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Ricetta Cotolette di pollo in carpione con patate novelle

Ricetta Cotolette di pollo in carpione con patate novelle
  • 200 g petto di pollo a fettine
  • 200 g patate novelle
  • 50 g sedano
  • 50 g carota
  • 50 g cipolla rossa
  • 50 g aceto
  • 50 g vino bianco
  • 1 pz uovo
  • pangrattato
  • farina
  • zenzero fresco
  • alloro
  • maggiorana
  • zucchero
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe in grani

Per la ricetta delle cotolette di pollo in carpione con patate novelle, lessate le patate novelle con la buccia, partendo da acqua fredda, per circa 15 minuti dal bollore. Infarinate le fettine di pollo, passatele nell’uovo sbattuto, quindi nel pangrattato. Battetele con la lama del coltello, di piatto, per fissare bene l’impanatura.
Friggete le cotolette in un’ampia padella con un filo di olio per circa 3 minuti per lato. Salatele e scolatele su carta da cucina. Mondate sedano, carota e cipolla e tagliateli a bastoncini. Scaldate in una casseruola l’aceto e il vino bianco con 50 g di acqua, 3 grani di pepe, 1 rondella di zenzero, 1 rametto di maggiorana e 1⁄2 foglia di alloro. Al bollore, aggiungete le verdure a bastoncini, una presa di sale e una di zucchero. Abbassate la fiamma e fate sobbollire per 3 minuti. Spegnete e lasciate raffreddare. Tagliate a pezzi le cotolette e sistematele nel contenitore da trasporto, alternandole con le verdure in carpione e un po’ del loro sughetto. Completate con le patate bollite.

Superfood in cucina: tutte le proprietà della mela Renetta

Ricca di polifenoli, la mela Renetta di Melinda è perfetta in cucina, sia nelle ricette dolci che in quelle salate. Non a caso è la mela più amata dagli intenditori!

Inconfondibile nella forma e nel sapore, la mela Renetta mette tutti d’accordo: cuochi, medici e buongustai. In cucina si presta alla perfezione sia nelle ricette dolci che in quelle salate. Acidula e con una polpa morbida da cruda, mantiene un’ottima consistenza da cotta, sprigionando dolcezza.
Ma c’è di più: con la sua altissima concentrazione di polifenoli, è considerata un vero e proprio superfood. In 100 grammi di mela Renetta ci sono ben 212 mg di polifenoli, quasi il doppio di quelli contenuti nelle mele Granny Smith ad esempio. E con gli altri frutti? Non c’è gara! Lo stesso peso di kiwi ne contiene solo 54, 38 la papaia e 31 la banana.

Mela Renetta, il superfood di Melinda

A cosa servono i polifenoli?

Le cellule, si sa, invecchiano. Un processo che non possiamo interrompere ma che possiamo rallentare. Come? Con gli anti ossidanti ad esempio. I migliori sono quelli naturali e si assumono proprio nella verdura e nella frutta. E in questo campo, nessuno batte la mela Renetta! La prova del nove? Tagliando una di queste mele vi accorgerete che la sua polpa annerisce più in fretta rispetto alle altre mele. Questo succede proprio a causa della concentrazione di polifenoli che velocizzano il processo di ossidazione.
E se è vero che una mela al giorno toglie il medico di torno, due mele Renetta al giorno garantiscono la giusta assunzione quotidiana di anti-ossidanti, pari a 1 grammo. Come? Ecco qualche idea per portarle in tavola, sia nella versione dolce che in quella salata, per un menu completo.

Due ricette per un dolce… superfood!

Crostata di mele con crumble alle nocciole

Crostata di mele con crumble alle nocciole

Ingredienti

800 g 3 mele Renetta, 350 g farina, 200 g burro più un po’, 120 g zucchero semolato, 115 g nocciole tostate pelate, 15 g biscotti secchi, 3 tuorli, scorza di limone, zucchero di canna, sale

Procedimento

Impastate la farina con il burro ammorbidito e un pizzico di sale. Tritate in farina non finissima le nocciole e unitene 100 g all’impasto. Aggiungete poi lo zucchero semolato e i tuorli e impastate ottenendo un panetto liscio. Lasciatelo riposare coperto in frigorifero per almeno 1 ora (pasta frolla). Stendete la frolla tenendone da parte un quarto; tiratela con il matterello a circa 5 mm di spessore e foderate il fondo e il bordo di uno stampo a cerniera (Ø 26 cm) imburrato. Rifilate il bordo circa 1 cm sotto il margine. Sbucciate e detorsolate le mele, tagliatele a pezzetti e raccoglietele in una ciotola; profumatele con un po’ di scorza di limone grattugiata e mescolatele con 2 cucchiai di zucchero di canna. Cospargete il fondo della torta con le nocciole rimaste, mescolate con i biscotti sbriciolati. Riempite poi con le mele e coprite la superficie con la frolla tenuta da parte, sbriciolata o grattugiata con una grattugia a fori grossi (crumble). Infornate la crostata a 180 °C per 30’ circa nel forno statico, poi per altri 15’ in forno ventilato. Sfornate la crostata e lasciatela raffreddare, prima di sformarla. Per una merenda super rifocillante e squisita, servitela con cioccolata calda e panna montata.

