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Come riutilizzare l’olio delle scatolette di tonno

Come riutilizzare l'olio delle scatolette di tonno

Sprecare l’olio del tonno in scatola è un peccato perché, come conferma una ricerca, è un alimento sicuro e ricco di proprietà. Ecco qualche idea per riciclarlo

Quanti di noi quando aprono una scatoletta di tonno scolano l’olio buttandolo nel lavandino della cucina? Probabilmente la maggior parte. Un’abitudine sbagliatissima per due motivi: primo perché l’olio andrebbe correttamente smaltito e non gettato nello scarico, secondo perché si tratta a tutti gli effetti di un olio d’oliva (in alcune referenze anche extravergine) e dunque di un alimento prezioso che non andrebbe sprecato.

L’olio del tonno in scatola è buono: lo conferma una ricerca

Una ricerca recente dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) di Parma, effettuata per conto dell’Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare (ANCIT), ha analizzato l’olio d’oliva presente in campioni di tonno in scatola da 80 grammi pronti per il consumo, mantenendoli a 3 diverse temperature (4°, 20° e 37°) e osservando le variazioni in un periodo di riferimento di 13 mesi in cui sono stati effettuati test su ossidazione, analisi sensoriali e analisi del profilo acido dei grassi.

I risultati non hanno registrato alterazioni, anzi, hanno evidenziato nell’olio a contatto col tonno un aumento dei grassi polinsaturi, in particolare composti da acidi grassi Omega 3 (DHA) e di Vitamina D (colecalciferolo), naturalmente non presenti nell’olio d’oliva, conservando buone caratteristiche all’assaggio, all’aroma, al sapore e al colore. Questo perché le condizioni di sterilizzazione a cui è sottoposto prevedono temperature che non compromettono le proprietà organolettiche e nutritive, e non causano ossidazione. Dunque l’olio del tonno in scatola sarebbe buono e sicuro che, se non volete consumarlo tutto con il tonno, può essere riutilizzato come condimento o ingrediente di un piatto.

Le ricette per riutilizzare l’olio del tonno in scatola

Qualche idea? Per esempio, se cuciniamo una pasta al tonno, in bianco o al pomodoro, possiamo usarlo per preparare il soffritto arricchendo di gusto il piatto. Oppure si può utilizzare per condire una bruschetta da gustare mentre prepariamo il pranzo o la cena o per intrattenere gli ospiti prima di sedersi a tavola. Ancora, l’olio della scatoletta di tonno si può usare per marinare il pesce, preparare una salsa, farcire una focaccia.

Sfogliate la gallery per scoprire tutte le ricette per riutilizzare l’olio del tonno in scatola!

Le idee sono del blogger Paolo Pedemonte di “Healthsoup”.

» Polpette libanesi – Ricetta Polpette libanesi di Misya

Misya.info

Innanzitutto portate a bollore 2 bicchieri e mezzo di acqua, salate e cuocete il bulgur per 5-6 minuti, quindi spegnete, coprite con un coperchio e lasciate riposare per almeno 5 minuti, fin quando non avrà assorbito tutta l’acqua, completamente.

Mettete il bulgur cotto in una ciotola, aggiungete cipolla tritata, macinato, farina e sale e iniziate ad amalgamare, quindi incorporate anche menta e pinoli.

A questo punto formate le polpette, dando una forma un po’ allungata, quindi cuocete in olio di oliva ben caldo, in una padella antiaderente, rigirandole spesso.

Le polpette libanesi sono pronte, fatele asciugare un po’ su carta da cucina e servitele.

La marmellata di cipolle di Tropea per accompagnare i formaggi

La marmellata di cipolle di Tropea per accompagnare i formaggi

Dolce e un po’ agra, questa confettura darà un tocco in più ai vostri formaggi preferiti

La cipolla rossa di Tropea è una varietà di cipolla le cui origini arrivano sino ai Fenici e che si coltiva lungo la costa tirrenica che da Vibo Valentia arriva sino a Cosenza. Dal sapore dolce e dalla consistenza croccante, questo prodotto ha ottenuto la denominazione IGP nel 2008. Il suo gusto e la sua dolcezza sono perfetti per preparare una marmellata, dal sapore intenso e definito, perfetta per accompagnare formaggi sia di mucca che di capra, stagionati o più freschi e delicati. Si può spalmare sopra le fettine di formaggio o servire accanto a un plateau variegato di latticini. Una volta provata, non potrete più rinunciare a questo abbinamento!

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Le cipolle di Tropea, un toccasana per la salute

Non storcete il naso voi detrattori delle cipolle: la qui presente rossa di Tropea vanta una lunghissima lista di benefici per la salute, che anche il più riottoso dei consumatori dovrà capitolare! Diuretica, lassativa, altamente digeribile e ricca di vitamine. Queste le proprietà della cipolla rossa di Tropea IGP. Ma c’è dell’altro! E’ anche antisettica, anestetica, diuretica, emolliente, antiasmatica, curativa contro i reumatismi, il mal di testa, gli ascessi. Favorisce la secrezione biliare, contrasta raffreddore e influenza, regola il tasso di colesterolo nel sangue e allontana il rischio di tumori. Inoltre, essendo composta per il 90% d’acqua, per l’1% da proteine e da minerali importanti oltre che da pochissimi grassi, è un alimento perfetto anche per chi segue un regime ipocalorico.

La ricetta della marmellata di cipolle di Tropea

Ecco come preparare una marmellata con le cipolle di Tropea.

Ingredienti

600 g cipolle rosse di Tropea, 100 g zucchero di canna, il succo filtrato di un limone, 1 foglia di alloro, due bacche di ginepro, un pizzico di sale, 100 g di pinoli.

Procedimento

Pelate le cipolle, affettatele e mettetele in una casseruola insieme allo zucchero, al succo di limone e al sale. Cuocete a fuoco dolce per un’ora. A metà cottura unite la foglia di alloro, le bacche di ginepro e i pinoli. Mescolate bene perché la marmellata non si attacchi. Una volta pronta, togliete la foglie di alloro e versatela immediatamente nei vasetti precedentemente sterilizzati, chiudete con il tappo e metteteli a testa in giù sino a che si saranno raffreddati. Controllate quindi che si sia formato il sottovuoto: i tappi non dovranno fare il classico “click clack”.

Nel tutorial qualche consiglio in più per preparare la marmellata di cipolle di Tropea

Ricerche frequenti:

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