mio

Melanzane a beccafico a modo mio

                                          

Ho un ricordo nitido di mio padre e mia madre in cucina a preparare le sarde a beccafico (no, non sono impazzita, so di aver pubblicato lo scatto delle melanzane) ma ho un ricordo vago di mia madre mentre prepara le melanzane a beccafico. In questi giorni le ho chiesto la ricetta, ma non rammentava di averle mai preparate e tanto meno ricordava ingredienti e dosi. Ho provato a “ricostruire” a memoria il gusto e ci sono andata abbastanza vicino, ma non me ne vogliano gli amici palermitani per non aver rispettato la ricetta originale.

Potete preparare gli involtini in anticipo e cuocerli poco prima di servirli o infornarli e presentare in tavola a temperatura ambiente.

Ingredienti

n.b. non avendo a disposizione il pecorino ho utilizzato il grana

2 melanzane 

4 cucchiai di pangrattato

3 cucchiai di grana

2 cucchiai di uvetta passa

2 cucchiaio di pinoli

1 scalogno piccolo tritato

prezzemolo

olio

sale (io ho utilizzato sale aromatizzato allo zenzero)

pepe

per la cottura

foglie di alloro 

2 cucchiai di salsa di pomodoro

grana

origano

Procedimento

Lavare le melanzane ed eliminare la buccia (io non la tolgo tutta, lascio delle strisce). Tagliarle a fette non troppo grosse (circa 1/2 cm) nel senso della lunghezza.

Grigliare le fette sulla piastra ben calda e metterle da parte.

In una padella scaldare un filo di olio e rosolare lo scalogno. Unire i pinoli, l’uvetta e lasciare insaporire. Aggiungere il pangrattato, lasciare tostare un minuto e insaporire con il prezzemolo tritato.

Togliere dalla fiamma, unire il formaggio, salare e insaporire a piacere con il pepe.

Prendere una fetta di melanzana grigliata, adagiare al centro un po’ di ripieno, aggiungere un pizzico di grana e arrotolare ad involtino.

Adagiare l’involtino in una teglia precedentemente foderata con carta forno.


Disporre tutti gli involtini alternandoli con una foglia di alloro.

Su ogni involtino porre un po’ di salsa di pomodoro,

cospargere con grana grattugiato e origano.

Infornare a 180°C per una ventina di minuti circa.

Cistite, che dieta seguire per curarla?

Cistite, che dieta seguire per curarla?

Periodi di stress, cambi di stagione, difese immunitarie deboli. Sono tutti i casi in si può presentare la cistite. Per prevenirla e curarla è importante avere un occhio di riguardo per la propria alimentazione. Ecco qualche consiglio

La cistite è un’infiammazione della vescica che provoca fastidiosi disturbi. I sintomi sono diversi, ma il più evidente è il continuo bisogno di urinare associato a bruciore durante la minzione. Le donne che ne sono maggiormente soggette, lo conoscono molto bene. A provocare la cistite sono agenti patogeni, ma anche uno scorretto stile di vita può essere debilitante. Scarsa igiene intima, indumenti troppo stretti, capi intimi sintetici e l’abuso di alimenti irritanti (come il caffè) sono tutte potenziali cause scatenanti. Ecco allora che anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella sua cura e prevenzione: oltre all’antibiotico e ad alcuni rimedi naturali, meglio, quindi, tenere sotto controllo anche la dieta.

Cistite, ecco tutti i cibi da evitare

Se per alcune persone l’infiammazione della vescica è un evento raro, per altre, invece, è un appuntamento ricorrente, che si presenta anche più volte in un anno. Questo non significa che bisogna sempre stare a dieta: occorre solo prestare maggiore attenzione a cosa mangiare e o non mangiare, specialmente nei periodi di maggiore stress o durante i cambi di stagione, quando le difese immunitarie sono più deboli.
In questi casi è meglio evitare alimenti che possano irritare un organo già altamente infiammabile. Anche se esiste una soggettività dei pazienti, che va valutata caso per caso, in generale nella categoria dei cibi a rischio rientrano quelli ricchi di grassi saturi o fritti, il caffè, le bevande gassate, quelle alcoliche, il peperoncino, il cioccolato, le spezie, l’aceto, i formaggi stagionati e gli insaccati. Da escludere dalla dieta anche i dolci. Capitolo a parte è quello degli agrumi: questi, infatti, a volte possono aumentare l’acidità delle urine e quindi determinare una cistite “chimica”. Nel caso di cistite provocata da Escherichia Coli si rivelano, invece, utili perché si tratta di un germe che non cresce in urine acide.

Tanta acqua e molti liquidi

Una volta che l’infezione è conclamata, per agevolare la guarigione è meglio non sgarrare con il cibo. La prima cosa da fare è favorire lo svuotamento della vescica. Innanzitutto bisogna bere almeno due litri di acqua al giorno, naturale e a temperatura ambiente. Anche le tisane vanno bene, in modo particolare quella alla malva, che è disinfiammante o alla pilosella, molto diuretica. In tavola non dovranno poi mancare frutta fresca e verdure ricche di liquidi – meglio crude che cotte – come cetrioli, lattuga, bieta, ravanelli, sedano e carote. Anche l’aglio e la cipolla sono indicati per la loro funzione antibatterica. Da ridurre, invece, il consumo di sale e degli alimenti che ne contengono in grande quantità come cibi in scatola o salamoia, dadi, estratti di carne e salse tipo soia (questo perché favoriscono la ritenzione idrica).

Cosa mangiare in caso di infiammazione

La dieta deve essere povera di zuccheri semplici, che facilitano la crescita batterica, e non deve includere tutti i cibi irritanti di cui si è parlato in precedenza. Un organo cruciale, anche se apparentemente estraneo all’infiammazione della vescica, è l’intestino. Per curare e anche prevenire la cistite, questo deve funzionare in modo regolare. Ecco allora che bisogna privilegiare alimenti ricchi di fibre. Nella dieta sono ammessi pane, pasta, riso e altri cereali, purché integrali. Da questo punto di vista sono molti utili anche gli alimenti che contengono probiotici naturali, tra cui lo yogurt, i crauti, il kefir e il miso. L’apporto proteico può essere garantito dai formaggi freschi, dal pesce e dalla carne, ma questa deve essere bianca, magra e non troppa. Infine, affinché la dieta sia efficace, bisogna introdurre anche qualcosa che riduca le possibilità che i batteri aderiscano alla mucosa della vescica: questa funzione la svolgono alla perfezione i mirtilli rossi e il ribes.

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