Sfogliata di mele con semi di papavero

Ingredienti

150 g farina, 50 g burro più un po’, 30 g uvetta, 30 g gherigli di noce, 2 uova, 1 mela Renetta Melinda, cannella in polvere, semi di papavero, pangrattato, zucchero di canna, sale.

Procedimento

Impastate la farina con un uovo, il burro molto morbido, un pizzico di sale e circa 15 g di acqua, ottenendo un composto. Lavoratelo sul piano di lavoro finché non sarà diventato omogeneo ed elastico. Lasciatelo poi riposare coperto con una pentola calda per circa 40 minuti. Tagliate la mela a dadini, senza sbucciarla, eliminando il torsolo. Mescolatela con 2 cucchiai di zucchero di canna e 2 di pangrattato, l’uvetta e i gherigli di noce spezzettati, ottenendo il ripieno dello strudel. Stendete la pasta molto sottile e ritagliatela in un rettangolo (30×40 cm). Spennellatela con burro morbido e cospargetela con un po’ di cannella e semi di papavero. Disponete, infine, il ripieno formando un filoncino sul lato corto del rettangolo. Arrotolate la pasta intorno al ripieno e poi su se stessa, facendo 3 giri, in modo da ottenere l’effetto “sfogliato”. Appoggiate il rotolo su una placca coperta con carta da forno. Spennellatelo con un uovo sbattuto e spolverizzate con zucchero di canna e altri semi di papavero. Infornate a 160 °C per 40 minuti.

Origini: la DOP della Val di Non

La Renetta è una delle tre varietà DOP di Melinda. Cresce in Val di Non e in Val di Sole, in Trentino, dove trova le condizioni climatiche perfette. Grazie a duemila ore di sole all’anno, le mele che crescono in quest’area hanno caratteristiche davvero uniche, sia da un punto di vista estetico che da un punto di vista organolettico. La Renetta è un superfood che non ha eguali per sbizzarrirsi in cucina!

dalle verdure al riso, le ricette da provare

dalle verdure al riso, le ricette da provare

In umido, fritti, al forno, sono sempre ottimi, ma come si puliscono e cucinano i calamari ripieni? Ecco le nostre ricette

I calamari ripieni sono una ricetta ricca, che ha mille varianti e tantissime possibilità, anche con l’utilizzo di ingredienti della dispensa che si vogliono terminare. Profumano di mare, piacciono anche ai bambini perché non hanno lische e se ben cucinati sono morbidi e fanno un figurone con gli ospiti.

La ricetta base dei calamari ripieni è un classico della cucina mediterranea e prevede semplicemente che il ripieno venga preparato con i tentacoli stessi tritati e conditi con pangrattato, parmigiano, prezzemolo, olio, sale e, a volte, acciughe. Ma partiamo dall’inizio, ovvero da come pulire i calamari e quindi cucinarli.

Come pulire i calamari

Lavate il calamaro sotto un getto di acqua corrente.

Separate con le mani, senza esagerare con la forza, i tentacoli dal corpo, togliendo così anche le interiora che sono attaccate alla testa.

Eliminate la penna interna.

Lavate bene il calamaro dai residui di interiora, dall’inchiostro e dalle membrane interne.

Pulite i tentacoli dalla testa e premeteli verso il centro per eliminare il dente. Sciacquate di nuovo.

Alcuni preferiscono eliminare anche la pelle, se desiderate farlo dovete incidere il calamaro e tirare con le mani per togliere la pellicina. Lo stesso andrà fatto dopo aver tagliato le pinne.

Le ricette dei calamari ripieni

In forno, al vapore, alla griglia, persino fritti. I calamari ripieni si preparano in mille modi. Ma come farcirli? Vi diamo qui tante idee. Per esempio chi ama le verdure apprezzerà la dadolata di melanzane, peperoni, carote e zucchine che formano il ripieno dei Calamari ripieni con salsa di zucchine. Filetti di acciuga, pinoli e cipolle danno sapore alla Teglia di calamari ripieni, bellissimi anche da servire. Avete mai pensato a fagioli e piselli come ripieno per i calamari? Provate la ricetta dei Calamari ripieni ai toscanelli. Profumano di primavera invece i Calamari ripieni di carciofi. Il riso insaporito al basilico è un ottimo ripieno: ecco la ricetta dei Calamari ripieni di riso.

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