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Pasta fave e pancetta: la ricetta con i legumi freschi

Pasta fave e pancetta: la ricetta con i legumi freschi

La pasta fave e pancetta è un primo piatto semplice e veloce da preparare ma ricco di gusto. I legumi freschi, tipici delle primavera, apportano alla ricetta un sapore unico

Se durante l’anno per preparare la pasta fave e pancetta si deve ricorrere alle fave surgelate, il periodo compreso tra fine aprile e inizio maggio è quello in cui questi legumi si raccolgono freschi e al massimo del gusto.

Prima di parlare della ricetta della pasta fave e pancetta è doveroso raccontare come questo legume sia tra i più ricchi a livello nutrizionale e, al contempo, povero di grassi.

Le fave, infatti, contengono tantissima acqua, fibre, proteine, e una presenza quasi irrilevante di grassi: caratteristiche che le rendono una pietanza ipocalorica e con ottimi benefici sulla salute. Basti pensare che 100 g di fave apportano circa 70 calorie.

Oltre a essere leggere le fave sono anche molto buone e, come i piselli, si sposano alla perfezione con la pancetta. Scopriamo quindi la ricetta di questo primo piatto facile da preparare e ricco di gusto.

Pasta fave e pancetta: la ricetta

Ingredienti

Per preparare quesa ricetta vi serviranno: 1 kg di fave fresche (200 g circa da pulite), 200 g di pasta della tipologia preferita, 1/2 cipolla, 80 g di pancetta, pecorino grattugiato, sale, pepe nero, olio extravergine di oliva.

Procedimento

La prima cosa da fare è sbucciare con cura le fave. Si inizia tagliando con un coltello la parte superiore del tegumento, il rivestimento che le ricopre. Le fave vanno poi sbollentate per un paio di minuti e raffreddate con acqua fredda. Basterà poi schiacciarle per far uscire il legume vero e proprio.

In una padella antiaderente fate appassire le cipolla con dell’olio e aggiungete la pancetta. Fate cuocere per qualche minuto e versate le fave pulite, aggiustate di sale e versate mezzo bicchiere abbondante di acqua calda. Coprite la padella con un coperchio e lasciate cuocere per circa dieci minuti.

Cuocete la pasta che avete scelto e scolatela un minuto prima della cottura, la finirà nella padella con le fave per mantecarsi e legarsi con gli altri ingredienti. Se necessario aggiungete un po’ di acqua di cottura.

Quando la pasta è cotta spegnete il fuoco e spolverate con il pecorino grattugiato e il pepe nero, amalgamate e portate in tavola.

La tapenade: più che un pâté d’olive!

La tapenade: più che un pâté d'olive!

Una salsa provenzale, ottima come condimento per la pasta, per accompagnare carni, verdure e formaggi, ma anche su bruschette e tartine

Se diciamo Francia, cosa vi viene in mente? Di sicuro Parigi con la Torre Eiffel, ma anche le infinite distese di campi di lavanda che caratterizzano la regione della Provenza. Ecco proprio da lì, proviene una delle salse più gustose che c’è: la tapenade, un composto a base di olive, capperi e acciughe, da accompagnare a secondi piatti a base di carne, a verdure e formaggi, ma anche da utilizzare come sugo sulla pasta o da spalmare sulle tartine o sulle bruschette.
Nella nostra gallery, troverete qualche curiosità sulla tapenade, mentre di seguito potrete leggere la ricetta tradizionale e alcune sue varianti.

La ricetta della tapenade

Ingredienti

Per ottenere circa mezzo kg di prodotto, procuratevi:

250 g di olive nere denocciolate
50 g di capperi sottaceto
20 g di acciughe sott’olio
olio evo
aglio

Procedimento

Per prima cosa, risciacquate capperi e acciughe sotto l’acqua corrente per dissalarli, poi asciugateli con della carta da cucina. Procuratevi un mortaio, riponetevi tutti gli ingredienti e lavorateli con il pestello, fino a ridurli a una poltiglia. Aggiungete l’olio a filo, poco a poco, in modo da addensarla e renderla cremosa. Se non avete il mortaio, potete sminuzzare tutti gli ingredienti, tagliandoli finemente col coltello.

Le varianti della tapenade

C’è chi aggiunge alla tapenade del succo di limone, per dare quella nota acidula; chi invece, la condisce con delle erbe aromatiche di stagione; chi ancora la insaporisce con del vino: insomma, potete sbizzarrirvi con la fantasia. Ma la prima versione da provare resta sempre l’originale per gustarla in tutta la sua bontà.

Come si conserva la tapenade

La tapenade può essere conservata in frigo in un barattolo di vetro, coperto con abbondante olio evo fino all’orlo, almeno per una decina di giorni.

Ricetta Petali di baccalà con carciofi e patate

  • 300 g 2 filetti di baccalà dissalato
  • 50 g ricotta dura
  • 4 carciofi
  • 2 patate
  • prezzemolo
  • maggiorana
  • olio extravergine di oliva
  • burro
  • sale
  • pepe

Pelate le patate e tagliatele a tocchetti, lessatele in acqua salata per 8-9 minuti e scolatele con una schiumarola. Mondate i carciofi, divideteli in 4 spicchi ciascuno e cuoceteli per 15 minuti nella stessa acqua delle patate. Condite le patate e i carciofi con olio, sale e un ciuffo di prezzemolo tritato. Rosolate i filetti di baccalà con poco olio e una noce di burro, a fiamma viva, per 2-3 minuti per parte. Lasciateli intiepidire, quindi sfaldateli con le mani, ricavando dei «petali». Serviteli con l’insalata di patate e carciofi e completate con la ricotta grattugiata, pepe e qualche fogliolina di maggiorana.

Da sapere: raddoppiando le dosi questa ricetta diventa un buon secondo piatto o un leggero piatto unico.

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